lunedì 18 febbraio 2013

a tutela del Consiglio! a tutela della città!

Il Consiglio comunale è il luogo dove la città dibatte, con limpidezza e dove si dovrebbe fare un confornto costruttivo, chi lo presiede dovrebbe capirlo.... o no?

Sabato 16 Febbraio 2013
Il Gazzettino
«Giuliato inadeguata, toglietele l’incarico»

Mira. Mozione di sfiducia dei consiglieri dell’opposizione contro la presidente del Consiglio

Luisa Giantin

«La Presidente del consiglio comunale Serena Giuliato è inadeguata al ruolo che ricopre, priva di quell'imparzialità e autonomia che il suo ruolo chiede». A scriverlo nero su bianco sono i consiglieri comunali all'opposizione del Pd (Renato Martin, Fabio Zaccarin, Maurizio Barberini, Gabriele Bolzoni e Vilma Minotto, Francesco Sacco); il capogruppo del Pdl Paolino D'Anna e il capogruppo dimissionario di Noi per Mira Alessio Bonetto, ossia un quinto dei componenti del consiglio, che ieri mattina hanno protocollato la mozione di sfiducia alla presidente del Consiglio con richiesta di revoca dell'incarico. A rafforzare la posizione dell’opposizione anche i segretari comunali del Pdl Iacopo Carraro e del Pd Cristian Rosteghin. «La vicenda dell'assessore incinta Roberta Agnoletto, verso la quale la presidente Giuliato si è fatta portavoce delle intenzioni del sindaco Maniero di revocarle le deleghe - spiegano i consiglieri all'opposizione - conferma e rafforza lanostra idea. In realtà l'inadeguatezza della Giuliato e la sua mancanza di imparzialità erano evidenti già prima». La legge attribuisce al Presidente del Consiglio Comunale un «ruolo di garanzia» delle prerogative del Consiglio quale organo di «indirizzo e controllo» sull'operato del Sindaco e della Giunta. Ma per i consiglieri la Giuliato non è all'altezza del ruolo e nella mozione citano episodi e circostanze avvenuti negli otto mesi di amministrazione. «La Giuliato - accusano Pd e Pdl nella mozione - ha dimostrato in maniera ripetuta, sistematica ed inequivocabile, dal momento della sua elezione ad oggi, di essere del tutto inadatta al ruolo di Presidente del Consiglio, in quanto. Non riesce ad esercitare con padronanza ed equilibrio l'incarico per garantire il regolare ed efficace funzionamento dei lavori dell'organo che presiede». In particolare i consiglieri citano due episodi «esemplari», le assemblee consiliari del 15 ottobre 2012 e del 9 gennaio interrotte ripetutamente dalle proteste di un gruppo cittadini. La Giuliato è del tutto priva dell'imparzialità e dell'indispensabile autonomia dal M5S, dal Sindaco e Giunta che il ruolo del Consiglio richiede - incalzano i consiglieri all'opposizione - e per questo chiediamo che le venga revocato l'incarico e che si provveda alla nomina di un altro presidente del Consiglio".

chi è che diceva ME NE FREGO!?

Sabato 16 Febbraio 2013
Corriere del Veneto
Assessore incinta cacciata Grillo benedice Maniero «Vai avanti e fregatene»
A Mira sit in, proteste e mozioni di sfiducia
Monica Zicchiero
MIRA (Venezia) - Alla fine è stato Beppe Grillo a prendere in mano le redini. Con due telefonate e un paio di consigli ben assestati ha rassicurato la maggioranza 5 Stelle di Mira, bersagliata dopo il «licenziamento» deciso dal sindaco Alvise Maniero dell'assessore all'Ambiente in gravidanza Roberta Agnoletto. «Andate avanti facendo ciò che ritenete sia giusto - ha detto l'altra sera in teleconferenza alla riunione di maggioranza - E fregatevene di quello che scrivono i giornali». E infatti il giorno dopo in Municipio c'è l'atmosfera di una bufera già dimenticata: corridoi deserti, il sindaco assente per motivi personali, nessun assessore in ufficio eccetto il vicesindaco Nicola Crivellaro.
La scarsa presenza fisica negli uffici è il motivo ufficiale del rimpasto, ripete da giorni il Movimento, e della sostituzione di tre dei quattro assessori part time: Roberta Agnoletto, Michele Gatti (Bilancio) e Orietta Vanin (Istruzione). In Municipio non si muove foglia, sembrerebbe tutto dimenticato. Ma poi al protocollo arriva una mozione di sfiducia per la donna che ha comunicato il licenziamento alla Agnoletto, la presidente del consiglio Comunale Serena Giuliato. Fedelissima del movimento e tra le fondatrici, per sette consiglieri d'opposizione è «inadeguata e partigiana». E fuori dalla finestra sventolano le bandiere di Rivoluzione Civile. E' un sit-in che chiede le dimissioni di Maniero. Un altro ci sarà domani, organizzato dalle donne di sinistra, del Pd e di Sel contro le discriminazioni. «Mira si sta accorgendo della differenza tra propaganda e realtà - assicura Sebastiano Bonzio, segretario provinciale di Rifondazione - Dicono di no, ma hanno fatto fuori l'assessore perché era incinta e i due colleghi di giunta che la sostenevano: una decisione sessista al quadrato. Rimossi perché critici? Rimpastucci e incarichi con i bilancini come nella vecchia politica. Il movimento ha un deficit di democrazia, ecco perché abbiamo accolto Favia in Rivoluzione Civile». «Ma no, abbiamo un carico di lavoro enorme e bisogno di assessori a tempo pieno - ribatte il vicesindaco Crivellaro ricevendo i manifestanti - E una donna dopo il parto non so quanto tempo possa dedicare all'amministrazione».
Ecco il punto. «Il movimento dice che di politica non si deve vivere», sorride l'assessore Gatti, uno di quelli con un piede fuori. Quando arriva i dipendenti lo salutano per nome e gli danno del tu, l'hanno conosciuto da bambino che scorazzava tra i corridoi del Municipio, il padre assessore socialista della giunta di Roberto Marcato (ex Ds). Le opposizioni - Pd, Pdl e Noi per Mira - sono già in lutto «perché lui è l'unico con cui si può parlare. Gli altri sono una setta». «Mi lusinga - sorride lui - il mio lavoro è apprezzato e se vado via lo farò a testa alta. Ma non mi faccio togliere le deleghe: sarà un divorzio consensuale. Riconosco che la maggioranza 5 Stelle a Mira ha una incapacità di ascolto delle opposizioni, ha fatto scelte sbagliate e può cadere nella rappresentazione della setta».
Perché fuori dall'idea non sono accettate variazioni sul tema. La Agnoletto, per esempio, aveva sollevato obiezioni sull'idea della raccolta porta a porta dei rifiuti dopo che Veritas le aveva detto: «Si può fare, ma costa tre volte tanto il sistema a calotta con la chiave». «Sistema che funziona benissimo, l'ho fatto io ed è l'unico in vigore», sottolinea l'ex assessore all'Ambiente Maurizio Barberini. Ma l'assessore all'Urbanistica Luciano Claut insiste con il porta a porta. Pare sia lui il prossimo candidato al referato all'Ambiente. «Diciamo che il giudizio dei fondatori del movimento come Claut, la Giuliato e Maniero pesa molto», ammette Gatti. Nulla di nuovo, dunque, rispetto ai vecchi partiti dagli ultimi arrivati dicono: «ragazzo, mettiti in coda». «E' difficile trovare qualcosa di nuovo dopo pochi mesi di amministrazione. Il giudizio lo daranno gli elettori alle politiche: vediamo se a Mira ci sarà l'annunciato exploit di 5 Stelle», dice Gatti.
Se l'assessore in gravidanza è diventata un simbolo, la presidente del Consiglio Giuliato che le ha ha comunicato la buonuscita ora è il parafulmine: «inadeguata, partigiana, inadatta al ruolo di garante», recita la mozione di sfiducia peesentata ieri da Fabio Zaccarin con altri 5 consiglieri Pd e Paolino D'Anna del Pdl.

Domenica 17 Febbraio 2013
Il Gazzettino
L’opposizione fa le pulci alla Giunta Maniero dopo l’operazione Agnoletto
Mira, ora è caccia alle assenze
Il Pd ironizza: «Gli assessori Claut e Crivellaro sono mancati tre volte, via anche loro?»
Luisa Giantin
Manifestazione «A sostegno dei diritti delle donne» questa mattina, alle 10 in municipio a Mira e intanto sono in molti a far le pulci alla giunta di Alvise Maniero. Se da un lato infatti si attende, a giorni, il rimpasto di giunta annunciato dal sindaco Alvise Maniero a soli 9 mesi dalla sua elezione dall'altro non si placano le polemiche attorno all'annuncio della revoca delle deleghe dell'assessore incinta Roberta Agnoletto e successivamente a quelle degli assessori Oriana Vanin e Michele Gatti. Questa mattina di fronte al municipio di Mira il neonato comitato mirese «Usciamo dal silenzio» sulla scia dell'iniziativa internazionale del 14 febbraio, «Non ballo da sola - Basta al femminicidio e alla violenza contro le donne» ha organizzato una manifestazione a sostegno dei diritti delle donne alla quale hanno aderito molte forze politiche di Mira, tra questi il Pd, il Pdl e Noi per Mira, Sel e altri. «Siamo consapevoli che non è la gravidanza dell'assessore Agnoletto il vero motivo del suo siluramento da parte del sindaco Maniero - ha commentato il consigliere comunale dimissionario Alessio Bonetto - sono le beghe, gli scontri e le incapacità presenti nel gruppo che oggi governa Mira la vera causa. Beghe interne che bloccano l'attività solo a danno dei cittadini di Mira. Ma riteniamo non tollerabile che proprio in questi scontri intestini si debba usare come alibi, come scusante e come pretesto la gravidanza di una donna, questo perché si lancia un messaggio estremamente pericoloso». Nel frattempo dopo l'annuncio del sindaco di Mira Alvise Maniero che intende rinnovare la giunta avendo bisogno di «assessori full time e non part time che si mettono al servizio dei cittadini» si è scatenata la ricerca delle effettive presenze nelle riunioni di giunta e nei consigli comunali dei sei assessori della giunta di Maniero. «Da inizio mandato nelle assemblee consiliari gli assessori Luciano Claut e Nicola Crivellaro sono stati assenti, entrambi, tre volte - spiega Fabio Zaccarin consigliere comunale del Pd a Mira - l'assessore Gatti due volte e l'assessore Agnoletto solo una. Da inizio giugno al 12 febbraio alle riunioni di giunta l'Agnoletto è stata assente 13 volte, Claut 9, Crivellato 4, Vanin 6, Gatti 2, Maniero 2 e Spolaor 2 che però ha iniziato il 18 dicembre. «Claut è forse incinto? - commenta Zaccarin - Visti i dati sulle presenza verrebbe da pensare che dopo l'Agnoletto Claut sarà forse il prossimo».


Lunedì 18 Febbraio 2013
Il Gazzettino
Le donne escono dal silenzio: «Basta con le violenze»
Mobilitazione davanti al municipio di Mira. Il caso dell’assessora incinta "licenziata" continua a dividere
Luisa Giantin
MIRA - Poesie e testimonianze di donne che subiscono violenze, fisiche ma anche psicologiche, ieri mattina di fronte al municipio di Mira. C'erano oltre un centinaio di donne, ma anche diversi uomini, alla manifestazione organizzata dal neonato comitato «Usciamo dal silenzio» per dire no ad ogni forma di violenza contro le donne in casa, per strada, nei luoghi di lavoro e «nelle stanze della politica e dell'amministrazione». La performance dell'artista Michela Mocchiutti che, accompagnata da un sottofondo musicale, ha letto poesie e testimonianze di donne vittime di violenze ha aperto la manifestazione alla quale sono intervenute numerose donne impegnate nella politiche e nel sindacato. Presenti diverse candidate alle prossime elezioni politiche ma anche consigliere comunali del Pd di comuni vicini a Mira, Mestre, Spinea e Mirano. «Un segnale forte - hanno spiegato - che va oltre il singolo caso accaduto a Mira all'assessore incinta Agnoletto ma che, sulla scorta del flash mob del 14 febbraio »Non ballo da sola" vuole difendere i diritti di tutte le cittadini, e cittadini". Una manifestazione alla quale hanno aderito molte forze politiche di Mira tra le quali Sel, il Pd, e la civica Noi per Mira ma anche le Donne Spi Cgil e la Cgil stessa. L'attenzione è sempre puntata sull'assessore di Mira Roberta Agnoletto , incinta, alla quale il sindaco ha comunicato, in modo poco ortodosso, che intendeva revocarle le deleghe. Le motivazioni però divergono. Secondo la Agnoletto perché è incinta secondo invece sindaco Alvise Maniero perché «poco presente, avendo un incarico di assessore part time» ma sul cui lavoro ha affermato che non c'è «nulla da dire, anzi». Il sindaco sembra comunque intenzionato a revocare comunque, forse già nell'arco di una decina di giorni, le deleghe anche ad altri due assessori, sempre con incarico part time, Michele Gatti (Bilancio, Protezione Civile e Personale) e Orietta Vanin (Politiche Educative e Pari Opportunità). Giovedì prossimo nel frattempo è stato convocato il consiglio comunale mentre sulla presidente dell'assemblea pende, da qualche giorno, una mozione di sfiducia presentata da 7 consiglieri comunali all'opposizione per «inadeguatezza» e «priva dell'imparzialità prevista per il ruolo che ricopre».


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