giovedì 13 novembre 2014

E facciamola questa Romea Commerciale!




La Romea Commerciale s’ha da fare, ma molti amministratori comunali passano all’opposizione

Mercoledì 12 Novembre 2014 Il Gazzettino

Grandi opere Dopo il via libera del Cipe alla progettazione della Mestre-Orte,Sì alla Nuova Romea, Insorge mezza Riviera Petizione dei 5 Stelle, ma per la Lega è "una buona notizia" 
Il Cipe dà il via libera, la Riviera del Brenta alza le barricate contro la Romea commerciale. Il disco verde arrivato lunedì al progetto preliminare della Mestre-Orte, opera da oltre 8,7 miliardi di euro in finanza di progetto, non poteva lasciare impassibili ambientalisti e comitati che da anni si battono per fermare la nuova Romea. A Mira il comitato "Opzione zero" si mobilita aderendo allo sciopero sociale il 14 novembre a Mestre e poi alla biciclettata per la "Critical mass". «Arriva il primo frutto avvelenato dello "Sblocca Italia" - avverte Mattia Donadel, presidente di Opzione zero e capogruppo in Consiglio comunale di "Mira fuori del Comune" -. Grazie alla norma introdotta dal ministro Lupi per superare lo stop della Corte dei conti, sono stati "regalati" virtualmente 1,8 miliardi alla Gefip te Holding di Vito Bonsignore per la "Mestre-Orte", un'opera disastrosa che andrà ad incrementare il debito pubblico per almeno altri 10 miliardi di euro. Questo è un attacco pesantissimo ai territori e ai beni comuni - spiega Donadel -. Parteciperemo allo sciopero sociale europeo indetto per il 14 novembre da sindacati di base, movimenti sociali, precari e studenti».
Opzione Zero sarà quindi in piazza a Mestre venerdì alle 9 e poi, alle 15, parteciperà con partenza da via Palazzo alla biciclettata "Critical mass" intorno alla città. A Dolo alza invece la voce il Pd, con il capogruppo Alberto Polo: «Comprendiamo perfettamente che la Romea, così com'è oggi, non garantisca i corretti parametri di efficienza e sicurezza. Ciononostante per Dolo, e in particolare per Sambruson, questo tracciato sarà devastante. La nostra sindaca Maddalena Gottardo ci ha preso in giro dicendo che aveva ricevuto rassicurazione che la Romea non sarebbe passata per Dolo».
Preoccupazioni anche a Campagna Lupia da parte del Movimento 5 Stelle: «Il tracciato della Mestre-Orte distruggerà la zona archeologica di Lova, vincolata dalla Soprintendenza». Preannunciata intanto una nuova petizione contro la realizzazione dell'opera da inviare al presidente del Consiglio Matteo Renzi, promossa dalla portavoce del M5S alla Camera dei deputati, la veneta Arianna Spessotto, già autrice di una interrogazione parlamentare in proposito presentata nei giorni scorsi.
Di tutt’altro parere il deputato della Lega nord Emanuele Prataviera: «Si tratta di un’ottima notizia, soprattutto per la messa in sicurezza del maledetto tronco della Ss309 Romea in tutto il tratto della provincia di Venezia e per il rilancio infrastrutturale dell'area di Chioggia e Cavarzere.
Resta comunque il nodo dell'innesto della nuova Romea - aggiunge Prataviera - ed è fondamentale che gli amministratori si muovano prima che sia troppo tardi per garantire il rispetto del territorio. Non vorrei assistere a scene di sindaci che piangono sul latte versato».
(hanno collaborato Luisa Giantin e Vittorino Compagno)

La Nuova Venezia
«La Romea commerciale avvelenerà la Riviera» I comitati e i sindaci chiamano a raccolta i residenti dopo il via libera del Cipe Doppia manifestazione a Mestre mentre i Comuni tentano di organizzarsi

di Alessandro Abbadir

MIRA Il Cipe approva la Romea Commerciale e in Riviera è un coro di no da parte di singoli cittadini, sindaci, comitati e associazioni che si sono sempre battuti contro quello che viene considerato un mostro di cemento in grado di aumentare traffico e inquinamento dell’aria. Il problema principale è quello dell’innesto in A4. A questo punto si dovrà capire se l’opera si collegherà con Roncoduro o andrà fino a Villabona a Marghera.
Il Comitato Opzione Zero organizza una doppia manifestazione di protesta che si terrà venerdì prossimo a Mestre. «Grazie alla norma introdotta apposta dal ministro Lupi nel famigerato decreto per superare lo stop della Corte dei Conti», spiegano per Opzione Zero il presidente Mattia Donadel e le portavoci Rebecca Rovoletto e Lisa Causin, «il Cipe ha dato via libera al progetto preliminare “regalando” 1,8 miliardi alla Gefip Holding di Vito Bonsignore per un’opera disastrosa che andrà ad incrementare il debito pubblico per almeno altri 10 miliardi di euro. Più volte i comitati e le associazioni ambientaliste hanno dimostrato, che l’opera è pericolosa e letteralmente insostenibile sotto tutti i punti di vista».
Da qui e immediate mobilitazioni e iniziative di protesta. «È un attacco pesantissimo ai nostri territori come la Riviera del Brenta e l’area di Mestre», dice Donadel, «Per il 14 novembre saremo in piazza con lo slogan “Incrociamo le braccia – Incrociamo le lotte”. Le grandi opere come la Orte-Mestre sono pensate per favorire la speculazione fondiaria e finanziaria. A pagare queste scelte sono sempre e solo i cittadini e i lavoratori».
Doppio l’appuntamento che il Comitato dà ai propri sostenitori: alle 9 al Municipio di Mestre per al corteo cittadino organizzato dagli studenti, e alle ore15 in via Palazzo per una Critical Mass (biciclettata) intorno alla città per dimostrare contro la Romea Commerciale.
Intanto è un coro di no da parte dei sindaci della Riviera e del Miranese. Già  sei Consigli comunali si sono espressi nei mesi scorsi contro la Romea Commerciale: Mira, Dolo, Pianiga, Camponogara, Campagna Lupia e Mirano. Ora i sindaci contrari vogliono agire all’unisono. «Contatterò tutti i colleghi», spiega il sindaco di Camponogara Giampietro Menin, «per agire insieme e fermare quest’opera devastante».
Infine i partiti. «Come Pd di Mira», dice il capogruppo Francesco Sacco, «siamo totalmente contrari a quest’opera. Va messa in sicurezza la Romea attuale». Sprona i sindaci il deputato della Lega, Emanuele Prataviera, «anche se lo stesso partito che rappresenta ha voluto fortemente l’opera. «È fondamentale che gli amministratori si muovano ora, altrimenti sarà troppo tardi».

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