Ricostruzione assai edulcorata del Gazzettino sul dibattito avvenuto sulla questione Terna, conclusosi con il voto a maggioranza (astenuto solo un consigliere M5S, perché interessato dagli espropri di Terna - ... - favorevoli tutti gli altri gruppi ) le minoranze tutte si sono sforza di arrivare ad una posizione condivisa, migliorando il documento di maggioranza, in particolare rendendolo più concreto, da parte nostra abbiamo più volte richiamato e sostenuto la valenza del progetto Vallone Moranzani, a tale questione connesso, il cui non deve assolutamente essere rimesso in discussione.
Mercoledì 17 Ottobre 2012
Il Gazzettino
Il Gazzettino
MIRA Maniero: margini limitati. L’opposizione: decisione tardiva a espropri già avviati
Terna ricompatta il consiglio
Tutti d’accordo sull’opzione interramento. Si punta all’asse con Mirano e Spinea
Terna ricompatta il consiglio
Tutti d’accordo sull’opzione interramento. Si punta all’asse con Mirano e Spinea
Luisa Giantin
Si è conclusa solo a tarda notte, lunedì, la maratona del consiglio comunale di Mira dedicata alle linee programmatiche della nuova maggioranza del Movimento 5 Stelle e al progetto Terna.
Dopo l'interruzione forzata da parte delle famiglie che da qualche settimana occupano gli alloggi Ater chiusi per manutenzione il consiglio comunale ha approvato all'unanimità l'ordine del giorno sul progetto Terna. Un odg discusso a lungo, ma che, alla fine, ha fatto convergere le posizioni di maggioranza e opposizione su un documento che invita sindaco e giunta a chiedere alla Regione la sospensione del progetto Terna e la revisione dell'intervento per inserire l'interramento anche nelle aree non previste ora a Spinea e Mirano. «Intervento tardivo - hanno accusato i consiglieri Alessio Bonetto (Civica Noi per Mira) e Maurizio Barberini (PD) - dal momento che il procedimento degli espropri è stato avviato lo scorso agosto». Non era scontato che anche l’opposizione convergesse sulla la sospensione del progetto Terna, ma la linea ambientale ha messo tutti d’accordo anche se «i margini di trattativa restano limitati - secondo il sindaco Maniero - per la possibilità di far pesare le richieste del territorio. Faremo comunque pressioni sugli enti che possono avere influenza su Terna».
L'assemblea ha poi proceduto con l'illustrazione da parte del sindaco delle linee programmatiche criticate dall'opposizione perché farraginose e impostante su spese a breve termine.
Ieri mattina, invece, Maniero, con l'assessore Michele Gatti - insieme ai consiglieri di minoranza Maurizio Barberini, Mattia Donadel, Paolo Dorigo dello Slai Cobas, Francesco Sacco ela presidente del consiglio Serena Giuliato - hanno incontrato le famiglie di via Borromini. Un incontro durato circa 3 ore, in cui i capifamiglia hanno ribadito quanto chiesto la sera prima interrompendo l'assemblea consigliare: ripristino dell'acqua e assegnazione degli alloggi. «Abbiamo ricordato loro che occupano abusivamente alloggi Ater inagibili, dove non è garantita la sicurezza - hanno spiegato il sindaco Maniero e l'assessore Michele Gatti - avvertendoli che se occupano un'abitazione non possono neppure partecipare al bando per l'assegnazione di altri alloggi. Da parte loro invece c'è stato l'impegno di cercare quanto prima nuovi alloggi per permettere la ristrutturazione e messa a norma di quelli occupati».
Dopo l'interruzione forzata da parte delle famiglie che da qualche settimana occupano gli alloggi Ater chiusi per manutenzione il consiglio comunale ha approvato all'unanimità l'ordine del giorno sul progetto Terna. Un odg discusso a lungo, ma che, alla fine, ha fatto convergere le posizioni di maggioranza e opposizione su un documento che invita sindaco e giunta a chiedere alla Regione la sospensione del progetto Terna e la revisione dell'intervento per inserire l'interramento anche nelle aree non previste ora a Spinea e Mirano. «Intervento tardivo - hanno accusato i consiglieri Alessio Bonetto (Civica Noi per Mira) e Maurizio Barberini (PD) - dal momento che il procedimento degli espropri è stato avviato lo scorso agosto». Non era scontato che anche l’opposizione convergesse sulla la sospensione del progetto Terna, ma la linea ambientale ha messo tutti d’accordo anche se «i margini di trattativa restano limitati - secondo il sindaco Maniero - per la possibilità di far pesare le richieste del territorio. Faremo comunque pressioni sugli enti che possono avere influenza su Terna».
L'assemblea ha poi proceduto con l'illustrazione da parte del sindaco delle linee programmatiche criticate dall'opposizione perché farraginose e impostante su spese a breve termine.
Ieri mattina, invece, Maniero, con l'assessore Michele Gatti - insieme ai consiglieri di minoranza Maurizio Barberini, Mattia Donadel, Paolo Dorigo dello Slai Cobas, Francesco Sacco ela presidente del consiglio Serena Giuliato - hanno incontrato le famiglie di via Borromini. Un incontro durato circa 3 ore, in cui i capifamiglia hanno ribadito quanto chiesto la sera prima interrompendo l'assemblea consigliare: ripristino dell'acqua e assegnazione degli alloggi. «Abbiamo ricordato loro che occupano abusivamente alloggi Ater inagibili, dove non è garantita la sicurezza - hanno spiegato il sindaco Maniero e l'assessore Michele Gatti - avvertendoli che se occupano un'abitazione non possono neppure partecipare al bando per l'assegnazione di altri alloggi. Da parte loro invece c'è stato l'impegno di cercare quanto prima nuovi alloggi per permettere la ristrutturazione e messa a norma di quelli occupati».
I nosti Azzeccagarbugli
RispondiEliminaData: 30/11/2012 Autore: Gianluigi Dal Corso
Testata: Il Gazzettino
Accolto il ricorso: Terna rischia lo stop
Il Consiglio di Stato dà ragione al privato che si è opposto alla posa di un pilone dell’elettrodotto
Fermi tutti. Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dall'avvocato Ivone Cacciavillani per conto del suo assistito
Roberto Bano. E adesso l'inizio dei lavori per la realizzazione dell'elettrodotto Dolo-Camin potrebbe subire uno slittamento,
rispetto alla data prevista del 10 dicembre.
Il condizionale, in questa intricata vicenda di diritto amministrativo, è d'obbligo, perché la sentenza del Consiglio di Stato fa
riferimento all'articolo 55 comma 10 che recita così: "Il Tribunale amministrativo regionale, in sede cautelare, se ritiene che le
esigenze del ricorrente siano apprezzabili favorevolmente e tutelabili adeguatamente con la sollecita definizione del giudizio
nel merito, fissa con ordinanza collegiale la data di discussione del ricorso nel merito. Nello stesso senso può provvedere il
Consiglio di Stato, motivando sulle ragioni per cui ritiene di riformare l'ordinanza cautelare di primo grado; in tal caso, la
pronuncia di appello è trasmessa al Tribunale amministrativo regionale per la sollecita fissazione dell'udienza di merito".
Nessun riferimento al comma 11: "L'ordinanza con cui è disposta una misura cautelare fissa la data di discussione del ricorso
nel merito. In caso di mancata fissazione dell'udienza, il Consiglio di Stato, se conferma in appello la misura cautelare,
dispone che il tribunale amministrativo regionale provveda alla fissazione della stessa con priorità. A tal fine l'ordinanza è
trasmessa a cura della segreteria al primo giudice». Pertanto, nel documento firmato da Luigi Maruotti (presidente), Claudio
Contessa(estensore); Gabriella De Michele(consigliere); Bernhard Lageder (consigliere); Andrea Pannone (consigliere) non si
parla in alcun passaggio di sospensiva. Da tenere conto, poi, che il ricorso riguarda l'area di Villa Sagredo, dove dovrebbe
essere collocato uno dei piloni del nuovo impianto, e non tratta sull'interramento o meno dell'opera.
Sulla questione Terna preferisce per ora non prendere posizione. Chi, dopo tale ordinanza dovrà entrare nel merito è il Tar
del Lazio, che dovrà esprimersi nel merito della richiesta di sospensiva avanzata dallo stesso Bano. Ma intanto i Comitati
Ambiente e Territorio hanno depositato ieri una richiesta di sospensione dei lavori al Tar del Lazio da parte del proprio legale.
La battaglia giuridica sull'elettrodotto, quindi, non è che all'inizio.