Mercoledì 23 Gennaio
2013
Il Gazzettino
MIRA
«Porto offshore? Il sindaco soffre di delirio onirico»
MIRA «Noi forse siamo affetti da schizofrenia, ma il sindaco
soffre di delirio onirico». Botta e risposta tra i consiglieri di minoranza a
Mira e il sindaco Alvise Maniero sul voto al progetto del Porto. Alle proteste
delle minoranze (Pd, Pdl e Noi per Mira) escluse dal dibattito e dalle scelte
sul Porto Offshore il sindaco ha replicato che le opposizioni mostrano
comportamenti schizofrenici.
«In quale delirio onirico si è sognato di aver fatto una commissione sul Porto - chiede al sindaco Alessio Bonetto capogruppo di Noi per Mira. - E sopratutto con che coraggio dice che non interloquiamo? Se non ci fossero le minoranze, commissioni e consigli sarebbero solo dei gran momenti di vuoto e silenzio».
Dura anche la reazione del capogruppo del Pdl Paolino D'Anna. «Bisogna avere rispetto per coloro che soffrono di questa patologia e non scherzarci su - osserva - La schizofrenia è una forma di malattia psichiatrica caratterizzata da alterazioni del pensiero, del comportamento e dell'affettività, allucinazioni e deliri paranoidi, e temo che il sindaco qualche sintomo di questo tipo lo dimostri. Ricordo che a Mira le commissioni vengono convocate di rado e che le opposizioni hanno sempre formulato domande, ciò che non arrivano invece sono le risposte da parte della maggioranza».
Lapidario il commento di Fabio Zaccarin (indipendente Pd): «Siamo in presenza di un'altra prevaricazione dei diritti elementari dei rappresentanti della comunità da parte di questa strana amministrazione. Ormai non si tratta più dell'inesperienza dei primi tempi, ma di un metodo di lavoro che sta nuocendo agli abitanti di Mira e al loro territorio». (L.Gia)
«In quale delirio onirico si è sognato di aver fatto una commissione sul Porto - chiede al sindaco Alessio Bonetto capogruppo di Noi per Mira. - E sopratutto con che coraggio dice che non interloquiamo? Se non ci fossero le minoranze, commissioni e consigli sarebbero solo dei gran momenti di vuoto e silenzio».
Dura anche la reazione del capogruppo del Pdl Paolino D'Anna. «Bisogna avere rispetto per coloro che soffrono di questa patologia e non scherzarci su - osserva - La schizofrenia è una forma di malattia psichiatrica caratterizzata da alterazioni del pensiero, del comportamento e dell'affettività, allucinazioni e deliri paranoidi, e temo che il sindaco qualche sintomo di questo tipo lo dimostri. Ricordo che a Mira le commissioni vengono convocate di rado e che le opposizioni hanno sempre formulato domande, ciò che non arrivano invece sono le risposte da parte della maggioranza».
Lapidario il commento di Fabio Zaccarin (indipendente Pd): «Siamo in presenza di un'altra prevaricazione dei diritti elementari dei rappresentanti della comunità da parte di questa strana amministrazione. Ormai non si tratta più dell'inesperienza dei primi tempi, ma di un metodo di lavoro che sta nuocendo agli abitanti di Mira e al loro territorio». (L.Gia)
Lunedì 28 Gennaio 2013
RispondiEliminaLa Nuova Venezia
MIRA
«Porto, scandalosa l’astensione»
Le opposizioni criticano la posizione della Giunta sul piano triennale
MIRA «La giunta grillina di Mira ha preso decisioni importanti per l’intera comunità senza aver prima discusso con nessuna delle forze rappresentanti i cittadini in Consiglio comunale e le commissioni, in maniera che tutti gli amministratori di maggioranza e minoranza ed i privati cittadini possano venirne a conoscenza tramite l’albo pretorio». È questa la presa di posizione di quasi tutte le opposizioni a Mira e cioè Pd , Pdl e lista “Noi per Mira” dopo l’astensione nei giorni scorsi del Comune di Mira nella votazione del piano operativo triennale del porto. La posizione in quell’occasione è stata espressa dall’assessore all’urbanistica Luciano Claut. «La portualità», spiegano Paolino D’Anna, Alessio Bonetto, Renato Martin, Maurizio Barberini Gabriele Bolzoni, Vilma Minotto, Francesco Sacco, Fabio Zaccarin, «è uno degli elementi principali a disposizione del nostro territorio per rilanciare l’economia e il lavoro ed è vergognoso che su un argomento così importante non si ritenga di dover aprire le proprie scelte alla discussione come è sempre stato fatto». Le opposizioni chiariscono che non interessa nemmeno entrare nel merito del voto sul piano operativo triennale del porto. «Oggi», dicono i consiglieri, «siamo soprattutto preoccupati del modo con cui non si sta facendo politica a Mira. Dove sono finite quella condivisione e quella trasparenza di cui ci si è tanto riempiti la bocca i grillini in campagna elettorale? Dov’è finito il rispetto dovuto alle minoranze e ai cittadini che esse rappresentano? Dovrebbero bastare queste motivazioni per spingere l’amministrazione almeno ad affrontare il dibattito con le minoranze». (a.ab.)