Venerdì 28 Settembre 2012
Il Gazzettino
MIRA Riduzioni per disabili e invalidi
Imu in altalena tra sconti e aumenti
MIRA - L'Imu prima casa a Mira rimane al 4,4 per mille, ma arrivano riduzioni per disabili e invalidi ed aumenti su case sfitte, fabbricati destinati alla produzione, uffici, negozi e laboratori. «C'erano margini strettissimi di manovra - dichiara l'assessore al Bilancio e Tributi Michele Gatti - ed è difficile fare scelte coraggiose nell'interesse dei cittadini e dei contribuenti, in un contesto in cui cambiano in continuazione le carte in tavola. L'obiettivo che ha guidato la manovra è duplice: da un lato modulare le aliquote (a saldo zero) così da favorire alcune categorie di soggetti più deboli e altre situazioni meritevoli di attenzione, chiedendo dall’altro lato un maggiore sforzo ai possessori di abitazioni di pregio o di case sfitte. E tutto con la necessità di fare fronte ad un gravoso, e ulteriore, taglio dei trasferimenti dallo Stato per quasi 700mila euro, comunicatoci a fine agosto». Ma se aumenta il peso fiscale sulle case di lusso e su quelle sfitte, sono state previste riduzioni per le abitazioni date in affitto. È stata alzata all'8,6 per mille l'aliquota di base applicabile, tra l'altro, ad aree fabbricabili, terreni agricoli, negozi e laboratori, mentre è stata ridotta dal 2 all'1 per mille l'aliquota per i fabbricati rurali ad uso strumentale.
Vivace il dibattito in Consiglio comunale. Il consigliere Mattia Donadel (Mira fuori del Comune) si è astenuto, come pure il consigliere Alessio Bonetto (Noi per Mira) poiché, pur apprezzando lo sforzo di contenimento della tassazione sulle prime case e sulle situazioni sociali più deboli da parte della maggioranza del Movimento 5 Stelle, ha osservato che si poteva fare di più. Contrario invece il Pd: «L'aumento dell'aliquota sulle unità immobiliari produttive - attaccano i consiglieri Renato Martin e Gabriele Bolzoni - penalizza un settore già in forte crisi e rischia di tradursi in una perdita di posti di lavoro».
«Volevamo e potevamo fare di più - ha commentato infine il sindaco Alvise Maniero -, se non fosse intervenuta la diminuzione dei trasferimenti comunicataci a fine agosto».
L.Gia.
Vivace il dibattito in Consiglio comunale. Il consigliere Mattia Donadel (Mira fuori del Comune) si è astenuto, come pure il consigliere Alessio Bonetto (Noi per Mira) poiché, pur apprezzando lo sforzo di contenimento della tassazione sulle prime case e sulle situazioni sociali più deboli da parte della maggioranza del Movimento 5 Stelle, ha osservato che si poteva fare di più. Contrario invece il Pd: «L'aumento dell'aliquota sulle unità immobiliari produttive - attaccano i consiglieri Renato Martin e Gabriele Bolzoni - penalizza un settore già in forte crisi e rischia di tradursi in una perdita di posti di lavoro».
«Volevamo e potevamo fare di più - ha commentato infine il sindaco Alvise Maniero -, se non fosse intervenuta la diminuzione dei trasferimenti comunicataci a fine agosto».
L.Gia.