"Il consiglio comunale sul bilancio 2015 è stata
un’occasione perduta, per colpa del sindaco che ha assunto un atteggiamento
sprezzante, facendo saltare la possibilità di approvarlo all’unanimità. Eppure
l’aria che si respirava all’inizio era quella di una disponibilità dei
consiglieri di minoranza, a contribuire in modo costruttivo al varo del
bilancio, in un momento di grande difficoltà del nostro territorio e dei nostri
cittadini. Anzi sembrava il clima di grande solidarietà che aveva
caratterizzato il consiglio del 16 luglio, dedicato al tornado, ed aveva
portato ad approvare un documento di impegni
all’unanimità. Non c’erano state allora né polemiche né
strumentalizzazioni, e così sembrava anche sul bilancio, se il sindaco non
avesse rovinato la festa.
L’entità del bilancio si presenta molto più corposa
del passato, in virtù del nuovo sistema contabile, passando dai complessivi 37
milioni di euro dello scorso anno ai 52 milioni del 2015, anche a fronte
dell’avanzo del 2014, di quasi 6 milioni di euro. La differenza non è tutta
spendibile, ma un po’ di ossigeno in
più ce n’è. A questo va aggiunta la possibilità di uscire dal patto di
stabilità per l’”emergenza tornado” per 1,2 milioni di euro, che arriverà a
giorni. Ad esempio i mutui: ci sarebbe
lo spazio per farne fino a oltre 2 milioni, contro i 600.000 messi a bilancio.
Così come dei 5,8 milioni di avanzo ne sono stati messi a disposizione per la
spesa corrente solo 211.000 e qualcosa per investimenti, ma la maggior parte
sono stati vincolati (quindi non utilizzabili)
in modo esagerato. Perciò ho proposto, una volta approvato il bilancio,
di valutare l’opportunità nel futuro immediato di fare una manovra correttiva
più coraggiosa, ragionamento condiviso anche da altri consiglieri. La risposta
del sindaco è stata di una chiusura totale e sprezzante, facendo mancare
qualsiasi spazio di dialogo.
Sull’emergenza tornado è andata, se possibile, ancora
peggio. Nel consiglio comunale di quindici giorni fa avevamo deciso
all’unanimità, tra le altre cose, di mettere in atto misure rapide per andare
incontro alle esigenze dei cittadini colpiti dal tornado. Sul conto corrente
del comune stanno affluendo le donazioni che devono essere messe a disposizione
celermente, per chi ne ha bisogno. E per fare questo e stata prevista un “comitato”
(da me proposto) per la gestione ed il
controllo dei fondi, presieduto da una personalità indipendente, per garantire
massima imparzialità e trasparenza. Dopo quindici giorni nulla è stato fatto e
sorge il sospetto che il sindaco, passata la grande ondata di solidarietà, se
la stia prendendo comoda. I fondi delle donazioni finiranno in un capitolo del
bilancio, anziché costituirne uno ad hoc, che sarebbe stata la soluzione
migliore e più verificabile. Del comitato,
che si poteva costituire in due giorni non c’è traccia. Le donazioni sono già
affluite in quantità significativa ma sono in attesa che vengano definiti i
criteri per l’assegnazione, che sembra stia
valutando il sindaco, non si sa bene con chi. Non erano questi gli impegni:
bisogna fare presto e bene, i cittadini non hanno tempo di aspettare e non
possiamo permetterci i tempi lunghi della burocrazia “romana”, che giustamente
critichiamo. Io non sono disposto a permetterlo!"
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