venerdì 15 febbraio 2013

Lunghi coltelli e cortocircuiti a Mira.

"Un'amministrazione nel caos", quanto mai profetico il nostro capogruppo, nel suo ultimo discorso...

Mira, amministrazione a 5stelle: un cerchio magico che decide tutto senza consultarsi con nessuno

 
Corriere del Veneto 15/02/2013
Monica Zicchiero
Grillina incinta licenziata Il sindaco non arretra
I militanti lo sostengono altri due assessori a rischio
MIRA - Il sindaco Cinque Stelle di Mira Alvise Maniero non torna indietro: le deleghe di Sport e Ambiente saranno ritirate all’assessore in gravidanza Roberta Agnoletto e in futuro anche ad altri due componenti di giunta part-time, Michele Gatti (Bilancio), e Orietta Vanin (Istruzione), sostituiti da militanti in grado di assicurare una dedizione sette giorni su sette. L’unico a mantenere un incarico non a tempo pieno sarà Luciano Claut (Urbanistica).

«Ma attenzione: non ho licenziato nessuno. Stiamo ancora parlando di questa riorganizzazione e non ho ritirato alcuna delega», scandisce Maniero, confermando tuttavia che da qui a un mese mezza giunta sarà azzerata e il rimpasto riguarderà Scuola, Pari Opportunità, Sport, Ambiente, Bilancio, Tributi e Polizia Locale «per garantire un miglioramento della nostra azione amministrativa in risposta alle attese dei cittadini: siamo qui per servire il popolo».

Tra il sindaco e la Agnoletto è sceso il gelo. Lei ha accusato la giunta di averla estromessa a causa della maternità e ha chiesto pubbliche scuse, Maniero non si scusa e ribadisce che «la gravidanza non c’entra: abbiamo bisogno di assessori che siano più presenti». «Il Movimento 5 Stelle pensa che la maternità deve essere garantita - mette in chiaro Elisa Boscaro, consigliere comunale e fidanzata del sindaco - Posto che nel caso di Roberta la maternità non c’entra col rimpasto, quello di assessore però non è un posto di lavoro, è un incarico pubblico con responsabilità che coinvolgono l’intera comunità. Roberta voleva lavorare fino a una settimana prima del parto e riprendere subito dopo. Io? Avrei cercato un accordo per garantire sia la serenità familiare sia la presenza nell’ente, magari accettando di dare i miei incarichi ad altri e di prenderne di più leggeri».

La maternità per il movimento non si tocca dice la candidata alla Camera Arianna Spessotto: «Siamo uno dei paesi con natalità più bassa e il movimento favorisce le coppie che vogliono avere bambini. E invece ti fanno un sacco di difficoltà a darti un lavoro, se sei donna», sbotta. Disoccupata, sa di cosa parla. «Tre anni fa mi hanno fatto firmare dimissioni in bianco per un lavoro stagionale al mare. Tutto questo non deve esistere, è Medioevo. E le pare che 5 Stelle a Mira sia nel Medioevo? I motivi sono altri».

«E’ talmente inverosimile che uno di 27 anni mandi a casa un’assessora in gravidanza che non è commentabile: mai successo nella storia, supera la realtà», allarga le braccia l’ex sindaco Roberto Marcato alla vigilia del suo ritorno in Consiglio (con Noi per Mira) dopo le dimissioni di Alessio Bonetto. «Voglio pensare che sotto ci siano problemi politici che stanno emergendo».

E infatti la Agnoletto aveva parlato di «un cerchio magico che a Mira decide tutto senza consultarsi con nessuno: Maniero, la presidente del consiglio Serena Giuliato e Claut».

Fuori dal cerchio sarebbero Agnoletto, Vanin e Gatti, quest’ultimo tra i pochi miresi doc. «Peccato, però, che i due assessori tagliati siano proprio quelli che in questi giorni si sono dimostrati più critici sulla gestione del caso Agnoletto» nota Sebastiano Bonzio, annunciando per oggi alle 10 un sit in di protesta di Rivoluzione Civile davanti al Municipio per chiedere le dimissioni di Maniero.

Venerdì 15 Febbraio 2013
Il Gazzettino
Terremoto a Mira Con l’assessora incinta saltano altre due teste
Via Gatti e Vanin che apprendono la notizia da terzi. Il sindaco Maniero: «Servono persone a tempo pieno» Luisa Giantin
Rivoluzione nella giunta grillina a Mira. «Entro due settimane intendo rivedere le deleghe agli assessori, tra questi ci sono quelle degli assessori Michele Gatti e Orietta Vanin. Abbiamo bisogno di persone che lavorino a tempo pieno e non part time. Tra i papabili c’è anche una donna». Queste le parole del sindaco di Mira Alvise Maniero, letteralmente assediato ieri mattina dai media, interessati a capire meglio la vicenda dell’assessore Roberta Agnoletto, che con una lettera inviata alla giunta e a 150 dipendenti comunali ha accusato sindaco e presidente del consiglio Serena Giuliato di volerla privare delle deleghe perché incinta.
Questa mattina Rivoluzione Civile ha organizzato un sit in di protesta alle 10 di fronte al municipio di chidere le dimissioni di Maniero. «Tutta questa attenzione è buffa e guarda caso a pochi giorni dalle elezioni - commenta quasi divertito Maniero - La realtà è diversa. Per garantire un miglioramento della nostra azione amministrativa, in risposta alle attese dei cittadini, abbiamo bisogno di assessori a tempo pieno mentre abbiamo assessori con carichi di lavoro troppo pesanti».
La giunta, scelta da Maniero otto mesi fa secondo due criteri fondamentali, fiducia e competenza, è composta da sei persone, quattro part time - Roberta Agnoletto avvocato, Michele Gatti poliziotto, Orietta Vanin insegnante, Luciano Claut architetto - e gli altri due full time, Nicola Crivellato neo laureato e l’ultima arrivata Francesca Spolaor, psicologa. «Il miglioramento - ha dichiarato Maniero - non può prescindere da una maggior presenza nell’attività quotidiana e il tema sul quale avevamo iniziato a fare delle valutazioni era proprio quello dell’Ambiente, la delega della Agnoletto, che è presente in Comune due giorni e mezzo la settimana».
I nomi e le deleghe da rivedere sono quelle, oltre la Agnoletto, della Vanin, assessore alle Politiche educative e pari Opportunità, che ha preso posizione solidarizzando con la collega incinta e l’assessore a Protezione civile e Bilancio Gatti. La presidente del Consiglio Giuliato conferma. «Non capisco - afferma - la Agnoletto vuole sfruttare il fatto che è incinta ma di revisione delle deleghe se ne parla da tempo, forse il sindaco ha aspettato troppo».
Coinvolti loro malgrado nella vicenda gli assessori Gatti e Vanin però cadono dalle nuvole. «Ho dato la mia disponibilità a rivedere le mie deleghe - precisa Gatti - perché più di così non posso fare. Se la maggioranza del M5S ritiene che non ha più bisogno di me, ne prendo atto. Spero che i cittadini abbiano apprezzato il mio lavoro e il mio impegno». Su facebook appare un post del consigliere comunale Michele Pieran «Gatti se n’è andato». «Lo apprendo adesso dallo stesso Pieran» è il commento immediato di Gatti. Sulla stessa linea l’assessore Vanin. «Prendo atto in questo momento che è intenzione del sindaco rivedere le mie deleghe - commenta - La questione non era mai stata posta in questi termini ma poiché sono stata nominata, e non eletta, prendo atto della decisione. Certo è che in una valutazione corretta la qualità del lavoro non è legata alla quantità. Spero che i cittadini di Mira abbiano apprezzato l’impegno, l’onestà e la passione che ho messo».

Giovedì 14 Febbraio 2013

l Gazzettino
MIRA La decisione le è stata comunicata da Serena Giuliato. «Ma Roberta sta strumentalizzando la situazione»
Assessore incinta, ritirate le deleghe
La Agnoletto: «Non mi faccio da parte». Il sindaco: «Nessuna discriminazione, siamo tutti sotto esame»
Luisa Giantin
Con il neo sindaco Alvise Maniero il Comune di Mira torna alla ribalta delle cronache nazionali: con la sua intenzione di togliere le deleghe all’assessore Roberta Agnoletto incinta. Non si può certo dire che il sindaco ventisettenne passi inosservato, dopo la clamorosa vittoria dei «grillini» alle ultime amministrative di Mira ecco nuovamente Maniero sui primi titoli di tv e giornali per la sua scelta, comunicata "meglio" però dalla presidente del consiglio Serena Giuliato di togliere le deleghe all’assessore alla Politiche ambientali e allo Sport Agnoletto, in dolce attesa di una bambina.
Lo ha comunicato, dopo averci riflettuto una decina di giorni, la stessa assessora, esprimendo tutta delusione ma anche la fermezza a non mollare e a non dimettersi nonostante l’approssimarsi del parto. «Ho suggerito un migliore modello organizzativo per svolgere il nostro lavoro assieme a tutti voi dipendenti - ha sottolineato l’assessore Agnoletto – Con stupore ho, tuttavia, registrato la ferma intenzione della maggior parte dei miei colleghi di procedere alla mia sostituzione anziché cercare altre soluzioni. Solo alcuni di loro, ed il particolare l’assessora Orietta Vanin, hanno manifestato apertamente contrarietà a tale sostituzione, sia nella forma che nella sostanza. E ciò che è peggio vi è stato il tentativo di motivare la mia sostituzione con pretesti assurdi e infondati, primo fra tutti la poca presenza presso l’Ente e la scarsa attività della sottoscritta nonché una cattiva distribuzione dei referati».
Resta il fatto che una decina di giorni fa il sindaco accenna al rimpasto delle deleghe alla Agnoletto quasi di corsa e tocca alla presidente Giuliato entrare nel fondo della questione. «C’è molto lavoro da fare in Comune - ha spiegato la Giuliato ieri - ed è importante essere presenti. Stiamo pensando ad un rimpasto di giunta anche per altri referati che hanno difficoltà a gestire le varie competenze. La Agnoletto sta strumentalizzando la vicenda perché è incinta e le fa comodo ma lei è part time come assessore ed è stata lei stessa a rinunciare ad una ulteriore delega, il Personale, quando le è stata offerta. Comunque è vero, io ho parlato con lei della vicenda continuando però una discussione che il sindaco le aveva accennato. È il sindaco l’unico che può assegnare e togliere le deleghe, solo lui».
Il sindaco ieri ha affidato a internet il suo pensiero. «Nessuna discriminazione - ha dichiarato Maniero - Per fortuna/purtroppo, a volte i soli titoli e le competenze pregresse non garantiscono l’efficacia nell’operato. Questa considerazione e gli obiettivi ambiziosi, ci chiedono di analizzare continuamente l’attività dei vari assessori, ed eventualmente di porre in atto dei correttivi: la giunta lavora e si articola per i cittadini, non per sè stessa». Di fatto però il rapporto è incrinato e nonostante il battage mediatico sarà difficile che Maniero non prosegua nel suo intento. «Del problema di ottimizzare il lavoro della giunta se n’è parlato tra maggioranza e giunta ma loro sono il braccio operativo e non sapevo avessero deciso - commenta il capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio comunale a Mira. - Ogni assessore deve poter svolgere il proprio lavoro al meglio e sappiamo che anche altri assessori come Gatti e Vanin sono in difficoltà a gestire i carichi di incombenze. Comunque la Agnoletto ha inviato quella mail al personale del Comune tagliando fuori la maggioranza del M5S, alla faccia della condivisione. Così è venuto meno il rapporto di fiducia».

I COMMENTI
Dal Pd al Pdl, tutti contro la Giunta
«Questo è un ritorno al Medioevo»
MIRA - La comunicazione dell’intenzione di togliere le deleghe all’assessore Agnoletto si diffonde rapidamente a Mira, e i commenti soprattutto da parte delle opposizioni non risparmiano il sindaco "grillino". «Se fosse così - commenta il consigliere del Pd Fabio Zaccarin - saremmo di fronte ad una aberrazione, una sorta di ritorno al medioevo per quanto riguarda il modo di considerare il ruolo della donna nella società e nella politica da parte di questa strana amministrazione».
Se in questi otto mesi l’assessore Agnoletto si era distinta perché sostenitrice di una raccolta differenziata porta a porta diversa rispetto a quella avviata da Veritas in questi anni, prestando le propria competenza giuridica nelle annose vicende delle discariche di via Teramo e delle ceneri di Pirite in via Bastiette, ora viene difesa a spada tratta dalle opposizioni. «È vergognoso - incalza il consigliere Paolino D’Anna del Pdl - che il Movimento 5 Stelle a Mira voglia costringere una donna, professionista competente e seria, a rinunciare al proprio incarico e alla propria carriera perché "colpevole" di diventare madre».
Lapidario anche il capogruppo di Noi per Mira, dimissionario, Alessio Bonetto. «Quando accaduto alla Agnoletto conferma le mie parole. Quando un fare settario si unisce a insipienza e, a questo punto, a scarse doti umane, questi sono gli amari frutti. Mi spiace per l’Agnoletto, di cui ho sempre apprezzato schiettezza e competenza, quest’amministrazione perde uno dei suoi (pochi) pezzi buoni». Ferma condanna alle scelte del sindaco è arrivata anche da Paolo Della Rocca di Sel e de Daniele Caccin di Rivoluzione civile. «Diranno che non è vero, magari le faranno ritrattare le dichiarazioni o peggio ancora diranno che la gravidanza le sta creando turbe psicologiche - è il commento del segretario del Pd di Mira Cristian Rosteghin - purtroppo ci possiamo aspettare di tutto. La verità è però un’altra: l’assessore di un Comune della Repubblica italiana per il tramite del Presidente del Consiglio comunale, su mandato del sindaco Maniero, viene allontanata dal suo impegno amministrativo a causa della sua gravidanza. Se entrassimo nel merito dell’attività amministrativa e politica dell’assessora Agnoletto avremmo, come Pd di Mira, molteplici rilievi da sollevare, ma mai e poi mai potremmo anche solo pensare a una assessora in dolce attesa come ad un problema da eliminare».(l.gia.)

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