lunedì 26 novembre 2012

e paga pantalon...

Abbiamo recentemente appreso dalla stampa la notizia sottoriportata, ossia arriva un bel rincaro sulla tratta autostradale Venezia-Padova, in particolare la tratta Villabona-Mirano, sarà equiparata alla tratta Mirano- Padova, questo per scoraggiare i "furbetti" che usavano il tornello di Vetrego per risparmiare sul pedaggio, ma ancora una volta penalizzando i cittadini della Riviera. Anziché mantenere il passato impegno di liberalizzare la tratta Padova Est-Villabona (intervento che davvero drenerebbe via traffico dalla Riviera, senza necessità di grandi interventi), si va nella direzione opposta, sopratutto si prendeno decisioni che hanno ricadutie per i residenti, senza aver già pensato alle contromisure, ancora una volta la Riviera e i suoi cittadini sono cornuti e mazziati. Sapranno gli enti locali rivieraschi far almeno stavolta, fronte comune? Il nostro gruppo lo ha chiesto al Sindaco di Mira con una Mozione urgente in Consiglio, vedremo che succede.


Giovedì 22 Novembre 2012

Il Gazzettino


AUTOSTRADA Il presidente di Cav, Bembo: «Aumenti obbligatori, allo studio sconti per i pendolari»

Dieci chilometri, maxi stangata

Da gennaio rincari del 400% sulla Venezia-Padova. Sparisce il vantaggio di uscire e rientrare subito a Mirano

 
L’aumento ci sarà. E sarà un salasso: da 70 centesimi a quasi 3 euro. Per i pendolari che usano la Venezia-Padova (o viceversa) tutti i giorni, il rincaro peserà non poco sul bilancio domestico. «Aumenti in vista fino al 400% - tuona la Filt Cgil del Veneto - Non è possibile pensare solo alla cassa, non è equo verso il territorio, non risolve il problema del tornello a Vetrego». Alla Cav, la società che gestisce il Passante e il tratto autostradale che una volta era della Venezia-Padova, ma anche le tangenziali "aperte" dove si corre senza pagare, confermano e puntualizzano: «Sì, gli aumenti ci saranno - dice il presidente di Cav, Tiziano Bembo - ma non è un capriccio: l’adeguamento tariffario è dovuto, lo stabiliva già una delibera del Cipe». Dunque, si è stati fortunati? In un certo senso sì, perché mentre le altre società autostradali hanno già aumentato i pedaggi, la Cav è rimasta ferma. Il motivo è che c’era un convenzione ricognitiva che doveva essere registrata, cosa che è accaduta lo scorso febbraio: dal 2009 al 2012, dunque, i pedaggi sono rimasti fermi. E in questi tre anni c’è chi ha approfittato del "tornello" di Vetrego: uscita e rientrata immediata al casello di Mirano per risparmiare due euro. I pendolari (e non solo, perché ormai lo sanno anche i camionisti "foresti") hanno imparato lo stratagemma: visto che il tratto Mestre-Padova costa 2,90 euro, quello Mestre-Mirano è gratuito e quello Mirano-Padova viene tariffato 70 cent, basta uscire e rientrare a Mirano per risparmiare più di 2 euro a corsa. Una pacchia che finirà dal prossimo gennaio, perché con l’adeguamento tariffario uscire a Mirano o uscire direttamente a Mestre (o viceversa o Padova) sarà la stessa cosa, non ci sarà più alcuna convenienza. Va anche detto che la barriera di Villabona doveva sparire: doveva esserci l’arretramento a Mirano, ipotesi però "fisicamente" non fattibile perché rischiava di creare ingorghi e code. L’arretramento, dunque, sarà virtuale: fisicamente a Villabona, dal punto di vista delle tariffe a Mirano. Occhio: la liberalizzazione non sparirà, perché chi entrerà a Quarto d’Altino e uscirà a Dolo continuerà a non pagare niente. Anzi, è previsto che non dovrà neanche più ritirare il biglietto.
Resta il fatto che per i pendolari gli aumenti dei pedaggi e l’"abolizione" del tornello di Mirano/Vetrego sarà una mazzata. Quasi un paradosso, se si considera che si continua a parlare di città metropolitana, di integrazione di servizi tra Venezia e Padova e l’unico atto concreto, al momento, è l’aumento dei pedaggi per chi si muove all’interno di quella che dovrebbe essere la stessa città. «Questa vicenda - dice il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni - è la dimostrazione che la serve la città metropolitana: se ci fosse potrebbe dire la sua sulla gestione di questi servizi. Ma è anche un motivo in più per andare avanti e pensare a una razionalizzazione dei trasporti nell’ambito dell’area vasta».
Una buona notizia, comunque, c’è: pur con gli aumenti tariffari «obbligatori», il presidente di Cav Tiziano Bembo è deciso ad applicare uno sconto ai pendolari. Non è detto che ci riesca, ma Bembo, dopo la riunione convocata per domani a Roma dall’Ivca (Ispettorato di vigilanza concessioni autostradali, ora incorporato al ministero) vuole convocare i sindaci della zona e le associazioni degli automobilisti. L’idea è di fare quel che già fanno alcune aziende di trasporto pubblico, ad esempio l’Actv, con gli abbonamenti dei lavoratori e cioè tariffe un po’ più basse.«So che sarà difficile - dice Bembo - ma dobbiamo riuscirci».


Ecco il testo della nostra mozione urgente presentata oggi 26 novembre:


 

Oggetto:     MOZIONE URGENTE Tariffa autostradale tratta Padova - Vetrego uniformata alla tratta  Padova - Villabona  


Premesso che

 
CAV ha annunciato che - per eliminare il fenomeno dei cosiddetti “furbetti”, (ossia coloro che escono e rientrano al casello di Vetrego per evitare di pagare l’intero pedaggio della tratta Padova - Mestre e viceversa) - la tariffa autostradale della tratta Padova - Vetrego sarà uniformata a quella della tratta Padova - Villabona, passando dagli attuali 70 centesimi a 2,90 euro;

          
                                                           constatato che

questa misura rappresenterebbe una colossale ingiustizia e comporterebbe un aggravio economico ingiustificato (una vera e propria “stangata”) per i residenti dei comuni della Riviera del Brenta e del Miranese,  che utilizzano il casello di Vetrego per andare dalle e alle proprie abitazioni - ed in primo luogo per quelli di Mira, Mirano e Dolo che non hanno alternative possibili - contravvenendo agli accordi a supporto della realizzazione del Passante, ossia l’arretramento della barriera di Villabona a Dolo e la “compensazione” per i territori interessati dal tracciato, attraverso la “liberalizzazione” del tratto autostradale Dolo - Mestre;

si invita 

il Sindaco ad  intervenire presso gli Enti preposti, in accordo tra i vari Comuni interessati e le altre Istituzioni, per bloccare questa misura annunciata e/o individuarne di alternative,  allo scopo di evitare comunque che i nostri cittadini siano costretti a pagare tariffe  inique e non dovute.

 


 

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