La Nuova Venezia
Boom della raccolta differenziataMartellago e Salzano hanno superato quota 70%, la media del Miranese è 66%
MIRANO Aumenta la raccolta differenziata nel Miranese. Bel
balzo in avanti lo scorso anno per i sette Comuni del comprensorio, che hanno
migliorato i dati del 2011, con la prospettiva, per l’anno in corso, di
riuscire a fare ancora meglio. Vuoi per il cambio di conferimento a calotta,
che da qualche parte si sta ancora attuando, vuoi perché i cittadini riescono a
gettare meglio la spazzatura, nel 2012 ci sono stati degli ottimi picchi. In
due casi, vedi Martellago e Salzano, si è addirittura superata quota 70%; ma se
per la seconda non è una novità perché da tempo è su questi parametri grazie al
“porta a porta” (unica del comprensorio a farlo), per la prima si tratta di un
bel balzo in avanti, complice il sistema attivo in tutto il territorio. La
media del Miranese è passata dal 58,06 registrata nel 2011 al 66,35 dello
scorso anno, con un balzo in avanti di 8,29 punti percentuali. Nel 2012, due
Comuni, Martellago e Salzano, hanno superato il 70%, mentre altri tre sono
sopra il 65 per cento, ovvero Scorzè (65%), Spinea (67,10) e Santa Maria di
Sala (69,34). Due, Mirano e Noale, hanno chiuso con almeno il 55%,
rispettivamente al 59 e al 56%. Il sistema a calotta, con tanto di chiavetta
elettronica per aprirla, ha fatto fare il salto di qualità sulla raccolta
differenziata. Seppur con tempi diversi, tutti i Comuni si stanno adeguando a
questo nuovo metodo, in accordo con Veritas. L’unica a continuare con il “porta
a porta” resta Salzano. Gli altri, invece, negli ultimi mesi hanno
rivoluzionato tutto, seppur un po’ alla volta. Ecco allora che Santa Maria di
Sala, fino a poco tempo una delle peggiori dell’intera area, ora si è assestata
su alti numeri. Basti pensare che nel primo semestre del 2009 nel Salese si
raccoglieva il 42,8% di spazzatura, negli ultimi sei mesi dello scorso anno, il
dato è cresciuto fino al 71,6. Insomma, un balzo quasi di 30 punti percentuali.
Indietro sono Mirano e Noale ma si sono adeguate tra le ultime alla novità. A
Mirano, nell’ultima parte dell’anno è diventato operativo il secondo lotto del
progetto a calotta, mentre il primo era partito nel 2011 lungo tutto il
perimetro del Comune che confina a Est con Mira, a Sud con Pianiga e a Ovest
con Santa Maria di Sala, toccando i paesi di Scaltenigo, Ballò e Vetrego. Non a
caso, già a gennaio 2013 si è già arrivati al 64%. Noale, invece, ha iniziato
solo pochi giorni fa con le frazioni, per completare l’operazione in tutto il
territorio entro fine 2013.(a.rag.)
SCORZE’
Con la differenziata cala la tassa asporto
D. SCORA
Diminuisce per la prima volta a
Scorzè il costo della raccolta dei rifiuti. Nell'imminenza dell'entrata in
vigore della Tares, la nuova imposta sull'immondizia, ennesimo salasso per le
famiglie in questo 2013, il Comune può annunciare una diminuzione dei costi del
3,64%. Merito soprattutto dell'introduzione del sistema di raccolta a calotta:
per la prima volta dagli ultimi 30 anni il piano finanziario della raccolta rifiuti
verrà ritoccato sì, ma al ribasso. Nel 2012 la somma pagata dal Comune di
Scorzè a Veritas è stata di 2.169.781 euro, mentre per il 2013 l'importo sarà
pari a 2.090.699 euro, con un risparmio di 79.082 euro. Già nel 2012 Scorzè era
il comune che pagava in quota pro-capite meno di tutti gli altri comuni della
provincia, con circa 113 euro per abitante. Con la nuova diminuzione si conferma
dunque la controtendenza rispetto alla maggior parte degli altri municipi. «In
un periodo di crisi economica e aumento di costi per le famiglie è un risultato
importante », afferma il sindaco Giovanni Battista Mestriner, «frutto della
sensibilizzazione ambientale dei cittadini e I cassonetti a calotta dell'efficienza
della raccolta. La diminuzione
del piano finanziario sarà ora
indirizzata soprattutto alle
famiglie, per sgravare ancor più
in termini percentuali la
bolletta». Un dato ancor più
incoraggiante per Scorzè, se si
pensa che il traguardo è stato
raggiunto solo con il
completamento del primo e
secondo lotto della raccolta a
calotta, che ha prodotto dalle 50 alle 60 tonnellate in meno al mese di rifiuto secco, ovvero più di mille tonnellate in meno all'anno. Un risultato che potrà essere migliorato con l'estensione del sistema a tutto il centro.
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