sabato 6 luglio 2013

La bote voda, ma nissun ga bevuo



Chi festeggia, chi protesta, chi fa demagogia 

 Il provvedimento del Consiglio di Stato nei confronti della Terna ha bloccato sia la realizzazione dell'elettrodotto Dolo-Camin e degli abbattimenti e interramenti di linee esistenti su quell'area, sia il cantiere per l'interramento delle linee del Vallone Moranzani, indispensabile per riqualificare l'intera area di Porto Marghera e un grande parco urbano a Malcontenta. In quanche comune si è fatto festa, forse anche a Mira, a Venezia invece si protesta, chi vorrebbe la botte piena e la moglie ubriaca ...


  
Progetto bocciato, festa a Vigonovo
I sindaci: «Un errore non ascoltare il territorio». Prataviera (Lega): ora serve in tempi brevi un piano per l’interramento
La Nuova Venezia 13 giugno 2013 Giacomo Piran

VIGONOVO. Si continua a festeggiare in Riviera del Brenta dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso di Comuni, comitati e cittadini contro il progetto dell’elettrodotto aereo Dolo-Camin bloccando i cantieri dell’opera. I comitati dei Cat assieme a molti cittadini e amministratori locali si sono ritrovati martedì sera a Vigonovo per festeggiare l’esito della sentenza.
Nella piazza davanti alla chiesa è stato montato un gazebo dove sono stati offerti vino e altre bibite. Alla spicciolata sono arrivate oltre cento persone che hanno festeggiato con palloncini, vuvuzelas, grandi abbracci, strette di mano e qualche lacrima di emozione.
Molte persone si avvicinavano ad Adone Doni, portavoce dei Cat, chiedendo quasi incredule se la notizia era vera, con Doni che rispondeva che «avevano vinto». Durante la serata è stato suonato anche l'inno di Mameli grazie all’accompagnamento di cinque musicisti della Banda di Tombelle mentre alcuni presenti hanno intonato “Bella ciao”.
«Abbiamo intenzione di organizzare una grande festa», annuncia Adone Doni, «e vorremo farla a Villa Sagredo, che è il simbolo della lotta contro il progetto aereo di Terna». Molto emozionato è Antonio Draghi, presidente dei comitati dei Cat: «Siamo qui a festeggiare una grande vittoria per i cittadini della Riviera del Brenta che sarebbero stati danneggiati dall’opera. Ogni tanto Davide vince contro Golia. Voglio ricordare inoltre la figura di Antonio Canova, fondatore del comitato di Vigonovo, che per primo si era battuto contro il progetto del Dolo-Camin e voglio ringraziare Adone Doni e Maela Nicoletto».
Anche i sindaci hanno espresso la loro soddisfazione per l’esito del ricorso. «Questa è una vittoria dei sindaci che sono i rappresentanti di tutti i cittadini», spiega Damiano Zecchinato, sindaco di Vigonovo, «è la miglior dimostrazione del grande lavoro che è stato fatto e personalmente è stata un’emozione straordinaria. Speriamo che questa sentenza possa servire anche ad altri Comuni del territorio che chiedono l’interramento degli altri elettrodotti previsti. Terna deve imparare a concertare i progetti con il territorio».
I sindaci ribadiscono di essere a favore dell'interramento totale della tratta Dolo-Camin. «Nessuno di noi e nemmeno i comitati erano contro il progetto di razionalizzazione delle rete elettrica», spiega Walter Stefan, sindaco di Saonara, «chiedevamo solamente che la tratta venisse interrata nella sua totalità. Siamo disponibili ad aprire una fase di concertazione con Terna per agevolare i cittadini».
Sulla sentenza del Consiglio di Stato arriva il commento dell’onorevole Emanuele Prataviera (Lega Nord). «La nuova linea elettrica è fondamentale per le esigenze delle nostre aziende. Il problema è che Terna ha sbagliato a non tenere in considerazione le richieste del territorio. Il progetto dell’opera doveva essere presentato come quello di Malcontenta, cioè una linea interrata. Il territorio ha vinto e questa è un’ottima notizia. Se Terna avesse ascoltato le richieste, non ci saremmo trovati in questa situazione».
Soddisfatto della sentenza del Consiglio di Stato è anche il consigliere regionale Idv Gennaro Marotta. «Accogliamo con favore questa decisione, che premia la battaglia che l'opinione pubblica sta portando avanti e che noi condividiamo da anni con interrogazioni e con l’impegno in Regione. Il nostro territorio va salvato da un progetto deleterio. Lo diciamo da tempo e insistiamo: è necessario interrare l’elettrodotto. Confidiamo», aggiunge Marotta, «che il progetto vada rivisto per salvaguardare il territorio e le popolazioni che vi abitano. Una soluzione che costerebbe di più a Terna ma che certo gioverebbe molto ai cittadini, che vivrebbero meglio senza i cavi da 380 mila volt a penzolare sopra le loro teste». 

  



Basta, ora protestiamo a Roma»

La Nuova Venezia 5 luglio 2013  di Francesco Furlan 


MARGHERA. «Da Roma non ci ha ancora risposto nessuno: mi auguro che sia perché stanno studiando le carte, altrimenti sarà il caso di organizzare a settembre una manifestazione nella capitale». La vicenda del vallone Moranzani è finita nel freezer e l’assessore all’Ambiente Gianfranco Bettin ha voglia di tirarla fuori il prima possibile per rimettere in marcia il progetto di bonifica dell’area compresa tra Marghera e Malcontenta, con scavo dei canali portuali, realizzazione di una viabilità a parte per i mezzi pesanti e, aspetto principale per i residenti, la realizzazione di un grande parco urbano. A mettere il bastone tra le ruote è stata la recente sentenza del Consiglio di Stato che ha bloccato i lavori dell’elettrodotto Dolo-Camin che taglierà la Riviera del Brenta e del relativo interramento dell’elettrodotto della centrale di Fusina, parte integrante dell’accordo, motivandolo con un difetto di parere da parte del ministero dei Beni culturali. Per ripartire, quindi, i tecnici del ministero dei Beni culturali, dello Sviluppo economico e dell’Ambiente dovrebbe sedersi intorno a un tavolo per scrivere un po’ meglio il parere, dare il via libera, e poi trasmetterlo a Comune e Regione, che nei giorni scorsi li hanno sollecitati a darsi una mossa. «Nessuna risposta, nemmeno interlocutoria, è ancora giunta da Roma, dai ministeri coinvolti, e in generale un silenzio preoccupanti grava sull’intera, cruciale vicenda. È necessario invece» dice Bettin «rilanciarne l’urgenza e l’emergenza. Forse, perdurando il silenzio, sarebbe il caso che le istituzioni interessate promuovessero, a settembre, una grande manifestazione delle nostre popolazioni a Roma direttamente davanti ai Ministeri competenti o davanti a Palazzo Chigi. Magari, così, qualcuno capirebbe meglio». «Per chi non l’avesse già chiaro» si arrabbia Bettin «va ribadito che il Progetto Moranzani è una delle più grandi operazioni di risanamento e ripristino ambientale e idrogeologico del nostro paese e probabilmente d’Europa, concepita e approvata con la determinante partecipazione delle popolazioni coinvolte, in primis tra Malcontenta e Marghera, cioè quelle più duramente e tragicamente colpite nei decenni scorsi dalle distorsioni e dall’impatto ambientale dello sviluppo di Porto Marghera, zona la cui crescita, pagata soprattutto da lavoratori e comunità residenti, ha fatto e fa comodo a tutto il nordest e a tutto il paese». «Con il Progetto Moranzani» aggiunge Bettin «per la prima volta a Marghera un progetto di rilancio industriale e portuale viene virtuosamente connesso all’ambiente, recuperando un’area degradata che diventerà un enorme parco e un bosco, ricostruendo il devastato equilibrio idro-geologico, spostando una fabbrica ora a ridosso dell’abitato, interrando appunto l’elettrodotto, potenziando tutti gli impianti di smaltimento raggiungendo l’autosufficienza col massimo di qualità industriale e ambientale, ridisegnando completamente la viabilità».



05/07/2013 Elisio Trevisan             Il Gazzettino


«A Roma per sbloccare il Vallone»

«Rischia di saltare uno dei progetti di riqualificazione ambientale più importanti d'Europa»

Se salta il Palais Lumière salta un sogno ma se si blocca o, peggio, se dovesse essere annullato, il progetto del Vallone Moranzani salterebbe «una delle più grandi operazioni di risanamento e ripristino ambientate e idrogeologico del nostro paese e probabilmente d'Europa» insiste l'assessore comunale all'Ambiente Gianfranco Bettin. E non ci rendiamo ancora conto che ce l'abbiamo appena fuori della porta di casa, a due passi dal centro.
II rischio è proprio questo, che il progetto finisca in un binario morto e non se ne tiri più fuori. Perciò Bettin propone a settembre una grande manifestazione proprio davanti ai Ministeri competenti (Ambiente e Sviluppo economico) o addirittura davanti a palazzo Chigi, sede del Governo. Se da Roma dovesse continuare ad arrivare solo silenzio «sarebbe il caso che le istituzioni locali promuovessero questa manifestazione delle nostre popolazioni, così qualcuno capirebbe meglio». E Claudio Borghello, capogruppo del Pd in Comune, gli fa eco sostenendo che «il progetto, già operativo, non può rimanere un'incompiuta, vanificando le speranze di quanti in questi'anni hanno lottato quotidianamente per la costruzione di questa grande opera ambientale e paesaggistica. Il Vallone Moranzani è anche un esempio di come diverse istituzioni e diversi enti e società hanno saputo collaborare per trovare le giuste risposte alla domanda dei cittadini di vivere in un ambiente sanificato, una esemplare buona pratica».
Il Vallone è fermo da quando una sentenza del Consiglio di Stato ha bloccato i lavori di interramento dell'elettrodotto che passa sopra alla discarica di Fusina e che impedisce di riempirla dei fanghi scavati nei canali industriali e, alla fine, di trasformarla in un grande parco urbana. E pensare che il Consiglio di Stato ha dato ragione ai privati che hanno fatto ricorso contro il resto del programma di Terna, ossia l'elettrodotto aereo Dolo-Camin, solo per un difetto di parere del ministero dei Beni culturali. Per una questione formale, insomma, «si sta bloccando il recupero di un'area degradata che diventerà un enorme parco e un bosco, fa ricostruzione del devastato equilibrio idrogeologico, lo spostamento di una fabbrica (la San Marco Petroli) ora a ridosso dell'abitato, il potenziamento di tutti gli impianti di smaltimento, il raggiungimento dell'autosufficienza, e il ridisegno della viabilità».


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