Molti
non se ne saranno accorti, ma, nell’ultimo Consiglio comunale è emerso ancora una volta
uno degli atteggiamenti che ormai denotano il comportamento di questa Amministrazione:
parole e niente fatti. A molti probabilmente sarà sfuggito l’annuncio iniziale
del Sindaco che il progetto “ventilato” del nuovo Distretto sanitario di cui s’era parlato nel Consiglio del 26 settembre 2012 (vedi http://www.youtube.com/watch?v=kXOvzGAF-8A ai minuti 10’ 25’’ e seguenti) “tecnicamente” non avrebbe potuto essere realizzato. Questa intervista lo
conferma.
Il Gazzettino 12/04/13 Luisa Giantin
Il Gazzettino 12/04/13 Luisa Giantin
«Oggi il nuovo assessore. E
rifaremo il Pat»
Ritirato lo strumento urbanistico dell’ex giunta:
«C’era troppo cemento»
«Nominerò oggi la nuova
assessora all'Ambiente in sostituzione di Roberta Agnoletto. Sarà un'altra
donna e si dedicherà a tempo pieno all'impegno in giunta».
Il sindaco di Mira Alvise
Maniero, a distanza di due mesi dall'annuncio della revoca dall'incarico alla
Agnoletto, diventato un caso nazionale perché in gravidanza, non anticipa il
nome ma le caratteristiche della nuova assessora. Oltre a fare il punto sulle
opere pubbliche e a confermare le voci sul ritiro del Pat.
«La nuova assessora è molto
preparata e andrà a supporto dell'assessore Claut per quanto riguarda la delega
alle Energie rinnovabili. Si occuperà di ecologia, rifiuti e bonifiche e, tra i
primi impegni che dovrà affrontare, ci sarà l'acqua (a Mira abbiamo tre salti
nel naviglio) e il fotovoltaico che, purtroppo, non è installato su nessuna
struttura pubblica a Mira».
E il rimpasto più ampio di
giunta annunciato due mesi fa dopo le polemiche sul ritiro delle deleghe
all'assessore, allora incinta, Agnoletto?
«Vediamo. L'assessora ai
servizi Sociali Francesca Spolaor, sta lavorando molto bene, non si risparmia.
Se anche la nuova assessora farà così potrebbe venir meno la necessità di
ricalibrare i carichi di lavoro».
Ma Claut, Orietta Vanin e
Michele Gatti non sono a tempo pieno.
«Se non si potranno
modificare i tempi di presenza, cambieranno le persone».
La delega all'Urbanistica
di Claut è piuttosto impegnativa e, senza le energie rinnovabili, potrà
dedicarsi al Pat. Si dice che l'abbiate ritirato in Provincia.
«E' vero. I criteri con i
quali era stato formulato il Pat dalla precedente amministrazione non
rispecchiavano, secondo noi, i reali bisogni di Mira. Dovevamo usare la gomma
da cancellare in quantità industriale per sistemarlo tante erano le aree di
nuova urbanizzazione, così lo abbiamo ritirato. Stiamo verificando con la
Provincia la possibilità di formulare un nuovo Pat attraverso un processo
partecipativo della comunità mirese, anche con strumenti interattivi. Gli
aggiustamenti da fare sono molti e la tutela del territorio è tutta da
rivedere».
Le opere pubbliche più
attese come procedono?
«Abbiamo consegnato le
autorizzazioni per la Casa di riposo e il presidente della Cooperativa ci ha riferito
che i lavori potrebbero iniziare già tra giugno e luglio».
E il distretto sanitario?
«Siamo ad un punto morto.
Villa Lenzi è decisamente inadeguata, ma accedere al fondo di rotazione
proposto dalla Regione è impossibile. Viene concesso solo se ci impegniamo ad
alienare Villa Lenzi entro un anno, ma ci sono difficoltà oggettive di
trasferimento per cui è praticamente impossibile rispettare i termini. Avevamo
formulato una proposta per il riutilizzo di strutture comunali esistenti, ma
anche quella strada non è percorribile. Soldi per un nuovo distretto sanitario
in Comune non ce ne sono. Quindi si va avanti così»
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