Mercoledì 6 Marzo 2013
Il Gazzettino
AREE INQUINATE La
conferenza dei servizi a Roma ha approvato la delibera della Regione con i
nuovi confiniSin ristretto, via alla crescita
A breve il decreto
legge che consentirà di sviluppare l’economia cittadina
La Conferenza dei servizi ieri a Roma ha approvato
all’unanimità la delibera 58 del 21 gennaio scorso con la quale la Regione del
Veneto ha chiesto al Governo di ridurre drasticamente il perimetro dell’area
Sin di Venezia, cioè del Sito di interesse nazionale sul quale vigono
rigidissime regole ambientali e la competenza prioritaria del ministero
dell’Ambiente. «È un passaggio epocale, sono finalmente e per la prima volta
davvero soddisfatto» ha commentato Giovanni Artico, commissario al recupero
territoriale e ambientale che, con la collaborazione dell’assessorato comunale
all’Ambiente di Gianfranco Bettin, è riuscito ad approntare il disegno dei
nuovi confini ed ora ha bruciato le tappe con la possibilità concreta di
vederli diventare legge prima che l’attuale Governo decada. «Nel giro di dieci
o quindici giorni al massimo il ministro dell’Ambiente potrà firmare il decreto
che, con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, diventerà operativo»
anticipa ancora Artico. Visto che i tempi tecnici per la costituzione di un
nuovo Governo sono di una ventina di giorni, ammesso che riescano a formarlo,
il nuovo Sin può davvero diventare realtà, cancellando la prima perimetrazione
del Sin che risale al 2000. E, come mostra la piantina che pubblichiamo qui a
fianco, la nuova area comprenderà solo Porto Marghera. Niente più terreni
agricoli, aree urbane residenziali e commerciali, pure i canali industriali
saranno esclusi anche se i marginamenti per isolare i terreni industriali non
sono ancora finiti («le bonifiche continueranno ma passeranno in carico alla
Regione» spiega il commissario), e infine centinaia di ettari della laguna che
stanno tra il ponte della Libertà e Malamocco, e tra il canale dei Petroli e
Venezia, torneranno ad essere disponibili per la pesca.
«La riduzione del perimetro dell’area Sin è una rivoluzione pari a quella dell’Accordo sulle bonifiche firmato lo scorso 16 aprile a Venezia» aveva commentato prima di Natale l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Renato Chisso che ieri ha ribadito come «con l’accordo firmato dal ministro Clini si riducono al massimo a quattro mesi i tempi per ottenere le autorizzazioni alla bonifica, mentre con il nuovo Sin si applicano le regole, comunque severe per i procedimenti di bonifica, solo alle aree effettivamente industriali. Questo significa, in concreto, possibilità di nuovo sviluppo produttivo ed economico».
E.T.
«La riduzione del perimetro dell’area Sin è una rivoluzione pari a quella dell’Accordo sulle bonifiche firmato lo scorso 16 aprile a Venezia» aveva commentato prima di Natale l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Renato Chisso che ieri ha ribadito come «con l’accordo firmato dal ministro Clini si riducono al massimo a quattro mesi i tempi per ottenere le autorizzazioni alla bonifica, mentre con il nuovo Sin si applicano le regole, comunque severe per i procedimenti di bonifica, solo alle aree effettivamente industriali. Questo significa, in concreto, possibilità di nuovo sviluppo produttivo ed economico».
E.T.
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