domenica 24 febbraio 2013

Mira, un consiglio nella tempesta

Sabato 23 Febbraio 2013
La Nuova Venezia
«Se non si può parlare usciremo sempre»
Mira, le opposizioni polemiche per il divieto a discutere in Consiglio il caso degli assessori cacciati

MIRA «Siamo pronti ad abbandonare l’aula ogni volta se l’atteggiamento del sindaco Alvise Maniero e della giunta grillina sarà quello tenuto nel corso dell’ultimo Consiglio comunale. Chiediamo con forza che il Prefetto verifichi la posizione della presidente del Consiglio comunale Serena Giuliato , che continua a tenere comportamenti assolutamente anomali ed anti democratici». A dirlo il giorno dopo l’Aventino mirese da parte delle opposizioni di Pd e Pdl è l’ex presidente del consiglio comunale Fabio Zaccarin. La bufera è scoppiata per il rifiuto del primo cittadino e della presidente del consiglio di discutere del caso dell'assessore all'Ambiente e allo Sport Roberta Agnoletto che, secondo la diretta interessata, è stata liquidata dal sindaco del monocolore grillino, solo perché incinta. Nei giorni scorsi Maniero ha liquidato oltre alla Agnoletto altri due assessori: Orietta Vanin (Pubblica istruzione e Pari opportunità) per aver espresso solidarietà a Roberta Agnoletto, e Michele Gatti (Bilancio e Personale) per le critiche al sindaco. Il sindaco aveva promesso che sarebbero stati sostituiti prima delle elezioni politiche ma la decisione slitterà a dopo lunedì. «Il sindaco Alvise Maniero e la presidente del consiglio comunale Serena Giuliato», spiega Zaccarin, «hanno perso il senso della realtà. Dopo un fatto del genere che ha lanciato Mira nel discredito, ai vertici della cronaca dei mezzi di informazione nazionali, non si è voluto discutere nemmeno un secondo dell’accaduto. Un atteggiamento agghiacciante che dimostra quanto in fatto di democrazia partecipata ci sia un abisso fra le enunciazioni teoriche dei grillini e i loro comportamenti pratici. I consiglieri grillini di maggioranza, che abitano per la maggior parte fuori comune, non intervengono mai su nulla, a parte la volta in cui si discuteva di cancellare il gettone di presenza. In quella occasione sono intervenuti tutti a difendere i soldi che percepiscono». Zaccarin e il Pd sono pronti “a portare in piazza la gente contro una gestione del Comune dal sapore dittatoriale». Sulla questione interviene anche il Pd Maurizio Barberini: «Dopo che abbiamo abbandonato l’aula, la fidanzata del sindaco Elisa Boscaro, anche lei consigliere grillina, ha detto che alcuni piani norma sono passati perché avvallati da giunte e sindaci precedenti. Ad avvallarli sono stati i Consigli comunali. Non sanno nemmeno come funziona il Comune». (a.ab.)

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