martedì 22 gennaio 2013

questioni serie

La riperimetrazione del SIN e l'attuazione del nuovo accordo sulle bonifiche, con procedure più snelle, sono passi importanti per il tanto atteso rilancio dell'area di Porto Marghera.

Mercoledì 23 Gennaio 2013

La Nuova Venezia

SITO DI INTERESSE NAZIONALE

Pieno accordo sui nuovi limiti dell’area da bonificare

MARGHERA Pieno accordo tra Comune di Venezia e Regione sulla proposta di una nuova perimetrazione del Sito di Interesse Nazionale (Sin) di Porto Marghera che cancella dal perimetro del sito da bonificare aree urbane di Mestre (comprese tra via Torino e viale San Marco) della laguna e dei canali portuali. Il Sin sarà circoscritto alle sole aree industriali, con l'esclusione delle aree agricole, residenziali, verdi e commerciali. L’assessore alla Legge Speciale, Renato Chisso, ha consegnato la proposta della nuova perimetrazione al ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, che dovrà ora convocare un Conferenza di Servizi per valutarla e metterla in vigore con un apposito decreto. «La precedente delimitazione del Sin da bonificare», ha ricordato Chisso «era stata definita nel 2000, in un contesto di conoscenze ambientali completamente diverso da quello oggi esistente. Così abbiamo elaborato la nuova delimitazione coinvolgendo Provincia e Comune, Magistrato alle Acque, Porto, Arpav e Autorità di Bacino. Con la nuova perimetrazione i procedimenti di indagine e di eventuale risanamento ambientale saranno ricondotti alla competenza della Regione, con la conseguente accelerazione dell'iter amministrativo che garantirà un più rapido riutilizzo delle aree in condizioni di sicurezza e faciliterà il rilancio delle aree per usi produttivi e lo scavo dei canali portuali». L’assessore comunale all’Ambiente, Gianfranco Bettin, conferma: «Abbiamo lavorato insieme alla Regione e agli altri enti a questa proposta che ridefinisce meglio i confini tra centro abitato e area industriale, in modo da concentrare gli sforzi sulle aree in cui intervenire più urgentemente e, aspetto non secondario, di rafforzare le competenze degli enti locali e della Regione. Renderebbe, infine, possibile restituire ambiti importanti alle attività della pesca, oggi in gravissima crisi anche per questa carenza di spazi. Confidiamo, quindi, che il ministero accolga questa proposta che esprime la visione di Comune, Provincia e Regione, che su questi temi stanno da tempo lavorando insieme raggiungendo così importanti risultati per Marghera».(g.fav.)

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