La riperimetrazione del SIN e l'attuazione del nuovo accordo sulle bonifiche, con procedure più snelle, sono passi importanti per il tanto atteso rilancio dell'area di Porto Marghera.
Mercoledì 23 Gennaio
2013
La Nuova Venezia
SITO DI INTERESSE
NAZIONALE
Pieno accordo sui nuovi limiti dell’area da bonificare
MARGHERA Pieno accordo tra Comune di Venezia e Regione sulla
proposta di una nuova perimetrazione del Sito di Interesse Nazionale (Sin) di
Porto Marghera che cancella dal perimetro del sito da bonificare aree urbane di
Mestre (comprese tra via Torino e viale San Marco) della laguna e dei canali
portuali. Il Sin sarà circoscritto alle sole aree industriali, con l'esclusione
delle aree agricole, residenziali, verdi e commerciali. L’assessore alla Legge
Speciale, Renato Chisso, ha consegnato la proposta della nuova perimetrazione
al ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, che dovrà ora convocare un Conferenza
di Servizi per valutarla e metterla in vigore con un apposito decreto. «La
precedente delimitazione del Sin da bonificare», ha ricordato Chisso «era stata
definita nel 2000, in un contesto di conoscenze ambientali completamente
diverso da quello oggi esistente. Così abbiamo elaborato la nuova delimitazione
coinvolgendo Provincia e Comune, Magistrato alle Acque, Porto, Arpav e Autorità
di Bacino. Con la nuova perimetrazione i procedimenti di indagine e di
eventuale risanamento ambientale saranno ricondotti alla competenza della
Regione, con la conseguente accelerazione dell'iter amministrativo che
garantirà un più rapido riutilizzo delle aree in condizioni di sicurezza e
faciliterà il rilancio delle aree per usi produttivi e lo scavo dei canali
portuali». L’assessore comunale all’Ambiente, Gianfranco Bettin, conferma:
«Abbiamo lavorato insieme alla Regione e agli altri enti a questa proposta che
ridefinisce meglio i confini tra centro abitato e area industriale, in modo da
concentrare gli sforzi sulle aree in cui intervenire più urgentemente e,
aspetto non secondario, di rafforzare le competenze degli enti locali e della
Regione. Renderebbe, infine, possibile restituire ambiti importanti alle
attività della pesca, oggi in gravissima crisi anche per questa carenza di
spazi. Confidiamo, quindi, che il ministero accolga questa proposta che esprime
la visione di Comune, Provincia e Regione, che su questi temi stanno da tempo
lavorando insieme raggiungendo così importanti risultati per Marghera».(g.fav.)
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