Si è riunita il 9 ottobre la commissione consiliare dedicata a esprimere parere circa il progetto di nuovi elettrodotti avanzato da TERNA, che ha avviato in agosto l'iter degli espropri, il progetto è legato all'importante intervento del Vallone Moranzani, opera quest'ultima che è stata oggetto di un lungo percorso d'approfondimento e socializzazione. L'intervento, che vede il coinvolgimento di molti enti e finanziato dall'Autorità Portuale prevede l'interramento degli elettrodotti a Fusina, in cambio dell'uso di fanghi lagunari trattati, e la prosecuzione in via area degli elettrodotti verso Spinea e Mirano. Per Mira l'intervento è migliorativo, oltre per le ricadute del Vallone, perché vengono spostati elettrodotti dalla zona di Olmo. E' chiaro che per Spinea e Mirano l'intervento sia problematico e cerchino dei correttivi da Terna. Singolare è la posizione di Mira che da anni sta giustamente cercando di entrare ufficialmente entro l'accordo del Vallone e che aveva già dato, nella passata amministrazione il via libera, pur sollecitando Terna nel venire incontro alle istante degli altri comuni coinvolti. La nuova giunta butta tutto a mare. Il sindaco il 6 settembre ha scritto a Terna una lettera con Mirano e Spinea, esprimendo contrarietà all'opera. Ed ora si pretende una ratifica del consiglio al suo operato, ratifica inutile, visti i termini scaduti, pressapochista visto il documento presentato, che sorvola bellamente sulla questione Vallone Moranzani e sulla complessità generale della questione, e su molti aspetti, velleitaria poiché nulla si dice oltre a vuoti auspici che Terna riveda la questione, offensiva per il consiglio, che viene coinvolto nuovamente a termini ampiamente scaduti, quando i modi e tempi per un confronto c'erano, e di cui il sindaco già prevede l'espressione, senza nemmeno rispettarne i tempi. Inoltre, su questo tema, l'amministrazione dice di voler esprimere una posizione che tuteli gli interessi di Mira e nel contempo abbia una visione più ampia e concertata con gli altri comuni sulla gestione del territorio, a parte che sentir parlare di visione più ampia da chi ha bocciato la città metropolitana fa sorridere, ma Maniero & co qui toppano due volte: la prima perché l'intervento è migliorativo per Mira che vede spostati degli elettrodotti, e quindi in una logica campanilista (che non ci appartiene) si dovrebbe essere a favore; la seconda perché si sorvola sulle ricadute che tale posizione ha sulla questione Vallone Moranzani e su tutti i complessi annessi e connessi, alla faccia della visione ampia e del rispetto dei processi democratici. Forse, il perché di tale scelta lo dovremmo chiedere al nutrito gruppo di consiglieri M5S residenti a Spinea.
In questa vicenda, il Consiglio è stato di nuovo trattato da orpello nel silenzio dei grandi sostenitori della partecipazione e del suo Presidente, le questioni del territorio di Mira gestite con logiche avulse dal contesto territoriale del nostro Comune, oltre che da ogni ovvia ponderazione delle ricadute.
Crediamo davvero di iniziare a capire cosa intendesse il Sindaco Maniero quando in uno dei primi consigli disse che la Nuova Maggioranza aveva i numeri per fare ciò che voleva. L'orchestra a Mira sarà pure cambiata, ma la musica proprio no. Purtroppo.
Abbiamo i numeri, possiamo fae quello che vogliamo http://www.facebook.com/photo.php?v=3549614862905
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