martedì 19 febbraio 2013

grossi guai col personale comunale

anche questa una bieca macchinazione delle opposizioni?

Martedì 19 Febbraio 2013
Il Gazzettino
MIRA
Dipendenti comunali in stato di agitazione
I dipendenti comunali di Mira proclamano lo stato di agitazione: «Mancano proposte concrete da parte dell'amministrazione comunale di Mira che decide unilateralmente sul Contratto Collettivo Decentrato Integrativo (C.C.D.I) relativo alla distribuzione del Fondo della Produttività collettiva». Questo quanto ribadito ieri dai responsabili di Cgil-Fp, Cisl-Fp, Uil-Fpl e dalle Rus che hanno proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti comunali rimanendo comunque a disposizione per un confronto con il sindaco per evitare ulteriori disagi alla cittadinanza. Lo stato di agitazione è stato proclamato dopo un paio di incontri tra le segreterie provinciali del sindacato ed il sindaco stesso per discutere della gestione e distribuzione del fondo di produttività previsto dal contratto integrativo. «Il Comune di Mira ha condotto male il tavolo negoziale - spiegano i rappresentanti sindacali - e per questo condividiamo la decisione di interrompere la trattativa già a novembre del 2012». I rappresentanti sindacali dei dipendenti hanno quindi invitato l'amministrazione comunale ed il sindaco a «rivedere la proposta di Contratto presentata e le scelte unilaterali e, nel contempo, ad essere più rispettosa delle richieste che la parte Sindacale presenta». (l.gia.)
 
Martedì 19 Febbraio 2013
La Nuova Venezia
Mira, trattativa rotta Dipendenti comunali verso lo sciopero
MIRA I dipendenti del Comune di Mira rompono le trattative con l’amministrazione grillina e proclamano lo stato di agitazione. A breve potrebbero arrivare forme di lotta come lo sciopero o il blocco degli straordinari. Le Rsu e le rappresentanze della Funzione pubblica di Cgil Cisl e Uil ribadiscono che gli impegni assunti dal sindaco Alvise Maniero sulla questione del fondo risorse decentrate nell’incontro del 15 gennaio scorso non sono state rispettate. C’è stata la mancata convocazione del tavolo per la contrattazione della parte economica che doveva avvenire entro gennaio 2013. Sono state fatte scelte unilaterali da parte della giunta. «Perdurano», continuano i sindacati, «da una parte dell’amministrazione comunale atteggiamenti che impediscono corrette relazioni con le parti sindacali delegittimando con l’assunzione di atti unilaterali gli strumenti riconosciuti ai lavoratori per la tutela dei propri diritti. Si pregiudica così la possibilità futura di confronto costruttivo sui temi di comune interesse». Chiara la presa di posizione dei lavoratori dell’ente locale che si sono riuniti in assemblea nei giorni scorsi. «Puntiamo», spiegano le Rsu, «ad attuare ulteriori e più incisive forme di mobilitazione qualora il Comune confermasse la volontà di procedere sulla linea tracciata in occasione dell’ultima trattativa. Speriamo che il Comune di Mira voglia evitare disagi alla cittadinanza riallacciando il dialogo». In Comune lavorano circa 150 dipendenti, hanno votato in assemblea a favore dello stato di agitazione 78 dipendenti, tre i contrari, uno astenuto. L’assessore al Personale Michele Gatti dice «di essere disposto a riprendere la trattativa con i sindacati e i lavoratori».(a.ab.)

Martedì 19 Febbraio 2013
Corriere del Veneto
Sindacati contro il primo cittadino di Mira sulla riorganizzazione interna
Nuova grana per il grillino Maniero. I dipendenti comunali lo contestano
Monica Zicchiero
MIRA — Dopo i malesseri in giunta e il rimpasto di tre assessori, il sindaco Cinque Stelle di Mira Alvise Maniero deve farei conti anche con la rivolta dei dipendenti. Ieri Cgil, Cis, Uil e la Rsu hanno infatti inviato al Prefetto la proclamazione dello stato di agitazione e per giovedì, in Consiglio Comunale, è previsto un presidio di protesta.
Il punto è che è da novembre il tavolo delle trattative su contratto integrativo e riorganizzazione della macchina comunale non viene convocato, dopo le ultime dimissioni dall'ufficio tecnico sono rimasti in carica solo due dirigenti, e perfino il segretario generale Giorgio Piras andrà via a fine mese, visto che Spinea ha rotto la convenzione e non vuole più condividerlo con Mira. «Ho cercato di parlare con Alvise del problema, ma non c'è stato dialogo. E visto che Piras finiva per accollarsi anche il lavoro dei dirigenti di Mira che mancano in pianta organica, iniziava a diventare un problema per Spinea - spiega il sindaco Silvano Checchin - perciò ho rotto la convenzione». Senza segretario nè dirigente, non c'è nessuno che vada in trattativa col personale. «C'ero io a trattare ma il tavolo era stato interrotto in attesa di proposte concrete di riorganizzazione che però non sono arrivate», spiega l'assessore al Personale Michele Gatti, uno dei tre (con le collega Roberta Agnoletto, all'ottavo mese di gravidanza, e Orietta Vanin) che il sindaco intende sostituire con persone che seguano i referati a tempo pieno. Così Maniero, rimasto senza dirigenti, ha conferito la posizione organizzativa (sorta di incarico per funzionari di gradio medio alto) ad alcuni dipendenti per far fronte all'emergenza. «A mali estremi, estremi rimedi - continua Gatti - bisogna garantire l'operatività del Comune». I sindacati sono insorti: «Prima di pensare alle nomine, bisognava ripensare l'organizzazione della macchina comunale - sbottano i sindacalisti - Da Mira vanno via i dirigenti, tra un po' scapperanno anche i dipendenti». Il motivo? Langue anche l'integrativo.



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