La Nuova Venezia Mestre Venerdì 6 dicembre
MIRA. «Faremo di tutto per far restare il distretto sanitario a Mira . Non ce lo faremo scippare dal sindaco di Dolo che lo vuole trasferire nell’ex Tribunale. Faremo proprio anche il progetto dell’ex sindaco Carpinetti se necessario. L’importante è che una città di 40 mila abitanti non resti senza questo servizio». A dirlo ieri sera in una affollata assemblea organizzata dal movimento politico “ Noi per Mira”, capeggiato dall’ex sindaco Roberto Marcato, è stato l’attuale primo cittadino Alvise Maniero. Il sindaco ieri si è reso conto che il distretto potrebbe davvero passare da un comune ad un altro a breve. Maniero è intervenuto dopo che aveva parlato il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Asl 13 Fabio Livieri. Livieri ha ribadito come sia necessario che la situazione si sblocchi in Riviera del Brenta, che non si perda altro tempo e si proceda alla realizzazione della nuova sede del distretto. «L’ipotesi del trasferimento della sede a Dolo da Mira era già stata portata avanti dal sindaco di Dolo Maria Maddalena Gottardo con una proposta già questa estate. L’attuale sede del distretto di Mira in Villa Lenzi non è idonea». La Gottardo ha cambiato la destinazione d’uso dell’ex Tribunale indicando l’edificio come il più adatto per ospitare i servizi sanitari. L’ex sindaco di Mira Michele Carpinetti, invece aveva presentato un progetto apposito che poi si è arenato. Il nuovo distretto sarebbe dovuto sorgere all’interno del quartiere Lissandrin, fra via Toti e via Oberdan . Una zona che non è servita da alcuna linea di mezzi pubblici. Secondo i progetti dell’ex sindaco il nuovo distretto poteva contare su spazi raddoppiati rispetto alla sede attuale. L’avvio dell’iter per il distretto seguiva nel 2010 l’intesa tra Comune e Asl 13, ed era è stata siglata da Carpinetti e dal direttore dell’Asl, Arturo Orsini. Per la struttura c’era la disponibilità di 2 milioni di euro regionali. Il Comune però dal 2010, accusano le opposizioni non si è mosso: «anzi la giunta grillina di fatto ha congelato tutto. Il motivo dell’immobilismo? Il pericolo di “cementificare il territorio”». Maniero adesso invece fa suo il progetto. «Non ci aveva convinto fino in fondo», ha detto, «ma visto che c’era una convenzione e accordo, lo facciamo nostro. Non capiamo perché la Regione non ha sbloccato il Fondo di Rotazione promesso, un prestito da due milioni di euro necessari per il nuovo distretto». Il capogruppo del Pd Francesco Sacco, ha detto che si farà un consiglio comunale straordinario sull’argomento.
Il Gazzettino sabato 7 dicembre
2013 articolo di Andrea Penso
MIRA I cittadini contrari al trasferimento
a Dolo: «By-passiamo
i politici»
«Il distretto non si tocca»
Dibattito
acceso a Villa dei Leoni, il sindaco Maniero rassicura i cittadini
Clima acceso giovedì sera nella Barchessa di Villa dei
Leoni per l'incontro pubblico Distretto sanitario, la cui ricollocazione - se
non addirittura la possibile assegnazione al Comune di Dolo - continua a far
discutere.
Il dibattito, voluto dal gruppo "Noi per Mira",
rappresentato dall'ex sindaco Roberto Marcato, ha ottenuto una grande risposta
di pubblico: quasi un centinaio di persone sono intervenute per conoscere lo
stato delle cose e per ascoltare i piani volti a evitare quello che a più
riprese è stato definito lo "scippo" della struttura sanitaria di Mira.
Sono intervenuti appunto Marcato, il presidente della Conferenza dei sindaci
Fabio Livieri, il sindaco Alvise Maniero, oltre ai rappresentanti dei gruppi
consiliari Paolino D'Anna (Forza Italia), Francesco Sacco (Pd), Mauro Berti
(M5S) , e Mattia Donadel (Mira fuori del Comune). I relatori, con la
giornalista Luisa Giantin come moderatrice, hanno ripercorso la storia del
Distretto e del progetto di ricollocazione, ponendo l'attenzione
sull'importanza che la struttura riveste per un Comune di 40 abitanti come
Mira; sottolineando la necessità di un maggiore impegno da parte del Comune
per confermarlo, facendo sentire la propria voce anche nei confronti della
Regione, che non avrebbe anticipato i soldi per il finanziamento del progetto attraverso
il fondo di rotazione.
Maniero ha
ricordato che «c'è un accordo scritto pregresso tra Comune e Ulss perché il
distretto resti a Mira e qui venga potenziato: non c'è ragione perché si possa
pensare a una traslazione a Dolo». Animi surriscaldati nel finale quando il
microfono è passato al pubblico, con alcuni interventi indirizzati ai
cittadini miresi affinché scenda-no in campo per difendere i propri diritti
alla sanità bypassando le autorità politiche, accusate di immobilismo e scarsa
praticità. A chiudere comunque una presa di posizione rassicurante del
sindaco: «Il Distretto non si muove da Mira, solleciteremo la Regione
per ottenere risposte».
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