Questa è la pagina del nostro gruppo consiliare durante il mandato amministrativo 2012-2017 Qui troverete l'elenco degli atti presentati in consiglio e iniziative varie, non che i CV dei nostri consiglieri.
- Mozione su "tariffa autostradale tratta Villabona-Padova e rispetto accordi sul passante di Mestre" prevenuta in data 10-04-2013 (prot. com. 11439) a firma dei consiglieri comunali Roberto Marcato, Donadel Mattia, Mauro Berti,Biasiotto Allen, Michele Pieran, Andrea Pesce, Melania Canova, Riccardo Barberini, Gino Biasiolo, Elisa Marchiori.
- Interpellanza su "raccolte differenziate nei plessi scolastici" pervenuta in data 3 aprile 2013 (prot. com.10806)a firma dei consiglieri comunale Roberto Marcato, Vilma Minotto
- Interpellanza su "prospettive Arcipelago Progetti, in via Borromini" prevenuta in data 28-03-2013 (prot. com. 10331) a firma dei consiglieri comunale Vilma Minotto, Renato Martin, Maurizio Barberini, Fabio Zaccarin, Gabriele Bolzoni,., Francesco Sacco, Mattia Donadel, Roberto Marcato,
- Interpellanza urgente sull’inquinamento Naviglio Brenta il 25 gennaio 2013” pervenuta in data 30/01/2013 (prot. com. 3790) a firma dei Consiglieri Comunali Maurizio Barberini, Fabio Zaccarin, Gabriele Bolzoni, Francesco Sacco, Renato Martin, Alessio Bonetto.
- Interpellanza sulla "riorganizzazione degli uffici comunali" pervenuta in data 25/01/2013 (prot. com. 3144) a firma dei Consiglieri Comunali Maurizio Barberini, Fabio Zaccarin, Renato Martin, Francesco Sacco, Alessio Bonetto, Paolino D’Anna, Gabriele Bolzoni.
- Interpellanza urgente su "Convenzione Società sportive" pervenuta in data 04-01-2013 (prot. com. 402/13) a Firma dei consilieri Vilma Minotto, Renato Martin, Mattia Donadel, Alessio Bonetto e Francesco Sacco
- Mozione urgente: "Tariffa autostradale tratta Padova-Vetrego uniformata alla tratta Padova - Villabona" pervenuta in data 26/11/2012 (prot. com.36054) a firma del Consigliere Comunale Alessio Bonetto. APPROVATO dal CONSIGLIO ALL'UNANIMITA'
- Proposta di deliberazione di iniziativa consiliare avente per oggetto: "Eliminazione/riduzione dei gettoni di presenza alle sedute del Consiglio e delle Commissioni consiliari" pervenuta in data 29/10/2012 (prot. 32780) a firma dei Consiglieri Paolino D'Anna, Alessio Bonetto, Francesco Sacco, Gabriele Bolzoni e Vilma Minotto. NON APPROVATO dal CONSIGLIO
- Interrogazione "per acquisire cassa di colmata D/E e adibirla a giardino Botanico" pervenuta in data 03/10/2012 (prot. com. 29672) a firma dei Consiglieri Comunali Vilma Minotto, Fabio Zaccarin, Francesco Sacco, Renato Martin, Maurizio Barberini, Gabriele Bolzoni, Alessio Bonetto, Mattia Donadel, Paolino D’Anna.
- Ordine del Giorno "Mira per la Città Metropolitana" pervenuto in data 19.09.2012 (prot. com. 27940) a firma dei Consiglieri Comunali Renato Martin, Fabio Zaccarin, Gabriele Bolzoni, Francesco Sacco, Vilma Minotto, Maurizio Barberini, Paolino D’Anna, Alessio Bonetto. NON APPROVATO dal CONSIGLIO
- Interrogazione Urgente "avvio anno scolastico 2012 - 2013" pervenuta in data 31.08.2012 (prot. com. 25918) a firma del Consigliere Comunale Alessio Bonetto. INSODDISFATTO
- Interpellanza "Raccolta differenziata Rifiuti” pervenuta in data 28.08.2012 (prot. com. 25650) a firma dei Consiglieri Comunali Maurizio Barberini, Renato Martin, Fabio Zaccarin, Gabriele Bolzoni, Vilma Minotto, Francesco Sacco e Alessio Bonetto. esito della risposta: INSODDISFATTI, tramutata in mozione NON APPROVATA dal CONSIGLIO
- Interpellanza "Stato dell'arte progetto sicurezza” pervenuta in data 25.08.2012 (prot. com. 25454) a firma del Consigliere Comunale Alessio Bonetto.- esito della risposta: SODDISFATTO
- Interpellanza "lavori di riqualificazione centro Malcontenta” pervenuta in data 16.07.2012 (prot. com. 21797) a firma del Consigliere Comunale Alessio Bonetto. - esito della risposta: INSODDISFATTO, tramutata in mozione APPROVATA a MAGGIORANZA.
Con la seduta del Consiglio Comunale del 21-02-2013, è diventato ufficiale il subentro in Consiglio del nostro nuovo consigliere comunale, ROBERTO MARCATO.
Ha una esperienza di lungo corso come
amministratore:
Consigliere comunale del Comune di Mira, dal 1980 al 1985; Assessore
al bilancio e allo sport del Comune di Mira dal 1985 al 1990; Sindaco di Mira tra il 1990 e il 1991
e successivamente dal 2002 al 2007; Presidente
del Consiglio Comunale di Mira dal 1993 al 1997; Presidente del Consorzio Acquedotto del Mirese (comprendente 17
comuni della Riviera del Brenta e del
Miranese, per un totale di circa 240.000 abitanti), dal 1996 al 2000; Assessore
al Bilancio, Patrimonio e alle Politiche comunitarie della Provincia di Venezia
dal 1999 al 2002; Componente del Comitato dell'Autorità
Portuale di Venezia (in quanto sindaco di Mira) dal 2002 al 2007; Presidente della Consulta Finanza locale di
ANCI Veneto dal 2004, al 20012, Consigliere
comunale di Mira con un gruppo civico dal
2007 al 20012.
Nel 2011 ha iniziato a lavorare per creare i presupposti per la nascita
del movimento civico “Noi per Mira” successivamente presentatosi alle elezioni.
TESTO dell'INTERVENTO del CONSIGLIERE ALESSIO BONETTO, letto alla fine della seduta consiliare del 01-02-2013, in cui si manifesta la VOLONTA' di RASSEGNARE le DIMISSIONI dal CONSIGLIO.
Signor Sindaco, Presidente, colleghi consiglieri, annuncio
che nei prossimi giorni rassegnerò le mie dimissioni
dalla carica di consigliere comunale. Tutte le cose belle finiscono, quindi
anche la mia permanenza qui. Prendo questa decisione per varie motivazioni:
In primis, in
coerenza con quanto affermato in campagna
elettorale, ossia che mi candidavo a Sindaco e non per rifare il consigliere, questo
scranno è di chi si è si è presentato come aspirante membro di tale assemblea
ai cittadini, guadagnandosi il consenso e le preferenze. Io, mi sono proposto
come Sindaco, e tale proposta è stata cassata dal voto. Amen.
Poi, per il bene
del movimento “Noi per Mira”, una bella esperienza di impegno civile di molti
miresi, oggi ad un passaggio delicato, vi è una troppo stretta identificazione
col gruppo consigliare e un’azione troppo poco presente nella città. Liberando
il campo, dalla mia “scomoda” individualità, spero si rilanci il collettivo di
Noi per Mira. Nel mio percorso “politico” mi sono convinto che l’interesse
locale possa essere meglio rappresentato da un modello civico, concreto, aperto
e includente, fatto di passioni e talenti individuali, messi al servizio della
propria città, non un movimento del capo o guru o un partito dell’apparato,
perché in questi casi le scelte non nascono dal territorio e soprattutto non
per rispondere alle sue esigenze. La
città va governata da chi la città la vive e la conosce. La forza di una
proposta politica, dovrebbe venire dalla credibilità di chi la sostiene, non
dalla rendita di posizione ottenuta
usando un simbolo o la popolarità del proprio testimonial.
In terzo luogo, oramai
mi è chiaro che la mia funzione, qui, è la stessa di un ingombrante sopramobile,
non tanto per la forza dei numeri, ma per la capacità incidere rispetto agli
indirizzi di questa Amministrazione. Ho sempre pensato, e continuo a farlo,
nonostante tutto, che a Mira serva una stagione di cambiamento, ma soprattutto
innovazione, dove le logiche faziose, della delegittimazione reciproca, dove si
governa contro qualcuno, anziché per tutti, e se non si governa si è contro a
prescindere, vengano accantonate. Io credo ci serva un governo condiviso, dove
le diversità non si perdano, ma trovino una sintesi positiva. Per ragionare sui
temi, senza preconcetti, per creare, non un vuoto unanimismo, ma un consenso
sociale largo, necessario oggi che le scelte sono strategiche e ardue e,
soprattutto, il senso di appartenenza ad una comunità e non ad una fazione.
Questo Consiglio è ancora, e di più, un luogo di
ratifica di decisioni (quando ce ne sono) sorte altrove (dove non si sa), di
scarsa capacità operativa, gestito spesso con noncuranza, appiattito sulla
giunta, incapace di raccogliere il dibattito cittadino e di farne sintesi. Un
luogo dove ancora troppo spesso o, non si parla affatto, o si parla d’altro,
più che di Mira, un organo privo di una sua reale autonomia, che in primo luogo
è un’autonomia mentale. E’ vero che un’assemblea logorroica è solitamente
inconcludente, ma un’assemblea di silenti è sicuramente pleonastica. Un’assemblea
monopolizzata da posizioni dogmatiche o, peggio, ridotta in gazzarra, senza
nessun controllo e tentativo di salvarne dignità e ruolo, tra l’altro in una
sostanziale indifferenza collettiva, non è per me tollerabile e non è ciò che
quest’Organo dovrebbe essere. Mi auguro che l’istituzione della commissione di
controllo e garanzia, possa essere il luogo ove si recuperino ruolo e dialogo
tra le parti.
Oggi, a me, è chiaro, dopo questi
mesi, che ben poco possono i miei ragionamenti, giusti o sbagliati che siano, ma
di certo non avventati, rispetto alle aprioristiche certezze di maggioranza o
verso strumentali guerriglie d’opposizione,
ma soprattutto per far sì che quest’assemblea riconquisti la funzione che
dovrebbe avere; mi è evidente che per questa amministrazione la discussione in
Consiglio non serve, ammesso che ci sia, è evidente che il dibattito viene
fatto altrove, anche se non è chiaro come e con chi; sia ben chiaro, che
l’unico dibattito limpido è quello fatto in quest’aula, se dalle segrete stanze
delle sedi di partito, siamo passati a segrete stanze del cyberspazio, abbiamo
fatto tanta strada per non andare da nessuna parte.
I non dibattiti su temi quali la città
metropolitana, le raccolte differenziate, o la portualità per dirne alcuni, ma
anche vari altri, mi hanno chiaramente palesato che, nemmeno avvalendomi della
realtà dei fatti, le posizioni che io rappresento possono aver reale possibilità
di trovare concreto ascolto entro i percorsi e i metodi che questa
amministrazione si dà. Posso stigmatizzare tutto ciò, unito all’inerzia
espressa verso pronunciamenti, anche unanimi, di questa assemblea, da parte
dell’amministrazione, nel silenzio imbelle della maggioranza, solo dimettendomi
e rendendo evidente che l’occupazione di questo seggio, in queste condizioni
non serve, soprattutto ai miresi. E’ evidente che l’attuale compagine di
governo ritiene di avere l’autorità per dare, pur con sorrisi e molte cortesie,
patenti di credibilità e fondatezza ai propri interlocutori e ai loro
argomenti. Si badi, autorità che non avete, ma che sopratutto non vi riconosco.
Dovrei rimanere per aggiustar virgole,
o fare il sensato di turno cui dar ragione postuma? Non credo, non serve (e
non ne ho voglia, non più).. L’aver fatto mancare il numero legale,
mi rendo conto possa essere sembrato “antipatico”, ma per quel che mi riguarda
è stato un segnale necessario da dare, necessario per rispondere a
quell’infelice “noi abbiamo i numeri per fare ciò che vogliamo”, logica che ho
sempre combattuto, chiunque la propugnasse, necessario per far cercare di far
capire come il rapporto tra parti diverse è quanto mai necessario. Spero che
questo segnale sia stato colto, e oltre le reazioni strumentali e dal sapore di
vetero-propaganda, possa far scaturire un nuovo modo di approcciarsi nella
comunità politica mirese, un modo che sia davvero innovativo e davvero nel
segno della discontinuità, troppe volte citata, assai poche praticata.
Infine, non posso
non constatare che oggi è il tempo di una politica dove la concretezza è un
difetto e l’evanescenza un pregio, dove la collocazione conta più
dell’argomentazione, dove non si riconosce legittimità d’espressione alle ragioni
altrui e soprattutto un’eventuale fondatezza delle stesse; un tempo di
linguaggi beceri e argomenti gretti; l’approfondimento e la costanza valgono
poco e dove chiunque può far tutto a prescindere da meriti o capacità; dunque
se così è, che io ci sia o meno non fa differenza.
Sembra che a Mira tutto sia cambiato, a me a volte pare
siano cambiati i suonatori e gli arrangiamenti, ma che il repertorio rischi di
essere sempre lo stesso. Magari suonato pure peggio. Compreso il mio. Ho sempre
temuto di diventare ripetitivo, prima che ciò succeda è meglio vada a suonare
altrove. Sono comunque cambiati i tempi, questo è un tempo nuovo: il mio,
ammesso ci sia mai stato, non è evidentemente questo. Non più.
Saluto tutti, non senza emozione: sono stati anni
intensi, la mia vita personale e quella “pubblica” si sono incrociate molte
volte, mi sono confrontato con molte persone e problematiche, anche con temi a
me lontani. Non mi avventuro nel dire se il mio operato sia stato utile o meno,
né credo lo dirà la Storia, che ha ben altro cui star dietro, so che ho agito rammentando che
del “potere di rappresentanza” ricevuto,
ero affidatario e non proprietario. Non ho mai pensato che l’elezione a
pubblica carica, corrispondesse al conseguimento di superiori capacità, semmai
di ulteriori responsabilità. Non rimpiango quanto fatto, ho sempre cercato di
agire per vie di buonsenso, anche quando questo non era apprezzato e pure
pesante da seguire. Ho percorso fino in fondo le vie intraprese, non sempre
arrivando dove prefissato, di certo,
scoprendo ogni volta un mondo più grande.
Ringrazio il personale comunale, per la pazienza avuta con
i miei indecorosi eccessi di carattere (usando un eufemismo), tutte le persone che,
in questi anni, hanno intrecciato, in un
modo o nell’altro, le loro storie alla mia.
Lascio questo Consiglio, ma non la mia Città. Torno ad
essere sì un “privato cittadino”, ma non per questo meno “attento” e presente e
soprattutto disponibile al dialogo, quello vero.
Per l’ultima volta a voi, maggioranza, dico: voi, che
sostenete che uno vale uno, oggi, rammentate che siete una parte che governa il
tutto, non necessariamente la migliore possibile. Mira è più di ciò che voi
rappresentate. E’ necessario che le vostre scelte sorgano da una sintesi delle diversità della
nostra città e del nostro tempo, attraverso la promozione del confronto anche con
coloro i quali vi sono diversi e, talora, pure avversi. Il Consiglio è il primo
dei luoghi a ciò deputati, e perciò va rispettato. Se i primi a svilire tale
organo sono i suoi membri, é inutile recriminare quando lo fanno altri.
Un agire che si esplichi solo entro il perimetro della
propria fazione, porterà e sta già portando, a scelte non innovative o mancate
scelte, e ciò non farà crescere il territorio, è vero che a Mira serve un
governo che guardi alle piccole cose e sia modesto, ma deve esserlo nei metodi
e non nei contenuti, l’approccio sia franco e umile, ma gli obbiettivi siano
alti; amministrare una città, non è gestire un circolo ricreativo, è una
faccenda maledettamente seria, delicata e complessa. Qui, ancor di più.
Mira, per uscire dalla sua, oramai troppo protratta abulia, necessita un
po’ di ambizione e qualche idea che lanci lo sguardo oltre i nostri ombelichi.
Se anche voi, alla fine, come temo, vi riterrete il
migliore dei governi possibili, e non aprirete un vero dibattito con TUTTA la
città, potrebbe succedere, in futuro, che si parli di questa amministrazione o come di
un’esperienza che sarebbe stato meglio non fare o come un’altra occasione
mancata per questa città. L’ennesima.
Auguro a tutti i miresi di ritrovare lo spirito partecipativo che storicamente li
ha caratterizzati, e la capacità di saper superare i mille recinti mentali che
negli anni gli sono stati affibbiati, non che di continuare a tenere in piedi
lo straordinario tessuto di impegno sociale da essi costruito.
Mi auguro che sappia ritornare una politica del fare,
della concretezza, del realismo e della capacità di pensare e progettare,
ancorata al territorio, rispettosa delle diversità d’opinione e animata da una
vera capacità di confronto.
A questa assemblea, all’amministrazione tutta, a tutto
il personale dell’Ente auguro Buon lavoro e, soprattutto, buona sorte.
Alessio Bonetto, classe 1979, sposato con Valentina e padre di Leonardo, è laureato in Scienze Geologiche presso l'Università di Padova, con specializzazione in micropaleontologia, iscritto all'albo regionale dei Geologi del Veneto, è coordinatore della commissione "rifiuti" dell'Ordine. Professionalmente si è sempre occupato di tematiche legate all'ambiente, alle caratterizzazioni e bonifiche dei siti inquinati, al recupero e corretta gestione dei rifiuti. Attualmente è Direttore Tecnico presso un'importante azienda che opera nel settore della gestione e recupero dei rifiuti urbani, assimilati e speciali. E' anche vicepresidente di un'associazione, senza fini di lucro, "il Reggipoggio", fondata con altri amici geologi e naturalisti che si occupa della diffusione della cultura geologica e della tutela del paesaggio e dei siti d'interesse geologico del Veneto.
E' impegnato in politica dall'età di 18 anni, quando ha iniziato a seguire le orme del papà, storica figura del socialismo mirese. Culturalmente è un Socialista Riformista, con una velata (ma non troppo) vena anarchica.
Ha militato in formazioni politiche partitiche fino al 2009, quando, insoddisfatto del sostanziale immobilismo e lontananza dai temi veri dei partiti, ha preferito uscirne per dedicarsi alla costruzione di soggetti civici, davvero legati al proprio territorio.
E' consigliere comunale dal 2002, quando è stato eletto tra le fila di maggioranza di centro-sinistra, dell'allora giunta Marcato, con cui ha condiviso il percorso di rilancio amministrativo di Mira. Atti più significativi nella sua attività nell'amministrazione 2002-2007 sono stati: una mozione per la realizzazione del bosco di Mira, la realizzazione di una rete di fontanelle pubbliche, l'attenzione ai temi della sicurezza stradale e del recupero ambientale, è stato anche consigliere delegato ai temi Pace e Diritti Umani. In coerenza con tale esperienza, ha sostenuto la ricandidatura a sindaco di Roberto Marcato, con movimenti civici, avvenuta nel 2007, in antitesi con le burocrazie dei partiti. E' stato consigliere di Minoranza nella passata legislatura, esprimendo sempre critiche forti, ma costruttive, verso l'inerzia dell'Amministrazione e continuando ad interessarsi di temi quali l'ambiente e la sicurezza, riuscendo a far introdurre nel comune di Mira, primo tra i comuni veneti, il compostaggio non domestico per le attività commerciali con cucina, per sensibilizzare le utenze commerciali sul tema della riduzione rifiuti e sostenere concretamente gli esercenti miresi.
Nel 2012 è stato candidato sindaco dal movimento civico "Noi per Mira", ispirato proprio dall'ex sindaco Marcato, che si prefiggeva una stagione all'insegna di innovazione e competenza, al fine di superare la logica dello scontro di fazioni che ha paralizzato Mira, il movimento in un contesto politico difficile è riuscito, comunque, a raggiungere una presenza in consiglio comunale.
Nessun commento:
Posta un commento