venerdì 11 aprile 2014

IDROVIA è PARTECIPAZIONE...

Apprendiamo dalla stampa,  che il Sindaco di MIRA ha fatto l'ennesima giravolta, stavolta sul tema idrovia, dopo che un anno fa circa, in un incontro promosso da noi e dal PD, aveva asserito la sua contrarietà per le criticità per il nostro territorio del progetto, come spesso accaduto altre volte, arriva l'improvviso cambio di direzione e come sempre senza coinvolgere la città e nemmeno il consiglio, alla faccia di partecipazione e dialogo, basta sentirsi con il proprio cerchio magico e magari con i membri esterni aggiunti della maggioranza e il gioco è fatto. Questo sebbene nessuno dei dubbi che  stanno attorno quest'opera sia stato fugato. Infatti, leggendone lo studio di fattibilità, risulta evidente che:
- l'opera comporterà lo scasso del sistema barenicolo, per il necessario scavo dei canali di collegamento, aumentando i fenomeni erosivi e richiedendo interventi di messa in sicurezza dei nuovi canali, con conseguente irrigidimento della gronda lagunare, alterandone così di  nuovo gli equilibri.
-realizzazione di arginature sul marginamento lagunare, onde prevenire fenomeni tipo quelli del 1966 e del febbraio scorso, quando la laguna si trovava ad un livello più alto delle acque dei corsi d'acqua scolanti.
- non si è ancora fornito risposta al rischio di fenomeni di sversamenti in laguna , in particolare di nitrati e solfati.
 - il nodo di Mira su Novissimo resta invariato, creando una zona a grande rischio idraulico.
Infine, se si legge il documento e si ascoltano le dichiarazioni di questi giorni di molti amministratori e forze politiche, della Riviera, di Padova e della Regione, è chiaro che il disegno è quello di una idrovia navigabile, quello della sicurezza idraulica è solo un grimaldello, per poter arrivare a un canale navigabile che sfoci in laguna e questo vorrà dire arrivare al polo logistico a Dogaletto, alla camionabile, a portare nuovo traffico nella già affollata Vecchia Romea (visto che la Nuova l'amministrazione non la vuole). Ecco il governo sostenibile del territorio di questa amministrazione: lasciare scegliere agli altri al posto loro, accodarsi a pifferai magici, così Mira intanto diventa sempre più periferia, ormai non sappiamo più nemmeno di chi.

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