mercoledì 12 dicembre 2012

un buon Consiglio....


Il Consiglio comunale è un organo che, sebbene la legge abbia svuotato di funzioni, ha ancora un ruolo importante come indirizzo e controllo della vita amministrativa e, soprattutto, è l’assemblea che rappresenta, o dovrebbe rappresentare, le diverse espressioni di una comunità cittadina, così come si sono manifestate al momento del voto. Di fatto è il luogo dove dovrebbe avvenire la discussione democratica e civile di una comunità e dove si socializzano problematiche e si elaborano scelte.  La civiltà di una maggioranza e la lungimiranza di un progetto politico, a mio avviso, si manifestano proprio nella capacità di un corso politico di governare con il Consiglio  e non in spregio o nonostante questo. Anche  perché un buon rapporto con il consiglio facilita la vita amministrativa e può rendere meno impervia la via di una amministrazione. Un buon lavoro fatto in commissione spesso porta a votazioni a larga maggioranza e a minori discussioni pletoriche in consiglio, con un risparmio di tempi non da poco. Se invece si vuol comprimere l’attività del consiglio, ma soprattutto non si riconosce legittimità alle ragioni delle minoranze, si innesca un clima di guerriglia perpetua altamente improduttivo, che provoca sedute lunghissime di consiglio, proliferazione delle sedute di commissioni, snervanti discussioni, proposte rabberciate. Perché queste considerazioni? Perché se già nella scorsa amministrazione i rapporti tra maggioranza e minoranza erano non facili, con l’attuale la situazione sta, pur tra mille sorrisi e cortesie, peggiorando.

Perché? In primis perché la maggioranza si è assunta l’onere delle completa gestione del consiglio e delle sue espressioni occupando tutte le presidenze, senza però né avere esperienza in merito, né prendendosi la briga di “leggerne il libretto delle istruzioni”. E così succede che, per esempio, una commissione sulle verticalizzazioni scolastiche venga convocata il giorno prima della data scelta dalla giunta per deliberare, senza che così il consiglio possa, per lo meno, “consigliare”, e nonostante un’interrogazione fatta da un consigliere (guarda caso del nostro gruppo), tre mesi prima, a cui si è risposto in ritardo e in modo evasivo, che in quella sede si presenti anche il CDA di SERIMI, importante società di cui il nostro comune è socio di maggioranza e solo perché l’ha richiesto un consigliere (guarda caso sempre del nostro gruppo), come se non fosse importante che il consiglio conosca il CDA… Oppure il caso di una commissione convocata alle 21:00 di sera (quindi con personale dell’ente in straordinario, a proposito di costi), per visionare il progetto di ufficio di piano per Venezia sito UNESCO, atto nemmeno portato in consiglio poi (a proposito di dare ruolo all’assemblea… a QUARTO d’ALTINO invece l’amministrazione ha ritenuto di farla votare), senza contare che tre giorni dopo veniva presentato con incontro pubblico in villa dei Leoni, ad un orario più civile… non era meglio fare tutto uno? Oppure una commissione convocata alle 17:30 (evidentemente gli altri sono tutti part-time), con trasmissione della documentazione da votare alle 9:30 della mattina del giorno stesso (evidentemente sono  part-time con tempo libero), alla faccia di quelli che dicevano che i consiglieri devono votare comprendendo appieno quello che stanno facendo. E tralasciamo il caso della discussione sulla città metropolitana, dove alla faccia della partecipazione e degli incontri pubblici, PRIMA di concludere il giro di incontri con la cittadinanza e farne nemmeno UNO in commissione, già si inviava un documento a tutti i sindaci della provincia esprimendo quella che sarebbe sta la posizione del comune. Oppure sulla nomina della commissione paesaggistica, che la giunta (ma potremmo dire l’Assessore) ha voluto avocare a sé (diversamente, per esempio dal comune di Portogruaro), per sottrarlo alle bieche logiche spartitorie del consiglio (meglio quelle meno evidenti della giunta…)

E poi c’è la bada che si dà a quello che il consiglio dice, 2 esempi : in settembre a maggioranza il consiglio approva di incaricare una specifica commissione permanente di capire in quale parte l’iter dei lavori per la riqualificazione di Malcontenta è andato in tilt… almeno per cercare di non ricadere nei medesimi errori, secondo voi, si è mai discusso in tre mesi di ciò in commissione? Oppure l’ultimo consiglio, in cui all’unanimità si è investito il Sindaco di intraprendere azioni contro l’inasprimento delle tariffe autostradali nel tratto Mestre- Dolo… qualcuno vi ha più detto qualcosa?

A volte si ha l’impressione che davvero chi amministra veda il consiglio come una “tradizione” da dover sopportare, anziché come l’organo democratico che è.  A volte ci si chiede se valga ancora la pena dar loro considerazione cercando di esprimere le nostre opinioni, o se forse sarebbe più giusto trattarli come si tratterebbe un venditore di frigoriferi in Antartide.

Rispetto ai problemi del paese, queste possono sembrare inezie, ma sono il segnale di un modo di agire, che non è quell’innovazione, quello scatto di governo ampio (e con un po’ di sano pragmatismo) e includente che noi avevamo in testa. E che per qualche istante, l’ammettiamo, abbiamo sperato che anche questa amministrazione potesse, almeno in parte, rappresentare.

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