dicono in giro per Mira... la grillina.
Mercoledì 27 Febbraio
2013
La Nuova Venezia
«Basta con questa sinistra Beppe farà la rivoluzione»
Nella ex Stalingrado
del Veneto, la rabbia e la delusione di chi votata il Pci Ma la gente approva:
«Sono bravi ragazzi e peggio non possono fare»
MIRA Dietro allo scheletro industriale della Mira Lanza,
oggi di proprietà di una multinazionale, il Bar Alla Pesa è il crocevia dei
lavoratori e dei pensionati di Mira. A due passi c’è quella villa dei Leoni che
ha visto nascere il fenomeno teatrale di Marco Paolini. Ma qui, ora, è meglio
non parlare di sinistra: «A me la Cgil ha fatto perdere 25 milioni di vecchie
lire quando sono andato in pensione» mastica amaro l’ex comunista Enzo
Gottardo, che vendeva macchine per Fassina a Marghera: «Adesso basta, non ne
voglio più sapere della sinistra e capisco Grillo. Da come si presenta mi pare
abbia buone idee: speriamo non faccia come la Lega. Ma per adesso lo vedo
bene». «Mi sembra che il segnale sia netto: la gente ne ha i maroni pieni della
politica, della destra come della sinistra – osserva l’esercente Denis Penzo –.
Questi politici ci hanno portato al disastro, non ho mai visto una crisi come
questa. E allora proviamo a cambiare davvero e a rimettere in moto questo
paese. Con Grillo? Sì, con Grillo». «La crisi è terribile, si tornerà a rubare
le galline nei pollai e la verdura negli orti» pronostica Franco, seduto allo
stesso bar. Poco lontano, davanti al municipio grillino, all’Eros Bar nutrono
lo stesso benevolo atteggiamento: «Il merito di Grillo è quello di fare un po’
di pulizia - spiega il proprietario dell’esercizio –. Mio padre era partigiano,
ho votato a sinistra e poi ho scelto la Lega. Ma adesso vedo questi ragazzi e
mi sembrano puliti ed entusiasti. Li vedo lavorare fino a tardi, mi sembrano
brave persone e soprattutto giovani con voglia di fare». Pietro Rossi è
pensionato e ha due figli che han votato per il Movimento 5 stelle:«Come dare
loro torto? Servono facce nuove e questa sembra una rivoluzione. La politica è
uno schifo e i politici hanno rubato abbastanza. Per chi ho votato? No, io non
voto da dieci anni, mi dispiace. Ma ho fiducia che ora qualcosa cambi». Il
sindaco, il giovanissimo Alvise Maniero, reduce da una violentissima polemica
per il siluramento annunciato di un’assessora incinta, non perde la calma: «Noi
primo partito? Noi non siamo un partito, siamo una forza politica. Queste
elezioni danno un segnale molto importante, che speriamo siamo colto nel verso
giusto. Noi abbiamo innescato un processo partecipativo diverso, usando la
rete, che speriamo sia copiato anche da altri». L’indulgenza con cui è visto il
Movimento 5 stelle dalla gente è compensata dalla grande diffidenza del
«sistema». Ma i grillini hanno deciso di imporre anche una nuova agenda nella
comunicazione: utilizzo spinto della rete ed interventi diretti. «Dai primi
segnali non c’è alcun dubbio che abbiamo imposto un’agenda dei temi – aggiunge
il senatore grillino Enrico Cappelletti –. Non so ancora che cosa faremo,
dovremo parlarne. Ma a livello parlamentare ci impegneremo su alcuni temi che
ci stanno a cuore. Faremo ogni giorno un’informazione in rete con le nostre
idee e i nostri lavori, stiamo ragionando per costruire un modello di
informazione diverso, nuovo e più diretto». Per dirla con Gianroberto
Casaleggio, il loro guru: «TI mando il link». (d.f.)
Nessun commento:
Posta un commento