MIRA L’ha presentata l’ex-sindaco Marcato: «Tradisce il suo ruolo
istituzionale»
Mozione di sfiducia contro l’assessore Claut
Luisa Giantin
MIRA - Mozione di sfiducia verso l'assessore ai Lavori pubblici
Luciano Claut "per inaffidabilità istituzionale". A presentarla al
presidente del Consiglio comunale è stato il capogruppo della civica "Noi
per Mira" Roberto Marcato, ex-sindaco, che conta di ricevere il sostegno
anche da altri consiglieri. L’iniziativa nasce dalle dichiarazioni
dell'assessore durante uno dei consueti incontri con la cittadinanza a Mira
Vecchia, relative al progetto della rotatoria su via Molinella all'incrocio con
la Regionale 11, che metterebbe in sicurezza un tratto particolarmente
pericoloso, e l'abbattimento di alcuni pioppi lungo il naviglio.
«L'assessore Claut - osserva Marcato – in consiglio, rispondendo a
una interpellanza, aveva detto che ’per quanto riguarda l'incrocio di via Molinella,
la variante di Veneto Strade non prevedeva una rotatoria’; poi però a metà
gennaio nell'incontro di Mira Vecchia egli ha rimarcato che ’in via Molinella
volevano fare una rotatoria, anche un po’ bruttina, che avrebbe comportato
l'abbattimento di quattro pioppi e noi ci siamo opposti, salvando gli alberi’».
Secondo l'ex sindaco, Claut avrebbe palesemente mentito nonostante il suo ruolo
istituzionale all’assemblea, «dando prova di scarsa responsabilità
amministrativa,privilegiando la difesa di alcuni pioppi rispetto alla sicurezza
dei cittadini».
La mozione, destinata probabilmente ad essere rigettata dalla
maggioranza, rappresenta un monito per l'assessore Claut e non solo. «Un monito
- spiega Marcato - contro la faciloneria che caratterizza questa
amministrazione nel dare le informazioni. Non si tratta di censurare le
opinioni, che sono legittime anche se non condivisibili, ma di mancato rispetto
verso i consiglieri e di scelte che incidono sulla gente. Un altro esempio è
l'insistenza con cui il sindaco descrive il quadro debitorio del Comune,
dipinto come un fardello insopportabile ereditato: in realtà se oggi abbiamo
scuole, teatro, strade, marciapiedi e quant'altro, è grazie agli investimenti
fatti, ovviamente con i mutui».