sabato 2 febbraio 2013

SI DIMETTE BONETTO

Ieri sera il nostro consigliere Alessio Bonetto, ha annunciato l'intenzione di rassegnare le sue dimissioni dal consiglio comunale, per rilanciare il collettivo del movimento, ma sopratutto per denunciare lo stato di inerzia e mancanza di dibattito in seno al Consiglio, alla pagina del gruppo consiliare, troverete il testo dell'intervento in cui formalizza le sue intenzioni, letto alla fine del consiglio del 1° febbraio.

così sulla stampa

Sabato 2 Febbraio 2013

Il Gazzettino

Bonetto si dimette, riecco Marcato

Colpo di scena durante il consiglio comunale di ieri, il capolista della civica "Noi per Mira" lascia

Luisa Giantin

«Sono stanco di essere un ingombrante soprammobile in consiglio comunale: mi dimetto». Colpo di scena ieri sera nel corso dell'assemblea consiliare a Mira con l'annuncio delle dimissioni di Alessio Bonetto capogruppo ed unico esponente della lista civica all'opposizione "Noi per Mira". Dopo un passato da consigliere comunale nelle fila dei Socialisti Riformisti Bonetto, 33 anni, lo scorso maggio era stato il candidato sindaco della civica "Noi per Mira" sostenuta anche dall'ex sindaco Roberto Marcato, che probabilmente gli succederà nella poltrona di consigliere essendo il primo dei non eletti nella civica. Marcato è stato sindaco dal 2002 al 2007 e quando il Pd gli negò la ricandidatura, si era presentato ugualmente rompendo di fatto la sinistra. Rottura che non si è più sanata.
«L'esperienza di "Noi per Mira" è stata bella e spero che le mie dimissioni - ha dichiarato Bonetto - diano nuovo slancio al collettivo perché una città va governata da chi la città la vive e la conosce». Nel suo lungo intervento Bonetto ha spiegato di aver l'impressione che la sua «funzione, è la stessa di un ingombrante sopramobile, non tanto per la forza dei numeri, ma per la capacità di incidere sugli indirizzi di questa Amministrazione». Duro e critico il giudizio di Bonetto sull'attuale assemblea consiliare. «Credo che a Mira serva un governo condiviso, dove le diversità non si perdano, ma trovino una sintesi positiva - ha affermato Bonetto. - Questo Consiglio è ancora, e di più, un luogo di ratifica di decisioni (quando ce ne sono) sorte altrove (dove non si sa), di scarsa capacità operativa, gestito spesso con noncuranza, appiattito sulla giunta, incapace di dibattito e di sintesi». Bonetto si dichiara quindi fuori dalle «aprioristiche certezze della maggioranza» e dalle «strumentali guerriglie d'opposizione». «Sembra che a Mira tutto sia cambiato - ha commentato Bonetto con una stilettata al Movimento 5 Stelle - a me a volte pare siano cambiati i suonatori e gli arrangiamenti, ma che il repertorio rischi di essere sempre lo stesso. Lascio questo Consiglio, ma non la mia Città. Torno ad essere sì un privato cittadino, ma non per questo meno attento e presente e soprattutto disponibile al dialogo, quello vero».

 

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