mercoledì 27 febbraio 2013

Si dice a Mira.... il giorno dopo il voto.

dicono in giro per Mira... la grillina.
Mercoledì 27 Febbraio 2013
La Nuova Venezia
«Basta con questa sinistra Beppe farà la rivoluzione»
Nella ex Stalingrado del Veneto, la rabbia e la delusione di chi votata il Pci Ma la gente approva: «Sono bravi ragazzi e peggio non possono fare»
MIRA Dietro allo scheletro industriale della Mira Lanza, oggi di proprietà di una multinazionale, il Bar Alla Pesa è il crocevia dei lavoratori e dei pensionati di Mira. A due passi c’è quella villa dei Leoni che ha visto nascere il fenomeno teatrale di Marco Paolini. Ma qui, ora, è meglio non parlare di sinistra: «A me la Cgil ha fatto perdere 25 milioni di vecchie lire quando sono andato in pensione» mastica amaro l’ex comunista Enzo Gottardo, che vendeva macchine per Fassina a Marghera: «Adesso basta, non ne voglio più sapere della sinistra e capisco Grillo. Da come si presenta mi pare abbia buone idee: speriamo non faccia come la Lega. Ma per adesso lo vedo bene». «Mi sembra che il segnale sia netto: la gente ne ha i maroni pieni della politica, della destra come della sinistra – osserva l’esercente Denis Penzo –. Questi politici ci hanno portato al disastro, non ho mai visto una crisi come questa. E allora proviamo a cambiare davvero e a rimettere in moto questo paese. Con Grillo? Sì, con Grillo». «La crisi è terribile, si tornerà a rubare le galline nei pollai e la verdura negli orti» pronostica Franco, seduto allo stesso bar. Poco lontano, davanti al municipio grillino, all’Eros Bar nutrono lo stesso benevolo atteggiamento: «Il merito di Grillo è quello di fare un po’ di pulizia - spiega il proprietario dell’esercizio –. Mio padre era partigiano, ho votato a sinistra e poi ho scelto la Lega. Ma adesso vedo questi ragazzi e mi sembrano puliti ed entusiasti. Li vedo lavorare fino a tardi, mi sembrano brave persone e soprattutto giovani con voglia di fare». Pietro Rossi è pensionato e ha due figli che han votato per il Movimento 5 stelle:«Come dare loro torto? Servono facce nuove e questa sembra una rivoluzione. La politica è uno schifo e i politici hanno rubato abbastanza. Per chi ho votato? No, io non voto da dieci anni, mi dispiace. Ma ho fiducia che ora qualcosa cambi». Il sindaco, il giovanissimo Alvise Maniero, reduce da una violentissima polemica per il siluramento annunciato di un’assessora incinta, non perde la calma: «Noi primo partito? Noi non siamo un partito, siamo una forza politica. Queste elezioni danno un segnale molto importante, che speriamo siamo colto nel verso giusto. Noi abbiamo innescato un processo partecipativo diverso, usando la rete, che speriamo sia copiato anche da altri». L’indulgenza con cui è visto il Movimento 5 stelle dalla gente è compensata dalla grande diffidenza del «sistema». Ma i grillini hanno deciso di imporre anche una nuova agenda nella comunicazione: utilizzo spinto della rete ed interventi diretti. «Dai primi segnali non c’è alcun dubbio che abbiamo imposto un’agenda dei temi – aggiunge il senatore grillino Enrico Cappelletti –. Non so ancora che cosa faremo, dovremo parlarne. Ma a livello parlamentare ci impegneremo su alcuni temi che ci stanno a cuore. Faremo ogni giorno un’informazione in rete con le nostre idee e i nostri lavori, stiamo ragionando per costruire un modello di informazione diverso, nuovo e più diretto». Per dirla con Gianroberto Casaleggio, il loro guru: «TI mando il link». (d.f.)

domenica 24 febbraio 2013

in tanto altrove... con le calotte (ma non ditelo al sindaco..)

Domenica 24 Febbraio 2013
La Nuova Venezia
Boom della raccolta differenziata
Martellago e Salzano hanno superato quota 70%, la media del Miranese è 66%

MIRANO Aumenta la raccolta differenziata nel Miranese. Bel balzo in avanti lo scorso anno per i sette Comuni del comprensorio, che hanno migliorato i dati del 2011, con la prospettiva, per l’anno in corso, di riuscire a fare ancora meglio. Vuoi per il cambio di conferimento a calotta, che da qualche parte si sta ancora attuando, vuoi perché i cittadini riescono a gettare meglio la spazzatura, nel 2012 ci sono stati degli ottimi picchi. In due casi, vedi Martellago e Salzano, si è addirittura superata quota 70%; ma se per la seconda non è una novità perché da tempo è su questi parametri grazie al “porta a porta” (unica del comprensorio a farlo), per la prima si tratta di un bel balzo in avanti, complice il sistema attivo in tutto il territorio. La media del Miranese è passata dal 58,06 registrata nel 2011 al 66,35 dello scorso anno, con un balzo in avanti di 8,29 punti percentuali. Nel 2012, due Comuni, Martellago e Salzano, hanno superato il 70%, mentre altri tre sono sopra il 65 per cento, ovvero Scorzè (65%), Spinea (67,10) e Santa Maria di Sala (69,34). Due, Mirano e Noale, hanno chiuso con almeno il 55%, rispettivamente al 59 e al 56%. Il sistema a calotta, con tanto di chiavetta elettronica per aprirla, ha fatto fare il salto di qualità sulla raccolta differenziata. Seppur con tempi diversi, tutti i Comuni si stanno adeguando a questo nuovo metodo, in accordo con Veritas. L’unica a continuare con il “porta a porta” resta Salzano. Gli altri, invece, negli ultimi mesi hanno rivoluzionato tutto, seppur un po’ alla volta. Ecco allora che Santa Maria di Sala, fino a poco tempo una delle peggiori dell’intera area, ora si è assestata su alti numeri. Basti pensare che nel primo semestre del 2009 nel Salese si raccoglieva il 42,8% di spazzatura, negli ultimi sei mesi dello scorso anno, il dato è cresciuto fino al 71,6. Insomma, un balzo quasi di 30 punti percentuali. Indietro sono Mirano e Noale ma si sono adeguate tra le ultime alla novità. A Mirano, nell’ultima parte dell’anno è diventato operativo il secondo lotto del progetto a calotta, mentre il primo era partito nel 2011 lungo tutto il perimetro del Comune che confina a Est con Mira, a Sud con Pianiga e a Ovest con Santa Maria di Sala, toccando i paesi di Scaltenigo, Ballò e Vetrego. Non a caso, già a gennaio 2013 si è già arrivati al 64%. Noale, invece, ha iniziato solo pochi giorni fa con le frazioni, per completare l’operazione in tutto il territorio entro fine 2013.(a.rag.)

 
Nuova Venezia
SCORZE’

Con la differenziata cala la tassa  asporto
D. SCORA
Diminuisce per la prima volta a Scorzè il costo della raccolta dei rifiuti. Nell'imminenza dell'entrata in vigore della Tares, la nuova imposta sull'immondizia, ennesimo salasso per le famiglie in questo 2013, il Comune può annunciare una diminuzione dei costi del 3,64%. Merito soprattutto dell'introduzione del sistema di raccolta a calotta: per la prima volta dagli ultimi 30 anni il piano finanziario della raccolta rifiuti verrà ritoccato sì, ma al ribasso. Nel 2012 la somma pagata dal Comune di Scorzè a Veritas è stata di 2.169.781 euro, mentre per il 2013 l'importo sarà pari a 2.090.699 euro, con un risparmio di 79.082 euro. Già nel 2012 Scorzè era il comune che pagava in quota pro-capite meno di tutti gli altri comuni della provincia, con circa 113 euro per abitante. Con la nuova diminuzione si conferma dunque la controtendenza rispetto alla maggior parte degli altri municipi. «In un periodo di crisi economica e aumento di costi per le famiglie è un risultato importante », afferma il sindaco Giovanni Battista Mestriner, «frutto della sensibilizzazione ambientale dei cittadini e I cassonetti a calotta dell'efficienza della raccolta. La diminuzione del piano finanziario sarà ora indirizzata soprattutto alle famiglie, per sgravare ancor più in termini percentuali la bolletta». Un dato ancor più incoraggiante per Scorzè, se si pensa che il traguardo è stato raggiunto solo con il completamento del primo e secondo lotto della raccolta a calotta, che ha prodotto dalle 50 alle 60 tonnellate in meno al mese di rifiuto secco, ovvero più di mille tonnellate in meno all'anno. Un risultato che potrà essere migliorato con l'estensione del sistema a tutto il centro.

 

Mira, un consiglio nella tempesta

Sabato 23 Febbraio 2013
La Nuova Venezia
«Se non si può parlare usciremo sempre»
Mira, le opposizioni polemiche per il divieto a discutere in Consiglio il caso degli assessori cacciati

MIRA «Siamo pronti ad abbandonare l’aula ogni volta se l’atteggiamento del sindaco Alvise Maniero e della giunta grillina sarà quello tenuto nel corso dell’ultimo Consiglio comunale. Chiediamo con forza che il Prefetto verifichi la posizione della presidente del Consiglio comunale Serena Giuliato , che continua a tenere comportamenti assolutamente anomali ed anti democratici». A dirlo il giorno dopo l’Aventino mirese da parte delle opposizioni di Pd e Pdl è l’ex presidente del consiglio comunale Fabio Zaccarin. La bufera è scoppiata per il rifiuto del primo cittadino e della presidente del consiglio di discutere del caso dell'assessore all'Ambiente e allo Sport Roberta Agnoletto che, secondo la diretta interessata, è stata liquidata dal sindaco del monocolore grillino, solo perché incinta. Nei giorni scorsi Maniero ha liquidato oltre alla Agnoletto altri due assessori: Orietta Vanin (Pubblica istruzione e Pari opportunità) per aver espresso solidarietà a Roberta Agnoletto, e Michele Gatti (Bilancio e Personale) per le critiche al sindaco. Il sindaco aveva promesso che sarebbero stati sostituiti prima delle elezioni politiche ma la decisione slitterà a dopo lunedì. «Il sindaco Alvise Maniero e la presidente del consiglio comunale Serena Giuliato», spiega Zaccarin, «hanno perso il senso della realtà. Dopo un fatto del genere che ha lanciato Mira nel discredito, ai vertici della cronaca dei mezzi di informazione nazionali, non si è voluto discutere nemmeno un secondo dell’accaduto. Un atteggiamento agghiacciante che dimostra quanto in fatto di democrazia partecipata ci sia un abisso fra le enunciazioni teoriche dei grillini e i loro comportamenti pratici. I consiglieri grillini di maggioranza, che abitano per la maggior parte fuori comune, non intervengono mai su nulla, a parte la volta in cui si discuteva di cancellare il gettone di presenza. In quella occasione sono intervenuti tutti a difendere i soldi che percepiscono». Zaccarin e il Pd sono pronti “a portare in piazza la gente contro una gestione del Comune dal sapore dittatoriale». Sulla questione interviene anche il Pd Maurizio Barberini: «Dopo che abbiamo abbandonato l’aula, la fidanzata del sindaco Elisa Boscaro, anche lei consigliere grillina, ha detto che alcuni piani norma sono passati perché avvallati da giunte e sindaci precedenti. Ad avvallarli sono stati i Consigli comunali. Non sanno nemmeno come funziona il Comune». (a.ab.)

mercoledì 20 febbraio 2013

ancora in marcia - cambio nel gruppo consiliare

Giovedì 21, surroga del consigliere Bonetto. Il movimento civico Noi per Mira, esprime tutto il proprio apprezzamento per l'operato del consigliere Bonetto, il suo apporto è stato determinante in fase elettorale per mettere in moto questo gruppo, e nei mesi di permanenza in Consiglio ha saputo portare avanti con passione le posizioni di critica costruttiva e di prosposta del nostro movimento. Siamo certi, comunque, che Alessio, continuerà ad essere cittadino partecipe della vita della sua comunità. La scelta di dimettersi che pur ci rattrista, è comunque coerente con il suo operato e dichiarazioni, e perciò la comprendiamo, speriamo che questo evento, possa ridestare l'attenzione dei miresi per ciò che succede nel loro Consiglio. Sempre meno luogo della discussione cittadina. Ci spiace che il contributo del nostro movimento non sia stato davvero accolto e compreso da questa amministrazione, che pur apparentemente molto cordialmente, di fatto, si è chiusa in un recinto di convinzioni aprioristiche, abbracciando talora posizioni dogmatiche e poco concrete e che, ad oggi, si rivela invisichiata in faide interne che stanno gettando nel caos la macchina comunale. Ciò che notiamo sono tropppo spesso scelte e comportamenti non all'altezza della situazione e un inasprirsi della guerra tra fazioni, con evidenti perdite di occasioni per il nostro territorio. Non è certo questo il cambiamento che noi avremmo voluto e avremmo costruito per Mira.
A Roberto Marcato, che subentra in Consiglio, vanno i più sinceri auguri da parte di tutta Noi per Mira, siamo certi che non mancherà di protare un contributo di conoscenza, competenza, impegno e memoria storica all'assemblea cittadina. Noi per Mira, lo sosterrà e continuerà a tenere alta la soglia di attenzione dei miresi per ciò che succede nella città e in Consiglio.

martedì 19 febbraio 2013

aspettando Godot....

Si parla di nomi altisonanti, TECNICI  di prima grandezza, circolano quelli di Zeman, Mago Zurlì e il cardinal Bertone...
Martedì 19 Febbraio 2013
La Nuova Venezia
I nomi dei nuovi assessori pronti entro la settimana
Mira. Dopo l’allontanamento di Agnoletto, Gatti e Vanin, il sindaco Maniero dovrà cercare dei tecnici esterni disposti a lavorare a tempo pieno in municipio
Alessandro Abbadir
MIRA Scatta il toto assessori in Comune a Mira dopo l’annunciata defenestrazione da parte del sindaco Alvise Maniero degli assessori Roberta Agnoletto, Michele Gatti e Orietta Vanin. Quello che è certo è che Maniero non potrà pescare fra i consiglieri comunali visto che questi sono “contati”, cioè non ce ne sarebbero fra i non eletti per sostituire quelli a cui verranno assegnati i referati. Un problema di tenuta politica della maggioranza che costringerà a guardare all’esterno dopo la bufera che ha investito l’amministrazione per le accuse lanciate dall’assessore Agnoletto di essere stata allontanata perché incinta. Il primo cittadino vuol risolvere la situazione prima delle elezioni politiche di domenica prossima. Un banco di prova importante è il consiglio comunale previsto per giovedì prossimo. Ma dove attingere se la nuova direttiva è quella di trovare gente che fa l’assessore a tempo pieno? Il rischio è che a Mira l’elettorato punisca pesantemente il Movimento 5 Stelle per la condotta degli ultimi giorni anche nella competizione per il Parlamento. A porsi delle domande è uno degli assessori silurati dal sindaco. «Nelle liste», dice Gatti, «abbiamo la possibilità di sostituire solo un consigliere con il primo dei non eletti, l’unica riserva che abbiamo come maggioranza a 5 Stelle. Quindi se non si può pescare fra i consiglieri e si vuole seguire la logica della competenza, allora sarà difficile trovare una persona che faccia l’assessore a tempo pieno lasciando il proprio lavoro». Sul filo dell’ironia le considerazioni finali: «Forse per trovare qualche assessore si dovrebbe guardare chi si è messo in lista per il Comune per i lavori socialmente utili». Ad ora il sindaco non ha ritirato alcuna delega. Per farlo e per non farsi impugnare il provvedimento serve un decreto ad hoc di revoca. Intanto le opposizioni minacciano battaglia. «Vogliamo capire», spiega il consigliere del Pd Francesco Sacco, «in che modo questa maggioranza intende proseguire il suo mandato visto che metà giunta è stata cancellata e i malumori sono grandi». L’assessore Roberta Agnoletto intanto continua a mantenere lo stretto riserbo e ieri mattina è tornato negli uffici comunali il sindaco Alvise Maniero. Nel prossimo consiglio comunale previsto per giovedì intanto rifarà la sua comparsa l’ex sindaco Roberto Marcato per la lista “ Noi per Mira”. Sostituisce il dimissionario Alessio Bonetto.

grossi guai col personale comunale

anche questa una bieca macchinazione delle opposizioni?

Martedì 19 Febbraio 2013
Il Gazzettino
MIRA
Dipendenti comunali in stato di agitazione
I dipendenti comunali di Mira proclamano lo stato di agitazione: «Mancano proposte concrete da parte dell'amministrazione comunale di Mira che decide unilateralmente sul Contratto Collettivo Decentrato Integrativo (C.C.D.I) relativo alla distribuzione del Fondo della Produttività collettiva». Questo quanto ribadito ieri dai responsabili di Cgil-Fp, Cisl-Fp, Uil-Fpl e dalle Rus che hanno proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti comunali rimanendo comunque a disposizione per un confronto con il sindaco per evitare ulteriori disagi alla cittadinanza. Lo stato di agitazione è stato proclamato dopo un paio di incontri tra le segreterie provinciali del sindacato ed il sindaco stesso per discutere della gestione e distribuzione del fondo di produttività previsto dal contratto integrativo. «Il Comune di Mira ha condotto male il tavolo negoziale - spiegano i rappresentanti sindacali - e per questo condividiamo la decisione di interrompere la trattativa già a novembre del 2012». I rappresentanti sindacali dei dipendenti hanno quindi invitato l'amministrazione comunale ed il sindaco a «rivedere la proposta di Contratto presentata e le scelte unilaterali e, nel contempo, ad essere più rispettosa delle richieste che la parte Sindacale presenta». (l.gia.)
 
Martedì 19 Febbraio 2013
La Nuova Venezia
Mira, trattativa rotta Dipendenti comunali verso lo sciopero
MIRA I dipendenti del Comune di Mira rompono le trattative con l’amministrazione grillina e proclamano lo stato di agitazione. A breve potrebbero arrivare forme di lotta come lo sciopero o il blocco degli straordinari. Le Rsu e le rappresentanze della Funzione pubblica di Cgil Cisl e Uil ribadiscono che gli impegni assunti dal sindaco Alvise Maniero sulla questione del fondo risorse decentrate nell’incontro del 15 gennaio scorso non sono state rispettate. C’è stata la mancata convocazione del tavolo per la contrattazione della parte economica che doveva avvenire entro gennaio 2013. Sono state fatte scelte unilaterali da parte della giunta. «Perdurano», continuano i sindacati, «da una parte dell’amministrazione comunale atteggiamenti che impediscono corrette relazioni con le parti sindacali delegittimando con l’assunzione di atti unilaterali gli strumenti riconosciuti ai lavoratori per la tutela dei propri diritti. Si pregiudica così la possibilità futura di confronto costruttivo sui temi di comune interesse». Chiara la presa di posizione dei lavoratori dell’ente locale che si sono riuniti in assemblea nei giorni scorsi. «Puntiamo», spiegano le Rsu, «ad attuare ulteriori e più incisive forme di mobilitazione qualora il Comune confermasse la volontà di procedere sulla linea tracciata in occasione dell’ultima trattativa. Speriamo che il Comune di Mira voglia evitare disagi alla cittadinanza riallacciando il dialogo». In Comune lavorano circa 150 dipendenti, hanno votato in assemblea a favore dello stato di agitazione 78 dipendenti, tre i contrari, uno astenuto. L’assessore al Personale Michele Gatti dice «di essere disposto a riprendere la trattativa con i sindacati e i lavoratori».(a.ab.)

Martedì 19 Febbraio 2013
Corriere del Veneto
Sindacati contro il primo cittadino di Mira sulla riorganizzazione interna
Nuova grana per il grillino Maniero. I dipendenti comunali lo contestano
Monica Zicchiero
MIRA — Dopo i malesseri in giunta e il rimpasto di tre assessori, il sindaco Cinque Stelle di Mira Alvise Maniero deve farei conti anche con la rivolta dei dipendenti. Ieri Cgil, Cis, Uil e la Rsu hanno infatti inviato al Prefetto la proclamazione dello stato di agitazione e per giovedì, in Consiglio Comunale, è previsto un presidio di protesta.
Il punto è che è da novembre il tavolo delle trattative su contratto integrativo e riorganizzazione della macchina comunale non viene convocato, dopo le ultime dimissioni dall'ufficio tecnico sono rimasti in carica solo due dirigenti, e perfino il segretario generale Giorgio Piras andrà via a fine mese, visto che Spinea ha rotto la convenzione e non vuole più condividerlo con Mira. «Ho cercato di parlare con Alvise del problema, ma non c'è stato dialogo. E visto che Piras finiva per accollarsi anche il lavoro dei dirigenti di Mira che mancano in pianta organica, iniziava a diventare un problema per Spinea - spiega il sindaco Silvano Checchin - perciò ho rotto la convenzione». Senza segretario nè dirigente, non c'è nessuno che vada in trattativa col personale. «C'ero io a trattare ma il tavolo era stato interrotto in attesa di proposte concrete di riorganizzazione che però non sono arrivate», spiega l'assessore al Personale Michele Gatti, uno dei tre (con le collega Roberta Agnoletto, all'ottavo mese di gravidanza, e Orietta Vanin) che il sindaco intende sostituire con persone che seguano i referati a tempo pieno. Così Maniero, rimasto senza dirigenti, ha conferito la posizione organizzativa (sorta di incarico per funzionari di gradio medio alto) ad alcuni dipendenti per far fronte all'emergenza. «A mali estremi, estremi rimedi - continua Gatti - bisogna garantire l'operatività del Comune». I sindacati sono insorti: «Prima di pensare alle nomine, bisognava ripensare l'organizzazione della macchina comunale - sbottano i sindacalisti - Da Mira vanno via i dirigenti, tra un po' scapperanno anche i dipendenti». Il motivo? Langue anche l'integrativo.



speriamo!!

Martedì 19 Febbraio 2013
Il Gazzettino
L’assessore Renato Chisso spegne le polemiche sui lavori riguardanti l’importante arteria
«Regionale 11 pronta entro la fine dell’anno»
Luisa Giantin

Dovrebbero riprendere presto il lavori sulla Regionale 11 tra Mira centro verso Mira Porte fino al ponte sul Serraglio. Ad assicurarlo è l'assessore regionale alla Mobilità Renato Chisso che ha annunciato come: «entro fine anno si concluderanno i lavori, mentre il nuovo marciapiede sarà utilizzabile anche prima, presumibilmente per la fine dell'estate». L'intervento riguarda un tratto della realizzazione di un unico collegamento ciclo-pedonale tra Mira Vecchia e Mira Porte proprio lungo la strada Regionale 11, in via Nazionale. I lavoro sono fermi da diversi mesi e il sindaco Alvise Maniero aveva sollecitato anche un paio di mesi fa Veneto Strade ad intervenire nel cantier preoccupato del «rischio di incidenti che potrebbero coinvolgere soprattutto pedoni e ciclisti costretti a invadere la carreggiata stradale». «I lavori relativi alla ciclopista lungo la Strada Regionale 11 Padana Superiore hanno effettivamente registrato alcuni rallentamenti - ha affermato l'assessore Chisso - a causa di problemi riscontrati in corso d'opera. In ogni caso la loro ultimazione è prevista entro la fine dell'anno corrente, mentre il nuovo marciapiede sarà utilizzabile anche prima, presumibilmente per la fine dell'estate. La segnalazione luminosa è stata riattivata. Quanto al resto (recinzione e pali)- ha sottolineato l'assessore regionale - è stata disposta una verifica e tutto verrà messo in ordine». Secondo l'assessore Chisso il rallentamento dei lavori sarebbe riconducibile anche ad alcune carenze del progetto elaborato dal Comune. «Non erano previsti espropri - afferma la Regione - ma, per procedere, i lavori entravano in proprietà private ed è compito dell'amministrazione Comunale mettere a disposizione le aree necessarie. Comunque - assicura Chisso - ultimata la protezione delle abitazioni con palancole, tra una decina di giorni, proseguiranno i lavori del marciapiede fino al ponte sul canale Serraglio e, a seguire, il resto».
 

 

 

lunedì 18 febbraio 2013

Convocazione Consiglio Comunale di Mira

1833 Il Municipio di Gambarare, di Mira dal 28.11.1867

Giovedì 21, ore 19:00, Municipio di Mira, consiglio comunale, al primo punto la surroga del consigliere Bonetto di Noi per Mira, con il Consigliere Roberto Marcato. Verranno trattati i seguenti argomenti:


1   Surrogazione Consigliere Comunale Alessio Bonetto.
2   Comunicazioni del Presidente del Consiglio.
3   Comunicazioni del Sindaco.
4 "Interrogazione per acquisire cassa di colmata DIE e adibirla a giardino Botanico" pervenuta in data 03/10/2012 (prot. com. 29672) a firma dei Consiglieri Comunali Vilma Minotto, Fabio Zaccarin, Francesco Sacco, Renato Martin, Maurizio Barberini, Gabriele Bolzoni, Alessio Bonetto, Mattia Donadel, Paolino D'Anna.
5 Interpellanza relativa a "Realizzazione nuovo canile-rifugio centro benessere Animali a Mira" pervenuta in data 03/10/2012 (prot. com. 29586) a firma del Consigliere Comunale Mattia Donadel.
6 Interpellanza relativa ai lavori di adeguamento della SR 11 nei Comuni di Mira e Venezia pervenuta in data 09/11/2012 (prot. com. 34006) a firma del Consigliere Comunale Mattia Donadel.
7 "Interpellanza urgente su Convenzione Società Sportive" pervenuta in data 4/01/2013 prot ente 402/13) a firma dei Consiglieri Comunali Vilma Minotto, Renato Martin, Mattia Donadel, Alessio Bonetto, Francesco Sacco.
8 "Interpellanza sulla riorganizzazione degli uffici comunali" pervenuta in data 25/01/2013 (prot. com. 3144) a firma dei Consiglieri Comunali Maurizio Barberini, Fabio Zaccarin, Renato Martin, Francesco Sacco, Alessio Sonetto, Paolino D'Anna, Gabriele Bolzoni.
9 "Interpellanza urgente sull'inquinamento naviglio Brenta il 25 gennaio 2013" pervenuta in data 30/01/2013 (prot. com. 3790) a firma dei Consiglieri Comunali Maurizio Barberini, Fabio Zaccarin, Gabriele Bolzoni, Francesco Sacco, Renato Martin, Alessio Bonetto.
10 Interpellanza relativa a "Parcheggio interno a Villa Levi Morenos" "pervenuta in data 5/02/2013 (prot.com. 4742) a firma del Consigliere Comunale Paolino D'Anna.
11 «Interpellanza sui lavori presso l'edificio adiacente il Municipio a cura di un'associazione denominata "MirAttiva"» pervenuta in data 08/02/2013 (prot. com. 5347) a firma dei Consiglieri Comunali Paolino D'Anna, Fabio Zaccarin, Renato Martin, Maurizio Barberini, Gabriele Bolzoni.
12  «"Proposta di Legge Regionale d'iniziativa del Consiglio Comunale di Mira "per la riconversione ecologica dell'economia" ai sensi dell'art. 20 comma 2 dello Statuto della Regione del Veneto e ai sensi dell'art.9 della legge Regionale 1/1973» presentata in data 04,12,2012 (prot. ente 37403) dal consigliere Mattia Donadel.
13 Modifica composizione Commissioni Consiliari Permanenti Dipartimentali.
14 Istituzione e nomina Commissione di Controllo o Garanzia.
15 Scheda PRUSST n. 52 – Riqualificazione area centrale di Mira Taglio – Approvazione schema di convenzione e verifica convenienza pubblica. Modifica ambito.
16 Verifica assoggettabilità alla procedura di VAS (art. 11 del D.Lgs. 152/2006) del Piano Urbanistico Attuativo "Progetto Norma n. 6 del PRG del Comune di Mira". Parere del Comune di Mira.
17 Progetto di sistemazione di una strada laterale di via Risorgimento e costruzione collegamento idraulico by-pass a Oriago di Mira (VE). Riapprovazione progetto preliminare e adozione variante urbanistica ai sensi dell'art. 50 comma 4 lett. f) della L.R. 61/85 e s.m.i.
18 Designazione dei rappresentanti del Consiglio Comunale in seno ai Comitato di Gestione dell'Asilo Nido.
19 Riserva percentuale Alloggi ERP 2013.

a tutela del Consiglio! a tutela della città!

Il Consiglio comunale è il luogo dove la città dibatte, con limpidezza e dove si dovrebbe fare un confornto costruttivo, chi lo presiede dovrebbe capirlo.... o no?

Sabato 16 Febbraio 2013
Il Gazzettino
«Giuliato inadeguata, toglietele l’incarico»

Mira. Mozione di sfiducia dei consiglieri dell’opposizione contro la presidente del Consiglio

Luisa Giantin

«La Presidente del consiglio comunale Serena Giuliato è inadeguata al ruolo che ricopre, priva di quell'imparzialità e autonomia che il suo ruolo chiede». A scriverlo nero su bianco sono i consiglieri comunali all'opposizione del Pd (Renato Martin, Fabio Zaccarin, Maurizio Barberini, Gabriele Bolzoni e Vilma Minotto, Francesco Sacco); il capogruppo del Pdl Paolino D'Anna e il capogruppo dimissionario di Noi per Mira Alessio Bonetto, ossia un quinto dei componenti del consiglio, che ieri mattina hanno protocollato la mozione di sfiducia alla presidente del Consiglio con richiesta di revoca dell'incarico. A rafforzare la posizione dell’opposizione anche i segretari comunali del Pdl Iacopo Carraro e del Pd Cristian Rosteghin. «La vicenda dell'assessore incinta Roberta Agnoletto, verso la quale la presidente Giuliato si è fatta portavoce delle intenzioni del sindaco Maniero di revocarle le deleghe - spiegano i consiglieri all'opposizione - conferma e rafforza lanostra idea. In realtà l'inadeguatezza della Giuliato e la sua mancanza di imparzialità erano evidenti già prima». La legge attribuisce al Presidente del Consiglio Comunale un «ruolo di garanzia» delle prerogative del Consiglio quale organo di «indirizzo e controllo» sull'operato del Sindaco e della Giunta. Ma per i consiglieri la Giuliato non è all'altezza del ruolo e nella mozione citano episodi e circostanze avvenuti negli otto mesi di amministrazione. «La Giuliato - accusano Pd e Pdl nella mozione - ha dimostrato in maniera ripetuta, sistematica ed inequivocabile, dal momento della sua elezione ad oggi, di essere del tutto inadatta al ruolo di Presidente del Consiglio, in quanto. Non riesce ad esercitare con padronanza ed equilibrio l'incarico per garantire il regolare ed efficace funzionamento dei lavori dell'organo che presiede». In particolare i consiglieri citano due episodi «esemplari», le assemblee consiliari del 15 ottobre 2012 e del 9 gennaio interrotte ripetutamente dalle proteste di un gruppo cittadini. La Giuliato è del tutto priva dell'imparzialità e dell'indispensabile autonomia dal M5S, dal Sindaco e Giunta che il ruolo del Consiglio richiede - incalzano i consiglieri all'opposizione - e per questo chiediamo che le venga revocato l'incarico e che si provveda alla nomina di un altro presidente del Consiglio".

chi è che diceva ME NE FREGO!?

Sabato 16 Febbraio 2013
Corriere del Veneto
Assessore incinta cacciata Grillo benedice Maniero «Vai avanti e fregatene»
A Mira sit in, proteste e mozioni di sfiducia
Monica Zicchiero
MIRA (Venezia) - Alla fine è stato Beppe Grillo a prendere in mano le redini. Con due telefonate e un paio di consigli ben assestati ha rassicurato la maggioranza 5 Stelle di Mira, bersagliata dopo il «licenziamento» deciso dal sindaco Alvise Maniero dell'assessore all'Ambiente in gravidanza Roberta Agnoletto. «Andate avanti facendo ciò che ritenete sia giusto - ha detto l'altra sera in teleconferenza alla riunione di maggioranza - E fregatevene di quello che scrivono i giornali». E infatti il giorno dopo in Municipio c'è l'atmosfera di una bufera già dimenticata: corridoi deserti, il sindaco assente per motivi personali, nessun assessore in ufficio eccetto il vicesindaco Nicola Crivellaro.
La scarsa presenza fisica negli uffici è il motivo ufficiale del rimpasto, ripete da giorni il Movimento, e della sostituzione di tre dei quattro assessori part time: Roberta Agnoletto, Michele Gatti (Bilancio) e Orietta Vanin (Istruzione). In Municipio non si muove foglia, sembrerebbe tutto dimenticato. Ma poi al protocollo arriva una mozione di sfiducia per la donna che ha comunicato il licenziamento alla Agnoletto, la presidente del consiglio Comunale Serena Giuliato. Fedelissima del movimento e tra le fondatrici, per sette consiglieri d'opposizione è «inadeguata e partigiana». E fuori dalla finestra sventolano le bandiere di Rivoluzione Civile. E' un sit-in che chiede le dimissioni di Maniero. Un altro ci sarà domani, organizzato dalle donne di sinistra, del Pd e di Sel contro le discriminazioni. «Mira si sta accorgendo della differenza tra propaganda e realtà - assicura Sebastiano Bonzio, segretario provinciale di Rifondazione - Dicono di no, ma hanno fatto fuori l'assessore perché era incinta e i due colleghi di giunta che la sostenevano: una decisione sessista al quadrato. Rimossi perché critici? Rimpastucci e incarichi con i bilancini come nella vecchia politica. Il movimento ha un deficit di democrazia, ecco perché abbiamo accolto Favia in Rivoluzione Civile». «Ma no, abbiamo un carico di lavoro enorme e bisogno di assessori a tempo pieno - ribatte il vicesindaco Crivellaro ricevendo i manifestanti - E una donna dopo il parto non so quanto tempo possa dedicare all'amministrazione».
Ecco il punto. «Il movimento dice che di politica non si deve vivere», sorride l'assessore Gatti, uno di quelli con un piede fuori. Quando arriva i dipendenti lo salutano per nome e gli danno del tu, l'hanno conosciuto da bambino che scorazzava tra i corridoi del Municipio, il padre assessore socialista della giunta di Roberto Marcato (ex Ds). Le opposizioni - Pd, Pdl e Noi per Mira - sono già in lutto «perché lui è l'unico con cui si può parlare. Gli altri sono una setta». «Mi lusinga - sorride lui - il mio lavoro è apprezzato e se vado via lo farò a testa alta. Ma non mi faccio togliere le deleghe: sarà un divorzio consensuale. Riconosco che la maggioranza 5 Stelle a Mira ha una incapacità di ascolto delle opposizioni, ha fatto scelte sbagliate e può cadere nella rappresentazione della setta».
Perché fuori dall'idea non sono accettate variazioni sul tema. La Agnoletto, per esempio, aveva sollevato obiezioni sull'idea della raccolta porta a porta dei rifiuti dopo che Veritas le aveva detto: «Si può fare, ma costa tre volte tanto il sistema a calotta con la chiave». «Sistema che funziona benissimo, l'ho fatto io ed è l'unico in vigore», sottolinea l'ex assessore all'Ambiente Maurizio Barberini. Ma l'assessore all'Urbanistica Luciano Claut insiste con il porta a porta. Pare sia lui il prossimo candidato al referato all'Ambiente. «Diciamo che il giudizio dei fondatori del movimento come Claut, la Giuliato e Maniero pesa molto», ammette Gatti. Nulla di nuovo, dunque, rispetto ai vecchi partiti dagli ultimi arrivati dicono: «ragazzo, mettiti in coda». «E' difficile trovare qualcosa di nuovo dopo pochi mesi di amministrazione. Il giudizio lo daranno gli elettori alle politiche: vediamo se a Mira ci sarà l'annunciato exploit di 5 Stelle», dice Gatti.
Se l'assessore in gravidanza è diventata un simbolo, la presidente del Consiglio Giuliato che le ha ha comunicato la buonuscita ora è il parafulmine: «inadeguata, partigiana, inadatta al ruolo di garante», recita la mozione di sfiducia peesentata ieri da Fabio Zaccarin con altri 5 consiglieri Pd e Paolino D'Anna del Pdl.

Domenica 17 Febbraio 2013
Il Gazzettino
L’opposizione fa le pulci alla Giunta Maniero dopo l’operazione Agnoletto
Mira, ora è caccia alle assenze
Il Pd ironizza: «Gli assessori Claut e Crivellaro sono mancati tre volte, via anche loro?»
Luisa Giantin
Manifestazione «A sostegno dei diritti delle donne» questa mattina, alle 10 in municipio a Mira e intanto sono in molti a far le pulci alla giunta di Alvise Maniero. Se da un lato infatti si attende, a giorni, il rimpasto di giunta annunciato dal sindaco Alvise Maniero a soli 9 mesi dalla sua elezione dall'altro non si placano le polemiche attorno all'annuncio della revoca delle deleghe dell'assessore incinta Roberta Agnoletto e successivamente a quelle degli assessori Oriana Vanin e Michele Gatti. Questa mattina di fronte al municipio di Mira il neonato comitato mirese «Usciamo dal silenzio» sulla scia dell'iniziativa internazionale del 14 febbraio, «Non ballo da sola - Basta al femminicidio e alla violenza contro le donne» ha organizzato una manifestazione a sostegno dei diritti delle donne alla quale hanno aderito molte forze politiche di Mira, tra questi il Pd, il Pdl e Noi per Mira, Sel e altri. «Siamo consapevoli che non è la gravidanza dell'assessore Agnoletto il vero motivo del suo siluramento da parte del sindaco Maniero - ha commentato il consigliere comunale dimissionario Alessio Bonetto - sono le beghe, gli scontri e le incapacità presenti nel gruppo che oggi governa Mira la vera causa. Beghe interne che bloccano l'attività solo a danno dei cittadini di Mira. Ma riteniamo non tollerabile che proprio in questi scontri intestini si debba usare come alibi, come scusante e come pretesto la gravidanza di una donna, questo perché si lancia un messaggio estremamente pericoloso». Nel frattempo dopo l'annuncio del sindaco di Mira Alvise Maniero che intende rinnovare la giunta avendo bisogno di «assessori full time e non part time che si mettono al servizio dei cittadini» si è scatenata la ricerca delle effettive presenze nelle riunioni di giunta e nei consigli comunali dei sei assessori della giunta di Maniero. «Da inizio mandato nelle assemblee consiliari gli assessori Luciano Claut e Nicola Crivellaro sono stati assenti, entrambi, tre volte - spiega Fabio Zaccarin consigliere comunale del Pd a Mira - l'assessore Gatti due volte e l'assessore Agnoletto solo una. Da inizio giugno al 12 febbraio alle riunioni di giunta l'Agnoletto è stata assente 13 volte, Claut 9, Crivellato 4, Vanin 6, Gatti 2, Maniero 2 e Spolaor 2 che però ha iniziato il 18 dicembre. «Claut è forse incinto? - commenta Zaccarin - Visti i dati sulle presenza verrebbe da pensare che dopo l'Agnoletto Claut sarà forse il prossimo».


Lunedì 18 Febbraio 2013
Il Gazzettino
Le donne escono dal silenzio: «Basta con le violenze»
Mobilitazione davanti al municipio di Mira. Il caso dell’assessora incinta "licenziata" continua a dividere
Luisa Giantin
MIRA - Poesie e testimonianze di donne che subiscono violenze, fisiche ma anche psicologiche, ieri mattina di fronte al municipio di Mira. C'erano oltre un centinaio di donne, ma anche diversi uomini, alla manifestazione organizzata dal neonato comitato «Usciamo dal silenzio» per dire no ad ogni forma di violenza contro le donne in casa, per strada, nei luoghi di lavoro e «nelle stanze della politica e dell'amministrazione». La performance dell'artista Michela Mocchiutti che, accompagnata da un sottofondo musicale, ha letto poesie e testimonianze di donne vittime di violenze ha aperto la manifestazione alla quale sono intervenute numerose donne impegnate nella politiche e nel sindacato. Presenti diverse candidate alle prossime elezioni politiche ma anche consigliere comunali del Pd di comuni vicini a Mira, Mestre, Spinea e Mirano. «Un segnale forte - hanno spiegato - che va oltre il singolo caso accaduto a Mira all'assessore incinta Agnoletto ma che, sulla scorta del flash mob del 14 febbraio »Non ballo da sola" vuole difendere i diritti di tutte le cittadini, e cittadini". Una manifestazione alla quale hanno aderito molte forze politiche di Mira tra le quali Sel, il Pd, e la civica Noi per Mira ma anche le Donne Spi Cgil e la Cgil stessa. L'attenzione è sempre puntata sull'assessore di Mira Roberta Agnoletto , incinta, alla quale il sindaco ha comunicato, in modo poco ortodosso, che intendeva revocarle le deleghe. Le motivazioni però divergono. Secondo la Agnoletto perché è incinta secondo invece sindaco Alvise Maniero perché «poco presente, avendo un incarico di assessore part time» ma sul cui lavoro ha affermato che non c'è «nulla da dire, anzi». Il sindaco sembra comunque intenzionato a revocare comunque, forse già nell'arco di una decina di giorni, le deleghe anche ad altri due assessori, sempre con incarico part time, Michele Gatti (Bilancio, Protezione Civile e Personale) e Orietta Vanin (Politiche Educative e Pari Opportunità). Giovedì prossimo nel frattempo è stato convocato il consiglio comunale mentre sulla presidente dell'assemblea pende, da qualche giorno, una mozione di sfiducia presentata da 7 consiglieri comunali all'opposizione per «inadeguatezza» e «priva dell'imparzialità prevista per il ruolo che ricopre».


sabato 16 febbraio 2013

IN PIAZZA. PER LA CITTA'



La Lista Civica Noi per Mira aderisce alla manifestazione indetta per domenica mattina alle ore 10:00 di fronte al Municipio di Mira, indetta da associazioni varie a tutela dei diritti delle Donne, cui già molte forze politiche e associative hanno aderito, a seguito delle ultime vicende della giunta comunale mirese.
Siamo consapevoli che non è la gravidanza dell'assessore Agnoletto il vero motivo del suo siluramento da parte del Sindaco Maniero, sono le beghe gli scontri e le incapacità presenti nel gruppo che oggi governa Mira la vera causa. Noi deploriamo, come avveniva in passato, che le beghe interne di una compagine politica si scarichino sull'Ente comunale, bloccandolo, a danno dei cittadini di Mira, è una cosa che abbiamo sempre denunciato. Ma altresì, non riteniamo tollerabile, che proprio in questi scontri intestini, si debba usare come alibi, come scusante e come pretesto la gravidanza di una donna, questo perché si lancia un messaggio estremamente pericoloso, si lancia il messaggio che la "maternità" sia un problema, che può compromettere la funzionalità d'un'amministrazione. Come si potrebbe allora contestare il medesimo atto compiuto da un datore di lavoro? Si mina un principio civile fondamentale. Noi non possiamo permettere che tali messaggi passino, e al di là delle questioni legate al nostro giudizio su questa amministrazione che è fortemente NEGATIVO, per questo domani mattina saremo di fronte al municipio, a far sentire una delle tante voci della nostra città.
Invitiamo tutti coloro i quali potessero a essere presenti

venerdì 15 febbraio 2013

Lunghi coltelli e cortocircuiti a Mira.

"Un'amministrazione nel caos", quanto mai profetico il nostro capogruppo, nel suo ultimo discorso...

Mira, amministrazione a 5stelle: un cerchio magico che decide tutto senza consultarsi con nessuno

 
Corriere del Veneto 15/02/2013
Monica Zicchiero
Grillina incinta licenziata Il sindaco non arretra
I militanti lo sostengono altri due assessori a rischio
MIRA - Il sindaco Cinque Stelle di Mira Alvise Maniero non torna indietro: le deleghe di Sport e Ambiente saranno ritirate all’assessore in gravidanza Roberta Agnoletto e in futuro anche ad altri due componenti di giunta part-time, Michele Gatti (Bilancio), e Orietta Vanin (Istruzione), sostituiti da militanti in grado di assicurare una dedizione sette giorni su sette. L’unico a mantenere un incarico non a tempo pieno sarà Luciano Claut (Urbanistica).

«Ma attenzione: non ho licenziato nessuno. Stiamo ancora parlando di questa riorganizzazione e non ho ritirato alcuna delega», scandisce Maniero, confermando tuttavia che da qui a un mese mezza giunta sarà azzerata e il rimpasto riguarderà Scuola, Pari Opportunità, Sport, Ambiente, Bilancio, Tributi e Polizia Locale «per garantire un miglioramento della nostra azione amministrativa in risposta alle attese dei cittadini: siamo qui per servire il popolo».

Tra il sindaco e la Agnoletto è sceso il gelo. Lei ha accusato la giunta di averla estromessa a causa della maternità e ha chiesto pubbliche scuse, Maniero non si scusa e ribadisce che «la gravidanza non c’entra: abbiamo bisogno di assessori che siano più presenti». «Il Movimento 5 Stelle pensa che la maternità deve essere garantita - mette in chiaro Elisa Boscaro, consigliere comunale e fidanzata del sindaco - Posto che nel caso di Roberta la maternità non c’entra col rimpasto, quello di assessore però non è un posto di lavoro, è un incarico pubblico con responsabilità che coinvolgono l’intera comunità. Roberta voleva lavorare fino a una settimana prima del parto e riprendere subito dopo. Io? Avrei cercato un accordo per garantire sia la serenità familiare sia la presenza nell’ente, magari accettando di dare i miei incarichi ad altri e di prenderne di più leggeri».

La maternità per il movimento non si tocca dice la candidata alla Camera Arianna Spessotto: «Siamo uno dei paesi con natalità più bassa e il movimento favorisce le coppie che vogliono avere bambini. E invece ti fanno un sacco di difficoltà a darti un lavoro, se sei donna», sbotta. Disoccupata, sa di cosa parla. «Tre anni fa mi hanno fatto firmare dimissioni in bianco per un lavoro stagionale al mare. Tutto questo non deve esistere, è Medioevo. E le pare che 5 Stelle a Mira sia nel Medioevo? I motivi sono altri».

«E’ talmente inverosimile che uno di 27 anni mandi a casa un’assessora in gravidanza che non è commentabile: mai successo nella storia, supera la realtà», allarga le braccia l’ex sindaco Roberto Marcato alla vigilia del suo ritorno in Consiglio (con Noi per Mira) dopo le dimissioni di Alessio Bonetto. «Voglio pensare che sotto ci siano problemi politici che stanno emergendo».

E infatti la Agnoletto aveva parlato di «un cerchio magico che a Mira decide tutto senza consultarsi con nessuno: Maniero, la presidente del consiglio Serena Giuliato e Claut».

Fuori dal cerchio sarebbero Agnoletto, Vanin e Gatti, quest’ultimo tra i pochi miresi doc. «Peccato, però, che i due assessori tagliati siano proprio quelli che in questi giorni si sono dimostrati più critici sulla gestione del caso Agnoletto» nota Sebastiano Bonzio, annunciando per oggi alle 10 un sit in di protesta di Rivoluzione Civile davanti al Municipio per chiedere le dimissioni di Maniero.

Venerdì 15 Febbraio 2013
Il Gazzettino
Terremoto a Mira Con l’assessora incinta saltano altre due teste
Via Gatti e Vanin che apprendono la notizia da terzi. Il sindaco Maniero: «Servono persone a tempo pieno» Luisa Giantin
Rivoluzione nella giunta grillina a Mira. «Entro due settimane intendo rivedere le deleghe agli assessori, tra questi ci sono quelle degli assessori Michele Gatti e Orietta Vanin. Abbiamo bisogno di persone che lavorino a tempo pieno e non part time. Tra i papabili c’è anche una donna». Queste le parole del sindaco di Mira Alvise Maniero, letteralmente assediato ieri mattina dai media, interessati a capire meglio la vicenda dell’assessore Roberta Agnoletto, che con una lettera inviata alla giunta e a 150 dipendenti comunali ha accusato sindaco e presidente del consiglio Serena Giuliato di volerla privare delle deleghe perché incinta.
Questa mattina Rivoluzione Civile ha organizzato un sit in di protesta alle 10 di fronte al municipio di chidere le dimissioni di Maniero. «Tutta questa attenzione è buffa e guarda caso a pochi giorni dalle elezioni - commenta quasi divertito Maniero - La realtà è diversa. Per garantire un miglioramento della nostra azione amministrativa, in risposta alle attese dei cittadini, abbiamo bisogno di assessori a tempo pieno mentre abbiamo assessori con carichi di lavoro troppo pesanti».
La giunta, scelta da Maniero otto mesi fa secondo due criteri fondamentali, fiducia e competenza, è composta da sei persone, quattro part time - Roberta Agnoletto avvocato, Michele Gatti poliziotto, Orietta Vanin insegnante, Luciano Claut architetto - e gli altri due full time, Nicola Crivellato neo laureato e l’ultima arrivata Francesca Spolaor, psicologa. «Il miglioramento - ha dichiarato Maniero - non può prescindere da una maggior presenza nell’attività quotidiana e il tema sul quale avevamo iniziato a fare delle valutazioni era proprio quello dell’Ambiente, la delega della Agnoletto, che è presente in Comune due giorni e mezzo la settimana».
I nomi e le deleghe da rivedere sono quelle, oltre la Agnoletto, della Vanin, assessore alle Politiche educative e pari Opportunità, che ha preso posizione solidarizzando con la collega incinta e l’assessore a Protezione civile e Bilancio Gatti. La presidente del Consiglio Giuliato conferma. «Non capisco - afferma - la Agnoletto vuole sfruttare il fatto che è incinta ma di revisione delle deleghe se ne parla da tempo, forse il sindaco ha aspettato troppo».
Coinvolti loro malgrado nella vicenda gli assessori Gatti e Vanin però cadono dalle nuvole. «Ho dato la mia disponibilità a rivedere le mie deleghe - precisa Gatti - perché più di così non posso fare. Se la maggioranza del M5S ritiene che non ha più bisogno di me, ne prendo atto. Spero che i cittadini abbiano apprezzato il mio lavoro e il mio impegno». Su facebook appare un post del consigliere comunale Michele Pieran «Gatti se n’è andato». «Lo apprendo adesso dallo stesso Pieran» è il commento immediato di Gatti. Sulla stessa linea l’assessore Vanin. «Prendo atto in questo momento che è intenzione del sindaco rivedere le mie deleghe - commenta - La questione non era mai stata posta in questi termini ma poiché sono stata nominata, e non eletta, prendo atto della decisione. Certo è che in una valutazione corretta la qualità del lavoro non è legata alla quantità. Spero che i cittadini di Mira abbiano apprezzato l’impegno, l’onestà e la passione che ho messo».

Giovedì 14 Febbraio 2013

l Gazzettino
MIRA La decisione le è stata comunicata da Serena Giuliato. «Ma Roberta sta strumentalizzando la situazione»
Assessore incinta, ritirate le deleghe
La Agnoletto: «Non mi faccio da parte». Il sindaco: «Nessuna discriminazione, siamo tutti sotto esame»
Luisa Giantin
Con il neo sindaco Alvise Maniero il Comune di Mira torna alla ribalta delle cronache nazionali: con la sua intenzione di togliere le deleghe all’assessore Roberta Agnoletto incinta. Non si può certo dire che il sindaco ventisettenne passi inosservato, dopo la clamorosa vittoria dei «grillini» alle ultime amministrative di Mira ecco nuovamente Maniero sui primi titoli di tv e giornali per la sua scelta, comunicata "meglio" però dalla presidente del consiglio Serena Giuliato di togliere le deleghe all’assessore alla Politiche ambientali e allo Sport Agnoletto, in dolce attesa di una bambina.
Lo ha comunicato, dopo averci riflettuto una decina di giorni, la stessa assessora, esprimendo tutta delusione ma anche la fermezza a non mollare e a non dimettersi nonostante l’approssimarsi del parto. «Ho suggerito un migliore modello organizzativo per svolgere il nostro lavoro assieme a tutti voi dipendenti - ha sottolineato l’assessore Agnoletto – Con stupore ho, tuttavia, registrato la ferma intenzione della maggior parte dei miei colleghi di procedere alla mia sostituzione anziché cercare altre soluzioni. Solo alcuni di loro, ed il particolare l’assessora Orietta Vanin, hanno manifestato apertamente contrarietà a tale sostituzione, sia nella forma che nella sostanza. E ciò che è peggio vi è stato il tentativo di motivare la mia sostituzione con pretesti assurdi e infondati, primo fra tutti la poca presenza presso l’Ente e la scarsa attività della sottoscritta nonché una cattiva distribuzione dei referati».
Resta il fatto che una decina di giorni fa il sindaco accenna al rimpasto delle deleghe alla Agnoletto quasi di corsa e tocca alla presidente Giuliato entrare nel fondo della questione. «C’è molto lavoro da fare in Comune - ha spiegato la Giuliato ieri - ed è importante essere presenti. Stiamo pensando ad un rimpasto di giunta anche per altri referati che hanno difficoltà a gestire le varie competenze. La Agnoletto sta strumentalizzando la vicenda perché è incinta e le fa comodo ma lei è part time come assessore ed è stata lei stessa a rinunciare ad una ulteriore delega, il Personale, quando le è stata offerta. Comunque è vero, io ho parlato con lei della vicenda continuando però una discussione che il sindaco le aveva accennato. È il sindaco l’unico che può assegnare e togliere le deleghe, solo lui».
Il sindaco ieri ha affidato a internet il suo pensiero. «Nessuna discriminazione - ha dichiarato Maniero - Per fortuna/purtroppo, a volte i soli titoli e le competenze pregresse non garantiscono l’efficacia nell’operato. Questa considerazione e gli obiettivi ambiziosi, ci chiedono di analizzare continuamente l’attività dei vari assessori, ed eventualmente di porre in atto dei correttivi: la giunta lavora e si articola per i cittadini, non per sè stessa». Di fatto però il rapporto è incrinato e nonostante il battage mediatico sarà difficile che Maniero non prosegua nel suo intento. «Del problema di ottimizzare il lavoro della giunta se n’è parlato tra maggioranza e giunta ma loro sono il braccio operativo e non sapevo avessero deciso - commenta il capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio comunale a Mira. - Ogni assessore deve poter svolgere il proprio lavoro al meglio e sappiamo che anche altri assessori come Gatti e Vanin sono in difficoltà a gestire i carichi di incombenze. Comunque la Agnoletto ha inviato quella mail al personale del Comune tagliando fuori la maggioranza del M5S, alla faccia della condivisione. Così è venuto meno il rapporto di fiducia».

I COMMENTI
Dal Pd al Pdl, tutti contro la Giunta
«Questo è un ritorno al Medioevo»
MIRA - La comunicazione dell’intenzione di togliere le deleghe all’assessore Agnoletto si diffonde rapidamente a Mira, e i commenti soprattutto da parte delle opposizioni non risparmiano il sindaco "grillino". «Se fosse così - commenta il consigliere del Pd Fabio Zaccarin - saremmo di fronte ad una aberrazione, una sorta di ritorno al medioevo per quanto riguarda il modo di considerare il ruolo della donna nella società e nella politica da parte di questa strana amministrazione».
Se in questi otto mesi l’assessore Agnoletto si era distinta perché sostenitrice di una raccolta differenziata porta a porta diversa rispetto a quella avviata da Veritas in questi anni, prestando le propria competenza giuridica nelle annose vicende delle discariche di via Teramo e delle ceneri di Pirite in via Bastiette, ora viene difesa a spada tratta dalle opposizioni. «È vergognoso - incalza il consigliere Paolino D’Anna del Pdl - che il Movimento 5 Stelle a Mira voglia costringere una donna, professionista competente e seria, a rinunciare al proprio incarico e alla propria carriera perché "colpevole" di diventare madre».
Lapidario anche il capogruppo di Noi per Mira, dimissionario, Alessio Bonetto. «Quando accaduto alla Agnoletto conferma le mie parole. Quando un fare settario si unisce a insipienza e, a questo punto, a scarse doti umane, questi sono gli amari frutti. Mi spiace per l’Agnoletto, di cui ho sempre apprezzato schiettezza e competenza, quest’amministrazione perde uno dei suoi (pochi) pezzi buoni». Ferma condanna alle scelte del sindaco è arrivata anche da Paolo Della Rocca di Sel e de Daniele Caccin di Rivoluzione civile. «Diranno che non è vero, magari le faranno ritrattare le dichiarazioni o peggio ancora diranno che la gravidanza le sta creando turbe psicologiche - è il commento del segretario del Pd di Mira Cristian Rosteghin - purtroppo ci possiamo aspettare di tutto. La verità è però un’altra: l’assessore di un Comune della Repubblica italiana per il tramite del Presidente del Consiglio comunale, su mandato del sindaco Maniero, viene allontanata dal suo impegno amministrativo a causa della sua gravidanza. Se entrassimo nel merito dell’attività amministrativa e politica dell’assessora Agnoletto avremmo, come Pd di Mira, molteplici rilievi da sollevare, ma mai e poi mai potremmo anche solo pensare a una assessora in dolce attesa come ad un problema da eliminare».(l.gia.)

martedì 12 febbraio 2013

a proposito di "Mira Lanza"

Accordo importante, ma la strada è ancora lunga, dobbiamo tenere alta l'attenzione su tale questione.
 
Martedì 12 Febbraio 2013
La Nuova Venezia
Accordo alla Reckitt per la cassa a rotazione

I sindacati: «Scongiurati 51 licenziamenti». Oggi il voto in assemblea Già 30 le uscite incentivate. D’Anna: «Ora sviluppo per avere nuove assunzioni»

di Alessandro Abbadir

MIRA Accordo fatto alla Reckitt Benckiser sulla cassa integrazione a rotazione. L’azienda accetta le posizioni del sindacato e si evitano in questo modo 51 licenziamenti alla multinazionale del detersivo. Trenta lavoratori fra gli 81 previsti nei tagli iniziali hanno già lasciato l’azienda grazie a delle uscite volontarie. Soddisfatti i sindacati per l’intesa raggiunta fra le parti sociali. «Un passaggio importante», spiegano Riccardo Coletti segretario generale della Filcem Cgil e Massimo Meneghetti della Femca Cisl, «che arriva dopo l'uscita di 30 volontari con il sistema della mobilità incentivata. Ciò permette di scongiurare il licenziamento di altre 51 lavoratori, su 380 occupati, attraverso lo strumento della Cassa integrazione a rotazione e della formazione per riqualificare il personale. Inoltre saranno attivati appositi progetti di outplacement per i dipendenti che ne faranno richiesta». L’intesa domanidovrà passare al vaglio dei lavoratori con una apposita assemblea, per poi essere portata al tavolo con la Provincia per la ratifica finale. «Ora sarà importante», spiegano i sindacati, «favorire la massima rotazione possibile, incalzando il gruppo Reckitt Benckiser perché porti, già nei prossimi mesi, a Mira nuovi volumi e nuove produzioni». La direzione della Reckitt Benckiser aveva confermato il taglio del personale collegato alla riduzione del 30% della produzione con la chiusura del comparto polveri. La multinazionale aveva in mente 81 licenziamenti su 400 dipendenti: 37 operai e 44 dipendenti dei servizi. Venti sono già usciti con incentivi. Reckitt però finora si era sempre opposta alla cassa integrazione a rotazione. Oltre alla proroga della cassa integrazione ordinaria ci sono buone novità. Il sito mirese della Reckitt- Benckiser nel 2012 infatti è risultato quello che ha avuto un parametro tra efficienza e qualità pari al 99,5%. Fino al 15 febbraio è stata prorogata la cassa integrazione ordinaria e dopo partirà l’accordo appena siglato. Ciò ha permesso a a decine di lavoratori di poter fare le ferie in arretrato visto che se ne erano accumulate davvero tante. «Quella siglata dalle parti sociali alla Reckitt – Benckiser oggi», dice Paolino D’ Anna - assessore provinciale al Lavoro, «è davvero una buona intesa. Speriamo ora che nei prossimi mesi si possa parlare di potenziamento dello storico sito mirese dell’ex Miralanza con prospettive di ampliamento occupazionale».