Alla comunità di Vittorio Veneto parte della stazione ferroviaria: firmato il contratto di comodato d’uso
Il contratto in questione è il secondo stipulato nel Veneto, alla luce dell’intesa tra Regione e RFI sottoscritta nel 2010 per la “restituzione” in uso di edifici ferroviari dismessi e non presidiati.
“Rendiamo un servizio ai cittadini – ha ricordato Chisso – e nello stesso tempo diamo una finalità collettiva a strutture per le quali altrimenti si rischia un rovinoso abbandono, come sempre accade quando l’uomo non presidia più i luoghi della vita e del lavoro e li lascia sé stessi. Per questo abbiamo voluto aprire la porta ad un riutilizzo che sia utile a tutti e sostanzialmente a costo zero”.In cambio dell’utilizzo in comodato di parte della stazione, infatti, il Comune non pagherà alcun canone, ma si impegna alla manutenzione ordinaria e straordinaria, alle spese di risanamento e a quelle occorrenti per l’uso dei beni. RFI non pagherà dal canto sua il tributo sui rifiuti e le sarà restituite le somme versate al Comune a titolo di IMU. La Regione potrà valutare la possibilità di finanziamenti per la realizzazione di interventi di ristrutturazione, adeguamento e messa a norma degli immobili, interventi che dovranno comunque avere il benestare di RFI.
La consegna degli immobili avverrà mediante apposito verbale sottoscritto da Comune RFI. Il contratto è stato stipulato senza determinazione di durata, fermo restando che per esigenze di servizio RFI potrà chiedere la restituzione di tutti o di parte dei beni ceduti in comodato.
Il comodato riguarda porzione del fabbricato viaggiatori, le aree in adiacenza allo stesso, porzione dell’ex scalo merci e del piazzale interno: spazi che si aggiungono a quelli già in uso al Comune che vi ha realizzato un parcheggio ad uso pubblico.
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