Venezia, 2 agosto 2013 - Anche i ministri per lo sviluppo
Flavio Zanonato e all’Ambiente Andrea Orlando convengono con la Regione del
Veneto e il Comune di Venezia per il rilancio delle attività del “Moranzani”
dopo la sentenza sulle linee elettriche. E’ quanto confermato ieri a Roma al
termine dell’incontro cui sono intervenuti per la Regione il Commissario
Straordinario al recupero territoriale/ambientale Giovanni Artico e per il
Comune di Venezia l’Assessore all’Ambiente Gianfranco Bettin, promosso per
approfondire la situazione di enpasse venutosi a creare con la sentenza del
Consiglio di Stato che ha annullato il parere di compatibilità ambientale
riguardante un tratto dell’elettrodotto di Terna “Dolo-Camin”.
La sentenza
di fatto condiziona pesantemente gli interventi previsti nell’Accordo
“Moranzani” del 2008, che è considerato il più importante progetto di
riqualificazione ambientale dell’area veneziana, ampiamente condiviso dai
sottoscrittori dell’accordo stesso e dalla popolazione e che vede movimentare
nel suo complesso risorse per circa un miliardo di euro.
L’attuazione
dell’Accordo, nato dall’esigenza di individuare un sito per il conferimento
definitivo dei sedimenti provenienti dal dragaggio dei Canali Portuali della
Laguna di Venezia, identificato presso una discarica già esistente in località
Moranzani a Malcontenta nel Comune di Venezia, ha trasformato una criticità in
un’importante opportunità per il territorio. Infatti, circa la metà della
tariffa ricavata dal conferimento dei sedimenti è destinata alla realizzazione
di importanti opere di compensazione per la cittadinanza. I ministri Zanonato e
Orlando hanno condiviso l’importanza dell’operazione, rendendosi disponibili al
coinvolgimento della Presidenza del Consiglio. I ministri sosterranno
l’iniziativa di Terna che ha chiesto al Consiglio di Stato di chiarire la
portata della sentenza, limitando l’effetto dell’annullamento al breve tratto
di linea in prossimità dell’area di Villa Sagredo, oggetto del contestato
parere di compatibilità ambientale.
Qualora il
Consiglio di Stato sposasse la linea interpretativa di Terna, fatta propria da
Regione, Comune e Ministeri, sarebbe possibile proseguire nell’esecuzione dei
lavori per il resto del tracciato del nuovo elettrodotto “Dolo-Camin” e di
conseguenza non ci sarebbero più ostacoli per la realizzazione degli interventi
del “Moranzani”.
In occasione
dell’incontro, il dott. Artico ha sottoposto all’attenzione del ministro
Zanonato anche la questione dell’approvazione del Progetto di Riconversione e
Riqualificazione Industriale riguardante l’area di crisi industriale complessa
di Porto Marghera e aree limitrofe, recentemente sollecitata dal Presidente del
veneto Luca Zaia. Zanonato ha assicurato che entro settembre convocherà il
tavolo per avviare la procedura di approvazione.
Sull’esito dell’incontro romano
ha espresso soddisfazione l’assessore regionale alla legge speciale per Venezia
Renato Chisso: “su un progetto di fondamentale importanza come il “Moranzani” –
ha affermato – è necessario che tutte le istituzioni coinvolte si attivino nel
fare quanto possibile per tenere fede agli impegni assunti con i cittadini”.
“Il sostegno
del Governo all’operazione è molto importante – ha commentato dal canto suo
l’assessore Bettin – e del resto, il progetto Moranzani è uno dei piani di
risanamento ambientale più importante d’Europa. Nel contempo, è anche un piano
di rilancio portuale e industriale e di potenziamento della capacità di
trattamento autosufficiente di fanghi, reflui, terreni, che anche sotto questo
profilo pone Porto Marghera, questa nuova Porto Marghera, all’avanguardia.
Speriamo quindi che ogni difficoltà venga presto risolta”.
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