martedì 18 marzo 2014

Impianti sportivi? Andamento lento ... Aspettano dal 2012



18/03/2014  La Nuova Venezia
Impianti sportivi a Mira Maniero promette i soldi

I responsabili delle società sportive avevano minacciato un esposto in Procura. Nel vertice di ieri il sindaco ha garantito che il Comune pagherà entro ottobre

Di Alessandro Abbadir

MIRA Il comune di Mira paga. Le società sportive che hanno anticipato e anticiperanno una somma complessiva di quasi 20 mila euro verranno rimborsate entro il prossimo ottobre. A prometterlo ieri sera in una assemblea con i dirigenti del calcio Marano è stato il sindaco Alvise Maniero. Gli stessi dirigenti avevano minacciato alla vigilia dell'incontro di portare un dossier
in Procura e avviare azioni legali contro il Comune per ottenere i rimborsi. «Finalmente il sindaco» dice Davide Bacchin, presidente del calcio Marano «ha compreso che facevamo sul serio. Il Comune con lo stesso primo cittadino e l'assessore Claut ci avevano chiesto di ottemperare a nostre spese a obblighi formali che prevedono una certificazione in tempi rapidi
della situazione degli stadi e campi da calcio. In cambio era chiaro che ci sarebbe stato dato un contributo per pagare i professionisti a cui ci siamo rivolti di tasca nostra, prima della firma della convenzione. Ora dopo molte proteste la data è arrivata ed è improrogabile: entro ottobre 2014 ci sarà il saldo dei soldi già anticipati e quelli che lo saranno». Marano Calcio e Calcio Mira - Gambarare hanno già pagato migliaia di euro ai professionisti incaricati. Queste società a rimborsi avvenuti sono già pronte a firmare la convenzione con il Comune per la gestione degli impianti. La mancata stipula della convenzione di uso degli impianti sportivi si trascina dal 2012.
Riguarda lo stadio Valmarana (campo da calcio e pista di atletica gestita dall'Atletica Riviera del Brenta), il campo da calcio di Gambarare, quello di Marano e Borbiago, lo stadio di Oriago e lo stadio da rugby di Mira Taglio, in via Oberdan, dove si disputano le gare del campionato di serie A del Sitam
Riviera la squadra di rugby femminile attuale Campione d'Italia.
Se a Marano e Mira le strutture sono “regolarizzate e sanate”, a Borbiago e Oriago la regolarizzazione non è ancora cominciata. «Aspettiamo lumi» spiega Renato Pesce vicepresidente del calcio Oriago «ma finora dal Comune non ci è stato detto in che modo vogliono sanare la situazione obsoleta dei nostri impianti. Della convenzione per la fruizione dei campi non si è vista nemmeno l'ombra».


17/03/2014 La Nuova Venezia
«Restituiamo le chiavi»
La denuncia dei gestori di impianti sportivi comunali

Di  Alessandro Abbadir

MIRA «E' uno scandalo, ad oggi il comune di Mira deve ancora firmare con le società sportive che gestiscono gli impianti comunali, la convenzione che ne permetta la legale fruizione. Stiamo di fatto gestendo abusivamente delle strutture che non sono nostre. Se la situazione non verrà risolta alla fine della stagione sportiva riconsegneremo le chiavi degli impianti e smetteremo di fare attività».
A minacciarlo per conto di sette società che gestiscono i campi sportivi miresi, sono il presidente del Marano Calcio, Davide Bacchin e il suo segretario, Giancarlo Cremonese. La situazione della mancata stipula della convenzione di uso degli impianti sportivi riguarda lo stadio Valmarana (campo da calcio e pista di atletica gestita dall'Atletica Riviera del Brenta), il campo da calcio di Gambarare, quello di Marano, quello di Borbiago, lo stadio di Oriago e lo stadio da rugby di Mira Taglio, in via Oberdan. Stadio nel quale si disputano le gare del campionato di serie A del Sitam Riviera, la squadra di rugby femminile attuale Campione d'Italia.
«Come società sportive», denunciano Bacchin e Cremonese, «abbiamo migliaia di iscritti ed da due anni che il comune di Mira guidato dal sindaco Alvise Maniero, ci prende in giro rimandando di mese in mese la sigla dell'accordo». E ancora: «Per andare incontro alle esigenze del comune tutte le società hanno anticipato la spesa di professionisti per regolarizzare la situazione urbanistica degli immobili come richiesto dall'ente locale. Un'operazione che è costata oltre 20 mila euro e che il comune deve ancora rimborsare».
«Basta pensare», continua Cremonese, «allo stadio di Borbiago o alla pista di atletica dello stadio Valmarana a Mira Porte che si sgretola. Le manutenzioni non possono partire se prima non c'è un accordo formale di gestione che l'ente locale rinvia». Questa mattina in municipio le società sportive si incontreranno con il sindaco di Mira, Alvise Maniero, e chiederanno a lui cosa sta succedendo. «Speriamo», conclude il presidente del Marano Calcio, Davide Bacchin, «che siano fissati dei termini a queste perenni promesse per la stipula della convenzione. A giugno se la convenzione non c'è riconsegneremo le chiavi degli impianti nelle mani del primo cittadino».

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