Il Gazzettino 24/07/2013
La rivolta
dello sport in Consiglio comunale
MIRA Ieri sera le società
hanno denunciato la mancata firma della convenzione per l’uso degli impianti
Le società sportive di Mira
hanno minacciato una protesta in consiglio comunale, ieri sera, per denunciare
la mancata firma alle convenzioni per l'uso degli impianti sportivi e la
mancanza di contributi, ma alla fine le tensioni si sono risolte con un
incontro in conferenza dei
capigruppo. Le società sportive di Mira, Oriago, Gambarare, Marano e Borbiago,
il rugby maschile e femminile Mira e l'Atletica Riviera del Brenta avevano
chiesto di portare i loro problemi in consiglio comunale ma poi, visto il corposo
ordine del giorno, hanno incontrato mezz'ora prima dell'inizio dell'assemblea i
capigruppo di maggioranza e opposizione. La vertenza riguarda la mancata firma
della convenzione con il Comune di Mira per l'uso degli impianti sportivi, che
vengono comunque gestiti e mantenuti dalle società e la mancanza di contributi
comunali. «Un problema - ha ricordato Davide Bacchin della A.S.D. Marchi Marano
Veneziano - relativa alle convenzioni con le società sportive che a Mira coinvolgono
almeno 1500 famiglie tra giovani e anziani, volontari e lavoratori, insomma
gran parte della società civile. Le convenzioni con determinazione dei
contributi sono state approvate già a dicembre 2012, ma ad oggi non sono state
ancora perfezionate. Chiediamo quindi all'amministrazione comunale di
impegnarsi - hanno chiesto le società sportive – affinché comunichi in forma
scritta alle società sportive, entro giovedì prossimo, il perché non sono
ancora state perfezionate le convenzioni per la gestione degli impianti, entro
quale data si prevede di perfezionare tali convenzioni e a quali rischi sono esposte
le società sportive che hanno gestito e continuano a gestire gli impianti in
assenza di convenzione. «Speriamo di ricevere delle risposte al più presto - ha
dichiarato il presidente del Calcio Oriago Renato Pesce - già all'incontro di
domani con il segretario comunale e se non riceveremo riscontri adeguati siamo
pronti ad organizzare una manifestazione di protesta a settembre».
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