Mercoledì
26 Febbraio 2014
Il
Gazzettino
GRANDI
OPERE In Provincia l’esame delle soluzioni alternative al tracciato
Nuova
Romea, addio innesto a Oriago
Tramonta, forse
definitivamente, la variante che prevede l’innesto della nuova autostrada allo
svincolo di Mira-Oriago, resta in piedi il tracciato principale, quello che
attraversa la Riviera del Brenta in trincea per collegarsi alla A4 all’altezza
di Roncoduro, dove si innesta la A57. È proseguito ieri in Provincia l’esame
del tracciato "veneziano" della Mestre-Orte dopo l’approvazione da
parte del Cipe del progetto preliminare. Nella riunione della Terza commissione
sono stati presi in esami il tracciato A, quello che da Lughetto prevede
l’attraversamento della Riviera in direzione Nordovest fino alla connessione
con la A4 a Roncoduro. Un tracciato avversato dai residenti ma che, come
rilevato dal consigliere Marco Benozzi (Gruppo misto, ex Idv) «ha avuto il
principale riscontro tecnico e politico». Il piano B, che da Lughetto procede
verso Nordest attraversando il territorio di Mira fino a ricongiungersi con la
rotatoria del casello di Oriago, sembra invece superato per l’opposizione dei
Comuni di Venezia e Mira, dato che andrebbe a congestionare la Tangenziale
appena "liberata" dal Passante di Mestre. Ma in piedi c’è anche
l’opzione B1, formalizzata dalla Lega Nord con una mozione, che prolunga il
tracciato B da Oriago verso Spinea, per connettersi al Passante all’altezza del
casello di Spinea. Qui è il Pd a impuntarsi: il consigliere Lionello Pellizzer
ha chiesto di ritirare la mozione «al fine di migliorarne l’impatto su
territorio e la funzionalità stessa». Un percorso che richiede tempo, con il
coinvolgimento di Comuni e residenti, e che potrebbe finire per favorire l’iter
del progetto originario, che in Riviera del Brenta nessuno vuole. Per questo la
Lega, dopo aver tentato senza successo di coinvolgere l’Anas, ha già trasmesso
la propria proposta alla Regione sperando di ottenere maggiori risultati. (a.fra.)
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