mercoledì 12 giugno 2013

Qualcuno può davvero cantare vittoria?




Il provvedimento del Consiglio di Stato blocca sia la realizzazione dell'elettrodotto Dolo-Camin e degli abbattimenti e interramenti di linee esistenti su quell'area, sia il cantiere per l'interramento delle linee del Vallone Moranzani, indispensabile per riqualificare l'intera area di Porto Marghera e un grande parco urbano a Malcontenta. 




Elettrodotto Dolo-Camin, lavori bloccati

L’amarezza di Terna: 290 milioni di investimenti congelati, oltre 50 imprese in
pericolo e Veneto esposto a rischi black out

VIGONOVO Sentenza storica del Consiglio di Stato che ha accolto i ricorsi dei Comuni della Riviera del Brenta e dei comitati contro l'elettrodotto aereo da 380 kv Dolo - Camin proposto da Terna all'interno del piano per la razionalizzazione della rete elettrica tra Padova e Venezia.
La decisione è contenuta nella sentenza 2013.03.205 della sesta sessione del Consiglio di Stato dopo il ricorso effettuato dai Comuni di Vigonovo, Saonara, Stra, Camponogara, Dolo e Fossò (difesi dagliavvocati Matteo Ceruti e Alessio Petretti), e dai comitati dei Cat e dai cittadini della Riviera (difesi dagli avvocati Francesco Curato, Debora Pretin e Valentina Porro) che si opponevano al progetto di Terna chiedendo l'interramento totale della tratta.
Il provvedimento del Consiglio di Stato blocca sia la realizzazione dell'elettrodotto Dolo- Camin e degli abbattimenti e interramenti di linee esistenti su quell'area, sia il cantiere per l'interramento delle linee del Vallone Moranzani, indispensabile per riqualificare l'intera area di Porto Marghera e un grande parco urbano a Malcontenta.
A commento della sentenza del Consiglio di Stato, Terna ha diffuso una nota che conferma il blocco dei cantieri. «La realizzazione degli interventi sulla rete elettrica tra Padova e Venezia è stata sospesa» si legge nella nota di Terna, «perché il parere positivo del Ministero dei Beni Culturali sull'impatto dell'opera non è stato adeguatamente motivato. A causa di un vizio di forma nella motivazione della positività di uno dei numerosi pareri previsti dalla procedura di valutazione di impatto ambientale, dunque, Terna è costretta a mettere in sicurezza i cantieri fin da subito e sospendere i lavori».
Per Terna le conseguenze della sentenza del Consiglio di Stato saranno drastiche. «La sospensione dei lavori congela 290 milioni di euro di investimenti», prosegue la nota dell'azienda, «con conseguenze per oltre 50 imprese, numerose delle quali venete, e centinaia di lavoratori, tra appalti, subappalti e incarichi professionali. Impatti anche per gli utenti del sistema elettrico costretti a rinunciare a 40 milioni di euro di risparmi derivanti dall'entrata in esercizio dell'opera. Da un punto di vista ambientale, il territorio perde l'opportunità di liberare 1800 edifici dalla vicinanza alle vecchie linee di cui era prevista la demolizione e la restituzione di 720 ettari di terreno oggi asserviti». Infine un accenno al rischio di sospensione dell'energia elettrica. «Senza questo intervento la rete elettrica del Veneto rimane in condizioni critiche» sostiene l'azienda elettrica nella sua nota, «con conseguenze sulla sicurezza elettrica della Regione che con il più alto deficit energetico d'Italia (-59,06%) è ogni giorno esposta a rischio black out». Dopo la sentenza del Consiglio di Stato si attende ora la contromossa di Terna.


L a Nuova Venezia 12/06/2013                                          Giacomo Piran 



Terna, stop all’elettrodotto

Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso sull’impatto ambientale della nuova linea Dolo-Camin

L'elettrodotto da 380 kV Dolo-Camin lungo l'asse idroviario Padova-Venezia si blocca. Con una sentenza definita «storica» dal presidente della Conferenza dei sindaci della Riviera del Brenta e sindaco di Vigonovo, Damiano Zecchinato, il Consiglio di Stato ha accolto i ricorsi contro la realizzazione dell'opera presentati da cittadini, sindaci e Comitati per l'Ambiente e il Territorio della Riviera del Brenta.
Terna dovrà presentare un nuovo progetto che tenga conto dell'aspetto paesaggistico dei luoghi attraversati dalla linea elettrica, ma il Consiglio di Stato ha annullato anche il decreto Via regionale e le autorizzazioni alla costruzione e all'esercizio dell'elettrodotto. La sentenza era attesa dallo scorso 30 aprile, quando il Consiglio di Stato aveva dibattuto la causa a Roma.
Ci sono voluti 40 giorni perché il presidente del Collegio della sesta sezione giudicante, Giuseppe Severini, depositasse la sentenza. Venuto a conoscenza della sentenza, il presidente della Conferenza dei sindaci della Riviera del Brenta ha subito indetto una conferenza stampa in municipio a Vigonovo, presenti gli altri sindaci veneziani e quello padovano di Saonara. Sempre ieri sera, con inizio alle 21 in piazza Marconi a Vigonovo, festeggiamenti per la vittoria con i Cat in testa. Adone Doni, portavoce dei Cat della Riviera del Brenta, ha confessato di avere pianto appena saputa la notizia. «Domani controlleremo che i cantieri di Terna già aperti lungo l'idrovia chiudano immediatamente», ha detto il sindaco di Vigonovo, Zecchinato.
Per sindaci e Cat la sentenza del Consiglio di Stato è definitiva. Terna fa invece sapere con una nota che «la realizzazione degli interventi sulla rete elettrica tra Padova e Venezia è stata sospesa perché il parere positivo del ministero dei Beni
culturali sull'impatto dell'opera non è stato adeguatamente motivato. A causa di un vizio di forma nella motivazione della positività di uno dei numerosi pareri previsti dalla procedura di valutazione di impatto ambientale, dunque, Terna è costretta a
mettere in sicurezza i cantieri fin da subito e sospendere i lavori

Il Gazzettino, 12.06.2013                                                            Vittorino Compagno


1 commento:

  1. sì, possono cantar vittoria, coloro i quali stanno lavorando scientemente e alacremente, nascondendosi dietro le bandiere di un falso ambientalismo, alla desertificazione economico-sociale di questo territorio. Resteranno solo mussatti, mascherine e venditori di paccottiglia. Ciao Venezia, ciao Venezia, ciao ciao.

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