Dopo SEL anche i pasdaran ambientalisti fanno marcia indietro, sempre a modo loro.... e intanto si continua con le scelte invasive... per fortuna erano quelli contro le grandi opere... sole quelle che non comodano a loro.
Mercoledì 26 Febbraio 2014
La
Nuova Venezia
MIRA
Opzione
Zero «Ok all’Idrovia ma prima lo studio»
MIRA
«Siamo a favore della soluzione del completamento dell’idrovia Padova-Venezia,
a patto che sia compiuto uno studio di impatto ambientale e idraulico
dettagliato sulle conseguenze dell’opera in laguna. Siamo contrari invece all’idea
di realizzare un canale scolmatore, che lascerebbe la possibilità di costruire
una strada accanto al sedime idroviario». A prendere posizione è il presidente
di Opzione Zero e consigliere del gruppo Mira Fuori del Comune, Mattia Donadel.
L’idrovia Padova-Venezia completata sarà lunga circa 28 chilometri. Il Genio
Civile recentemente ha prospettato tre soluzioni. La prima del costo di 100
milioni, prevede un canale scolmatore. La seconda soluzione, la costruzione di un
canale navigabile di classe quinta (cioè largo dai 40 metri in sù), costerebbe
complessivamente 320 milioni di euro e permetterebbe il transito di chiatte di navigazione
di standard europeo. La soluzione più completa del canale navigabile di “classe
quinta super” prevede anche moli e attracchi ad hoc. «Vanno messe insieme e
ponderate nel realizzare l’opera le posizioni di tutti i territori», spiega
Donadel, «C’è il rischio, infatti, che con l’idrovia si interri un chilometro e
mezzo di laguna dalla foce, con i detriti in arrivo da Padova e Vicenza. Vanno
poi valutati gli aspetti di intersezione idraulica con gli altri canali come il
Novissimo». Senza riserve per il completamento dell’Idrovia, il comitato Brenta
Sicuro. (a.ab.)
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