martedì 17 settembre 2013

Mira, un comune sgovernato



Mercoledì 11 settembre 2013 l’Associazione Noi per Mira ha ripreso l’attività, dopo le ferie estive,  in un affollato centro civico di Marano. Digerita  la delusione diffusa di fronte alla novità rappresentata poco più di un anno fa dalla nuova amministrazione di Mira, è emersa  grande voglia di fare, in uno spirito di collaborazione e di concretezza. Sono stati riconfermati gli incarichi sociali nelle persone di Lara Marini, presidente, Enrico Fabris e Annamaria Cremonese vicepresidenti. Di seguito riportiamo una riflessione del consigliere Roberto Marcato.

"Per come posso giudicare gli amministratori di Mira, non sono dei cattivi ragazzi, (nel loro insieme, salvo eccezioni). Ma hanno dei difetti di impostazione culturale che, se non corretti tempestivamente, porteranno all'irrilevanza della loro azione amministrativa, con un danno enorme per Mira, dopo gli insignificanti cinque anni precedenti. Si ha l'impressione che siano convinti di essere più scaltri, tirando a risparmiare sui servizi su cui, secondo loro, gli altri cercano di fregare l'amministrazione facendo lievitare i costi.
Un esempio. Condivido l'idea di un polo culturale gestito unitariamente, tra teatro e Palazzo dei Leoni: ma come si può pensare di farlo mettendo a disposizione circa 100.000 euro, dimezzando di fatto le risorse che venivano impiegate solo per la stagione teatrale! Gestire i soldi pubblici con coscienza è doveroso, ma sotto una certa soglia diventa taccagneria col rischio di far saltare i servizi o darli in mano a soggetti dequalificati.
Sulle grandi opere confermano la loro contrarietà a qualsiasi intervento. Nel documento sul PTRC (peraltro approvato anche coi voti del PD, che durante la giunta Carpinetti aveva detto il contrario) si dice di no a tutto, senza distinzione. Ebbene se del Polo logistico a Dogaletto non abbiamo bisogno e non ci sono ragioni per prevederne la realizzazione, lo stesso non si può dire per la rete viaria di cui, checché se ne dica, la nostra area è sottodotata rispetto alle necessità di far girare l'economia con meno costi di trasporto.
Eppoi sembra proprio che abbiano un'idea dell'amministrare per gioco. Non mi riferisco solo alla vicenda stucchevole del cambio di assessori, (come fossero bambole), ma della convinzione di poter dare risposte ai cittadini, magari tenendoli informati applicando una funzione allo smartfone, di cui fanno uso i giovani che notoriamente non sono granché appassionati delle vicende amministrative, mentre la parte più numerosa, e meno giovane, della popolazione non vede risposte concrete, materiali che riempiano lo stomaco e la vista. Ecco mi sembra che, ferma restando la crisi del sistema-comuni, Mira dà l'idea di essere meno governata degli altri.
Eppoi c'è un pericoloso atteggiamento di isolamento dal contesto delle amministrazioni pubbliche. Alcuni esempi di questi giorni: come mai il sindaco non ha sentito il bisogno di essere presente al convegno sul turismo a Dolo con il ministro Zanonato; di partecipare alla partita di calcio contro la nazionale cantanti "per dare un calcio alle mafie" o al corteo acqueo di Riviera Fiorita? Se i nostri amministratori M5S continueranno a privilegiare scelte virtuali, convinti che il futuro sia la tanto strombazzata trasparenza comunicativa, la loro storia è già finita. Peccato per i cittadini che, votandoli, hanno voluto dare una lezione ai partiti, ed in particolare a quelli di sinistra, per aver sacrificato alle misere beghe interne le capacità e i talenti amministrativi che Mira esprimeva e potrebbe esprimere. Partiti disorientati e privi di un serio progetto, che oggi sanno solo balbettare o strillare. Il M5S poteva essere il rinnovamento, ma non sembra così. Penso tocchi ad altri riorganizzare il campo per creare una rigenerazione, una vera rivoluzione direi, della cultura e della capacità politica ed amministrativa nel nostro territorio."

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